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Categoria: EVENTI
Ritorna alla ribalta delle tendenze il caro e vecchio baffo che impazza tra le nuove e vecchie generazioni di maschietti. Ma non solo: dal 1999 il mustazzo è simbolo della lotta contro il cancro alla prostata, quindi aumentano le feste per raccolta fondi destinati alla ricerca
Mustache alla Clarck Gable, alla Franco Nero o alla Dalì le messa in piega baffute più richieste dal barbiere in questo periodo. Swing, vintage e febbre per tutto ciò che va dagli anni 30 agli anni 50 impazza in fenomeni di style come il baffo, il papillon, le bretelle e cappelli stile gangstar o alla monello. Irrinunciabile il taglio di capelli, coerente con l’epoca, corto sfumato con la riga “a tutta dritta”. Fenomeno quello del baffo senza cenni di diminuzione, conta di adescare nuovi e motivati adepti durante il mese di novembre, o meglio a Movember (composto dalle parole mustache e november), un progetto internazionale nato nel 1999 ad Adelaide in Australia che viene celebrato ogni anno in giro per il mondo per tutto questo mese: per trenta giorni d’autunno si rinuncia al rasoio e ci si fanno crescere i baffi, come modo per chiamare l’attenzione su una causa molto importante. Tante le iniziative in tutto il mondo e in Italia: raduni, feste, sfilate, aperitivi. Di sicuro, la prevenzione e la sensibilità fanno la loro parte, ma pare che anche la crisi faccia la sua parte in questo fenomeno, infatti è storicamente e socialmente riconosciuto che in periodi difficili come questo c’è un ritorno agli appagamenti personali: o meglio pochi soldi, piccoli gesti, grandi soddisfazioni. O più semplicemente si ostenta inconsciamente una simbologia estetica di potere, cultura e sicurezza: baffi e barba, che denotano da sempre anche il significato “di un maschio che non deve chiede mai”.
