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I libri e noi/Tutti differenti, tutti uguali

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

20
DIC
2013
Il pubblico consacra la Città del Libro di Campi Salentina. Belle proposte e nomi di grido per la XIX Rassegna degli autori e degli editori del Mediterraneo
 
All different, all equal. Come i libri, ognuno è irripetibile nell’unicità della storia che racconta, pur nascendo da un comune bisogno di altrove, da un anelito di viaggio, figurato o letterale che sia. Così la Città del Libro di Campi Salentina (Le), XIX Rassegna degli autori e degli editori del Mediterraneo, ha scelto proprio questa espressione come suo motto. L’evento, tenutosi dal 12 al 15 dicembre scorso, è stato ospitato dal centro fieristico della cittadina in provincia di Lecce.
Molteplici e importanti le presenze annoverate (tra queste Raffaele Nigro, Valerio Massimo Manfredi, Catena Fiorello, Emanuele Macaluso, Antonio Ingroia, Giovanni Valentini, Mario Venuti e lo spettacolo E’ Stato la Mafia di Marco Travaglio) e ricco il programma di workshop e mostre correlate. La Città del Libro ha ospitato inoltre il marchio Ecofesta Puglia de La Tradizione fa Eco, finanziato dall’Unione Europea e dai Ministeri per lo Sviluppo Economico e dell’Istruzione, Università e Ricerca. Durante la manifestazione si è infatti discusso di ecosostenibilità e di futuro per le nuove generazioni e il territorio. Come spiega il Presidente Fabio Sirsi, “ci troviamo nel cuore di un’area dal forte appeal naturalistico, ai piedi delle Serre di Sant’Elia e al centro del Parco del Negroamaro. Terra maltrattata dai fumi di Cerano e Taranto, dalle discariche e da una generale scarsa cultura del rispetto dell’ambiente e della trasformazione dei rifiuti”. Ecofesta Puglia ha quindi costituito l’opportunità “di diffondere idee e modi sani e attenti soprattutto al futuro nostro e delle generazioni che verranno. Facciamo nostra e condividiamo con il grande pubblico di Città del Libro, una filosofia green basata sul rispetto dell’ambiente, del territorio, della natura e della vita. Cultura vuol dire su tutto rispetto, per gli altri e per l’ambiente”.
La manifestazione è stata coronata dal successo di vendite editoriali e da un numero notevole di visitatori, costituito non solo dagli alunni delle scuole, come nelle edizioni passate, ma anche da un pubblico di ogni fascia d’età. “Città del Libro non è una struttura, non un’istituzione, né un evento e basta – sottolinea Fabio Sirsi -. Città del Libro è ogni visitatore che vive la Rassegna, ogni pagina di libro sfogliata, ogni discussione costruttiva, ogni approfondimento che porti la Cultura in evidenza”. Nonostante Sirsi sia stato nominato alla guida dell’evento solo nel settembre scorso, si è dichiarato soddisfatto del traguardo raggiunto. “Sono estremamente contento per il risultato ottenuto e per l’ottimo calendario di eventi, presentazioni e appuntamenti offerti, nonostante l’esiguo tempo a disposizione. Ho puntato a una Rassegna autonoma e indipendente, pronta a condividere ogni idea e ogni filosofia. Siamo riusciti a unire l’intero Mediterraneo, facendoci portavoce dei bisogni Culturali e Sociali dei tanti Paesi che si affacciano su questo mare. Abbiamo condiviso idee e cultura con magistrati di sinistra e di destra. Abbiamo dialogato con politici che hanno fatto la storia d’Italia e giornalisti che la riscriverebbero volentieri in meglio. Abbiamo abbracciato istanze e consigli da amici e nemici, convinti sempre di non averne […] rimaniamo dei drogati di Cultura, pronti a ripartire già domani, per una nuova avventura da record”.
E il cerchio si chiude con i commenti a caldo di alcuni degli ospiti della manifestazione. “La mia esperienza è doppia,  la sera prima con l’incontro per gli adulti e il giorno dopo con i ragazzi delle scuole – ha dichiarato Catena Fiorello - Questi due momenti sono stati entusiasmanti non tanto perché le sale erano piene,  e questa  è già una grande soddisfazione per uno scrittore, ma perché ho visto sia nella persona  che mi ha rivolto l’invito, Cosimo Arnesano,  sia nelle  persone che ho trovato qui in fiera , la volontà di credere nella manifestazione  e di prodigarsi per renderla un posto accogliente anche per gli scrittori che sono venuti e intervenuti. Questa è una cosa importante perché quando un autore arriva in un posto sente immediatamente se in quell’organizzazione c’è calore oltre che serietà e professionalità;  io questo l’ho sentito già dal primo momento in cui sono arrivata sia da parte delle hostess, che mi hanno accolto con una gentilezza vera che parte dal cuore,  sia in tutti gli altri ragazzi dell’organizzazione fino  ad arrivare al Presidente che ho conosciuto e che mi è sembrata una persona molto gentile e disponibile.  Ho riscontrato un grande interesse nei ragazzi ad acquistare i libri”. Antonio Ingroia ha poi dichiarato: “la lotta contro la mafia non è solo giudiziaria  ma, come diceva Falcone e Borsellino, è soprattutto culturale oltre che politica, economica e sociale. La cultura è  fondamentale perché la conoscenza porta a una maggiore consapevolezza della realtà. Siccome la mafia ha una grande capacità di mimetizzazione e sa bene come stravolgere la realtà bisogna leggere, studiare. Si dice sapere è potere.  La conoscenza diffusa nei cittadini di cosa è la mafia, alla luce anche della storia e delle esperienze di chi ci ha  preceduti,  diventa  un mezzo efficace per affrontarla,  combatterla  e anche sconfiggerla. Importantissimo quindi  il ruolo di avamposto culturale della Città del Libro”.
Non c’è quindi che da attendere la prossima edizione dell’evento, sperando in altrettante gradite sorprese … per il pubblico e per gli organizzatori. 
 


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