Pubblicato da: 
Categoria: CULTURA
Un gruppo di docenti di nazionalità diversa ospiti del Majorana di Martina ha portato un pezzetto di Europa a scuola. E noi abbiamo ricambiato a ritmo di pizzica
Nei giorni scorsi il corso serale dell’ITIS “E. Majorana” di Martina Franca ha accolto 23 docenti e titolari di formazione professionale di ben otto nazioni europee, nell’ambito del progetto Grundtvig - the traditional village in a future life, in atto presso la nostra scuola. Le nazioni ospitate sono state: Lituania, Polonia, Romania, Francia, Cipro, Turchia, Estonia, Spagna. Nella prima tappa del tour, guidata dai proff. Mattia Rana, Angelo Petrosillo e Sabrina Rizzo, i colleghi europei partner del progetto sono stati accompagnati a Grottaglie per una visita guidata del quartiere delle ceramiche. Si è poi tenuto il meeting presso la sala multimediale dell’ITIS “E. Majorana”, coordinato dalla prof.ssa Mariella Candio, dove le varie nazioni hanno presentato, in forme multimediali, i lavori svolti nei propri paesi. Ogni nazione ha scelto un itinerario inerente la riscoperta delle memorie dei villaggi tradizionali, declinandole secondo diverse rotte. Alcune nazioni hanno riscoperto gli antichi mestieri tipici dei luoghi di appartenenza, altre la riscoperta di forme di artigianato ormai scivolate verso nicchie sempre più piccole di mercato.
La nostra scuola ha deciso di riscoprire le tradizioni gastronomiche caratterizzanti le nostre tradizioni del vivere, attraverso un tragitto di analisi che è partito dalle erbe spontanee utilizzate in cucina, sino ai piatti tipici della cucina murgese. Il buffet offerto dall’istituto ha chiuso egregiamente la serata in un’atmosfera conviviale dove ai piatti tipici della nostra tradizione si sono aggiunti alcuni prodotti alimentari direttamente portati dai partner europei, in uno spirito di autentica condivisione di culture e tradizioni culinarie.
Seconda tappa del tour: Alberobello e, nel pomeriggio, il gruppo è stato accompagnato presso la Masseria Galeone di proprietà del Corpo Forestale Italiano. Ad attendere le delegazioni europee l’ispettore capo D’Onghia Francesco che ha illustrato origini, orografia e attività della Masseria. Mete della visita: le scuderie, la zona dell’addestramento, le varie strutture architettoniche. Clou della serata: l’esibizione del gruppo folkloristico di Cisternino che ha ballato al ritmo della pizzica e della tarantella, in una corte d’altri tempi meravigliosamente contornata da verde e da trulli. Non è stato difficile coinvolgere i colleghi europei i quali dapprima intimiditi, si sono lasciati trascinare dal gruppo folkloristico in una piacevole quadriglia.
«Gli obiettivi formativi fondamentali del corso serale sono stati pienamente raggiunti. Gli alunni si sono sentiti coinvolti, soprattutto nell’indirizzare il loro studio verso la realizzazione di progetti concreti, oltre che attraverso l’incontro con diverse culture – chiosa il prof. Maurizio Seggioli, referente del corso serale-. Progetti del genere realizzano un’apertura naturale verso visioni più ampie, soprattutto se riferite alla nostra utenza, rinchiusa sovente, nella spirale lavoro-famiglia, spesso non di alto profilo e qualità. La mission principale delle scuole, soprattutto di quelle a indirizzo tecnico, è quella di rendere servizi al territorio, svincolandosi da organizzazioni didattiche autoreferenziali e miopi, che hanno il potere di rallentare sulla strada dell’innovazione e della condivisione progettuale. Essere comunità, aprirsi all’innovazione, accreditarsi presso il territorio, sono elementi discriminanti del nostro Corso Serale, e della nostra scuola nel suo complesso, attraverso una navigazione, talvolta faticosa, ma con una rotta determinata dalla bussola dell’impegno e della professionalità».
