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Scuola/1 - Piccoli chimici

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

31
MAG
2013
Non un gioco, ma un’esperienza che lega studio e possibilità occupazionali. Gli studenti del Majorana di Martina Franca in visita al LyondellBasell di Brindisi
 
Mentre le scuole si avviano verso la chiusura estiva, al “Majorana” si lavora già per il prossimo anno scolastico. «La partenza del nuovo indirizzo della chimica, dei materiali e delle biotecnologie con la sua portata innovativa sarà la grande scommessa del prossimo anno», ha spiegato la dirigente scolastica, prof.ssa Anna Caroli, che ci aggiorna sugli sviluppi del nascente indirizzo.   «L’avvio del corso chimico –afferma  la dirigente-  ratificherà ulteriormente l’impegno del Majorana sul fronte delle tematiche scientifico-tecnologiche sinergicamente applicate a vari settori. Con l’indirizzo chimico quest’impegno si orienterà verso la formazione di un profilo competente nell’ambito della produzione e della trasformazione di beni di natura industriale, alimentare, oltre che della produzione di energia, di smaltimento dei rifiuti e depurazione delle acque».
Con questo stesso spirito pionieristico il prof. Carmelo Greco, docente di chimica, nella ferma convinzione dell’importanza di instaurare concretamente un rapporto tra la scuola e le imprese, ha organizzato una visita guidata, coadiuvato dalla prof.ssa Antonella Laddomada, alla Lyondell Basell, un’azienda che opera a Brindisi nel settore della chimica e che produce polipropilene, un materiale versatile e piuttosto richiesto in campo industriale. «La Lyondell –ha spiegato il docente- è una azienda leader nella produzione del polipropilene, un materiale molto versatile. Si usa in campo alimentare: i film di plastica, in campo farmaceutico: siringhe monouso e sacche per liquidi biologici, ma anche nel settore delle plastiche. Il dott. Pierluigi Stigliano, responsabile delle risorse umane,  ha voluto anche sottolineare l'importanza della sicurezza della ricerca e della messa in opera degli impianti».  «Dai consensi riportati dai nuovi iscritti oltre che dalle loro famiglie– conclude la dirigente, Anna Caroli- è evidente quanto questo nuovo indirizzo abbia portato una ventata di cambiamento. Pertanto è nostro dovere far conoscere l’utilità della formazione dei giovani all’analisi chimica dei materiali, degli alimenti e alla progettazione industriale. Oggi la figura del tecnico chimico è multi sfaccettata. È impegnato nella produzione di nuovi materiali innovativi ed ecocompatibili ma è anche indispensabile per monitorare costantemente i parametri che ci mettono al sicuro da rischi e pericoli derivanti da inquinanti presenti nelle acque, nel suolo e nell'aria.» Indubbiamente il profilo tecnico del momento che alimenta in un giovane la speranza di trovare, con qualche spiraglio in più, uno sbocco lavorativo. E di questi tempi…
 


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