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Alberto Da Zara, l'ammiraglio temuto e ammirato dai nemici

Categoria: CULTURA

4
FEB
2020

Valoroso Ufficiale della Regia Marina che si distinse con brillanti azioni nel corso del primo conflitto mondiale, Alberto Da Zara (Padova, 8 aprile 1889 – Foggia, 4 giugno 1951divenne nel secondo conflitto un eccellente e pericoloso stratega. Svolse numerose azioni militari volte a colpire duramente il nemico. Figura di spicco assoluta durante lo scontro o battaglia avvenuta al largo di Pantelleria il 15 giugno 1942, dimostrando al nemico le sue brillanti capacità di stratega e la sua determinazione contro gli avversari, infliggendogli molti danni. La sua personalità rispettata dai suoi uomini e molto stimata dal nemico lo rese una icona della guerra sul mare.

Dopo questa piccola presentazione si descrive brevemente il suo curriculum militare e parte delle sue brillanti azioni militari.

Nel 1907 il giovane Da Zara entra nella Regia Accademia Navale di Livorno e dopo aver completato il ciclo accademico nel 1911 venne promosso Guardiamarina, imbarcato sulla Regia Corazzata Roma e successivamente sulla Corazzata Vittorio Emanuele, partecipando al bombardamento delle coste della Libia e all’occupazione del Dodecaneso. Nel 1913, promosso Sottotenente di Vascello venne imbarcato sulla Regia Corazzata Regina Elena e nel 1915 quando la flotta venne mobilitata per l’entrata in guerra, il giovane Ufficiale Da Zara venne imbarcato sul moderno Cacciatorpediniere.

Irrequieto e successivamente sbarcato dall’unità assunse il comando di una guarnigione armata sull’isolotto di Pelagosa per crearvi una stazione di avvistamento per contrastare le azioni della marina austriaca. Il sottotenente di vascello Da Zara, dopo aver fortificato l’isola, con solo cento uomini contrastò diversi attacchi da parte del nemico, fra cui un tentato sbarco sull’isola fortificata.

Durante un forte attacco nemico, ferito, coraggiosamente contrastò l’attacco delle truppe austriache. Per la sua risolutezza e determinazione venne insignito con la medaglia d’argento e la promozione al grado superiore.

La sua giovane e combattiva tempra mise in risalto ai suoi superiori le sue brillanti capacità di Ufficiale. Venne imbarcato sul regio Cacciatorpediniere Nievo e successivamente nel 1917 sul regio Cacciatorpediniere Sparviero, partecipando a numerose azioni belliche nel Mar Adriatico, distinguendosi per il suo coraggio e valore. Offertosi volontario per effettuare incursioni nel porto di Pola, si distinse valorosamente, meritandosi una seconda medaglia d’argento e un encomio solenne. Dopo la fine del primo conflitto mondiale nel 1916 ebbe il suo primo comando, la Regia Cannoniera Cirenaica, dove ebbe opportunità di esercitarsi e affinare l’arte e le tecniche del comando.

La sua alta professionalità tecnica e gli approfonditi studi militari ben presto con l’avvento delle nuove armi aeree e subacquee spinsero il giovane Tenente di Vascello Da Zara ad essere un fervente sostenitore delle nuove e temibili armi come l’aereo, il siluro del sommergibile e le loro tecniche di impiego. Venne trasferito in Cina come Ufficiale Comandante della Regia Cannoniera Ermanno Carlotto e nel 1924, promosso Capitano di Corvetta, assunse il comando del distaccamento delle truppe della Regia Marina in Cina. Promosso Capitano di Fregata assunse vari incarichi di comandi a terra e presso unità navali come i Caccia Curtatone, Crispi e l’incarico di Comandante in seconda della regia Corazzata Duilio.

Nel 1934 venne promosso Capitano di Vascello e assunse il comando dell’Incrociatore Duca d’Aosta e successivamente dell’Incrociatore Montecuccoli. Nel 1937, durante la guerra di Spagna, partecipò alle azioni di bombardamento navale della città di Valencia e dopo un anno, nel 1938, venne promosso al grado di Contrammiraglio. Nel 1939 venne destinato presso lo Stato Maggiore Marina e all’entrata in guerra dell’Italia assunse il comando del Gruppo Incrociatori leggeri, classe De Giussano, partecipando allo scontro aeronavale di Punta Stilo e successivamente assunse l’incarico di Direzione dell’Arsenale di Taranto nel 1941.

Dopo aver espletato il Comando dell’Ispettorato Antisom, venne promosso al grado di Ammiraglio di Divisione il 12 novembre 1942.  Diede un forte incremento organizzativo al reparto Antisom e in particolare modo curò la preparazione tecnica e l------WebKitFormBoundary9Xn7fSSJ3AiujY2t Content-Disposition: form-data; name="azione" post

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