MENU

MARINA DI GUARDO/ REGINA DEL NOIR

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

1
FEB
2019

Piacenza si tinge di nero, in un thriller adrenalinico che non lascia scampo al lettore. La memoria dei corpi ha quel giusto mix di S – sesso, soldi e sangue – tale da lasciarsi divorare fino all’ultimo, sensazionale, epilogo

La mia mente è preda di un vortice di riflessioni, mentre osservo con calma la copertina del libro che ho davanti. Su uno sfondo scuro, nero come l’ebano e come gli animi più tormentati, si staglia l’immagine di una ragazza giovane, bellissima, ma dallo sguardo pensieroso, quasi spaventato.
Potrebbe sembrare la Ferragni – e forse lo è, chi lo sa –, ma non lo si può dire con certezza perché la donna ritratta indossa una specie di velo che la nasconde allo sguardo altrui. Ed è su questo particolare che mi soffermo a lettura ultimata: sul desiderio intrinseco che le persone hanno di non svelarsi mai completamente. Forse per paura di mostrare la propria vulnerabilità ed essere bersaglio dello scherno degli altri, forse per timore di non essere accettati per ciò che si è. Spesso, tuttavia, è perché siamo proprio noi i primi a non conoscerci realmente o a non voler portare a galla lati di noi che non amiamo.
Sin dalle prime pagine di questo thriller sconvolgente si avverte una disperata voglia di non uscire allo scoperto, che porta il lettore a chiedersi chi siano realmente i personaggi che popolano questa storia. Ognuno di loro sembra nascondere qualcosa, trincerato com’è dietro un’armatura che lascia ben pochi spiragli attraverso i quali guardare.
A partire da Giorgio, ricco ma solitario avvocato, che rifugge la mondanità al punto da lasciare il suo prestigioso lavoro a Milano per barricarsi nella dimora di famiglia, nella periferia di Piacenza, dalla quale esce di rado. Alle spalle ha un passato fatto di violenze e di affetti negati, oltre a una delusione d’amore che lo ha segnato irrimediabilmente. A scombussolare le carte in tavola è l’arrivo di Giulia, il cui fascino non lascia indifferente il tenebroso avvocato, il quale ne resta completamente soggiogato. Il rapporto tra i due, intricato e ricco di bugie e sotterfugi, diventerà ben presto estremo in ogni suo aspetto: passeranno, infatti, dalla dolcezza e dalla semplicità di una cena a base di chiacchiere e sorrisi, alla rabbia incontrollata; dalla gelosia morbosa mista a ossessione sino a una passione sfrenata, talvolta anche sadica.
A far da contorno a tutto ciò che accade ai due protagonisti, vi è una serie di misteriose scomparse: diverse donne, negli ultimi anni, sembrano quasi essersi volatilizzate nel nulla. Quando la stessa cosa succede ad Agnese (unico raggio di sole nella vita di Giorgio, la quale rappresenta per lui la figura materna e amorevole che gli è sempre mancata), la situazione precipiterà drasticamente, fino a un epilogo che lascia senza fiato.
Marina Di Guardo – nota anche per essere la mamma dell’influencer più ammirata d’Italia – con questo romanzo riafferma la sua identità di scrittrice, confezionando un page-turner godibile dove il non detto gioca un ruolo fondamentale, e che ha tutti gli ingredienti giusti per tenere il lettore inchiodato alle pagine.



Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor