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Babele 2.0/Facciamo tandem?

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

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LUG
2013
Si parla di scambi culturali, dove ognuno parla la lingua dell’altro e fra un film e una cena ci scappa pure qualche lezione di salsa
 
Partiamo da qualche mese fa. Metti un martedì sera di novembre. Sono le sette, ma sembra notte fonda, in giro non c’è un’anima: potrebbe tranquillamente sbucarmi davanti un lupo mannaro, non mi stupirei più di tanto. Comincio a chiedermi chi me l’ha fatta fare di vincere una volta tanto la pigrizia, e uscire dopo il lavoro?.  Un’amica mi ha detto che a Zei, circolo Arci di Lecce, ogni martedì sera c’è il Babel Cafè, progetto di tandem linguistico aperto a italiani e stranieri, così mi sono decisa a fare un salto. Dopo anni ho avuto finalmente l’occasione di riprendere le lingue straniere, e questa volta, vincendo la timidezza, voglio mettermi alla prova tentando di parlare in inglese, e non soltanto studiarlo sui libri di grammatica.
Con il termine tandem s’intende un metodo di apprendimento mediante il quale due nativi di lingue diverse mettono a disposizione dell’altro le proprie competenze di madrelingua, nel corso di chiacchierate dal vivo oppure on line, così da approfondire la conoscenza della lingua del partner, e al tempo stesso entrare in contatto con la cultura che gravita attorno a quella lingua. Questo metodo di scambio comunicativo si basa sul principio di reciprocità: i partner devono dedicare alle due lingue lo stesso tempo, impegnandosi a correggere gli errori dell’altro.
Per la cronaca, durante quella prima sera di tandem mi sentii spesso un pesce fuor d’acqua: è incredibilmente difficile riuscire a comunicare in una lingua straniera, fino a quando si è ossessionati dalla paura di fare errori grammaticali. Dedicare troppo tempo a pianificare mentalmente ciò che vuoi dire in un’altra lingua, ma secondo uno schema che è quello madrelingua, finisce per farti perdere di vista l’obiettivo di partenza … comunicare! Tuttavia, il clima informale e giocoso che si viene a creare rapidamente all’interno di un tandem linguistico, stimola la curiosità verso l’altro, ed è quindi la molla che sprona a portare avanti lo “scambio”, privilegiando la comprensione globale all’ossessione (irrealizzabile) di esprimersi perfettamente in una lingua straniera. Così, compatibilmente con i miei impegni, ho partecipato anche ad altre serate tandem, acquisendo un po’ alla volta confidenza con la lingua parlata (nel mio caso inglese e tedesco) e scoprendo al tempo stesso un intero (anzi due) universo culturale, che parte dalla musica, attraversa la letteratura e arriva al cinema. Decisamente, ora studiare le lingue straniere ha un altro sapore. 
Devono averla pensata così anche gli altri ragazzi che hanno partecipato al Babel Cafè, visto che, pur essendo conclusi gli incontri “da calendario” a fine maggio, a “dispetto” dell’estate continuano le serate tandem del martedì. «Il progetto, ideato e realizzato dallo Spazio Sociale Zei di Lecce, è partito lo scorso anno, e si è svolto da aprile a giugno, per poi riprendere a novembre e andare avanti ininterrottamente finora. Inoltre, ci stiamo organizzando per continuare gli incontri anche nel periodo estivo di chiusura di Zei», mi spiega una delle organizzatrici, Elena Margarito, 27 anni.  Al folto gruppo di studenti Erasmus che hanno partecipato al tandem sin dall’autunno si sono infatti recentemente aggiunti alcuni ragazzi cinesi che frequenteranno l’Accademia di Belle Arti di Lecce per tre anni, e la cui presenza ha richiamato ovviamente i ragazzi che studiano cinese nel Salento. «In città questo è l’unico progetto che consente di parlare le lingue più diverse, oltre ovviamente a quelle più diffuse (inglese, francese, tedesco, spagnolo). Quest’anno, tra le tante, abbiamo avuto anche russo, finlandese e rumeno».
Il progetto, uno dei tanti organizzati da Zei - che ospita spesso eventi culturali, dibattiti, concerti, rappresentando in questo senso un punto di riferimento per studenti (e non solo) di Lecce e provincia – ha il merito di aver offerto ai partecipanti l’opportunità di integrare l’apprendimento linguistico con momenti di condivisione differente, ma comunque in grado di valorizzarne ulteriormente l’efficacia. «All’interno del Babel Cafè quest’anno abbiamo proiettato film in lingua originale,  e abbiamo organizzato alcune cene internazionali», racconta infatti Elena. «Lo scorso anno, invece, un ragazzo belga, che era qui per studiare biologia, si è offerto di dare lezioni di salsa agli altri ragazzi del tandem».
Un’esperienza, insomma vivamente consigliata, non solo per colmare lacune che spesso risalgono agli anni della scuola, ma anche e soprattutto perché questo metodo d’apprendimento sviluppa trasversalmente competenze utili in ogni situazione: elasticità mentale, spirito di adattamento e la capacità di approcciare globalmente situazioni e problemi, liberandoci dalla schiavitù del perfezionismo ossessivo. Perché in fondo, quando ci dicevano che studiare è importante, ma la vita è un’altra cosa … fortunatamente avevano ragione.
 


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