MENU

Com´è che si dice/Vid a quid

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

14
FEB
2014
Taranto città meridionale che vanta indubbie bellezze di carattere storico e culturale soffre purtroppo di un male che almeno fino a oggi, si è rivelato incurabile (incredibile ma vero, siamo originali, non stiamo parlando del siderurgico): trattasi dell’invidia tra i suoi stessi abitanti.
Per carità, non che di questo male Taranto sia l’unica a soffrire ma noi ci soffermiamo al capoluogo ionico che conosciamo bene per esserci nati e in cui viviamo.
Una città dove per emergere bisogna fare qualcosa di veramente eccezionale e nonostante tutto, qualcuno ci dirà sempre una frase tipo “Vid a quid” che in gergo tarantino, in questo caso, è un modo per dire “ma guarda quello, quante arie si dà, chi crede di essere”. Tutto questo per cercare di sminuire l’operato degli altri invece di incoraggiarli a proseguire per la crescita propria e della città che rappresentano.
Del resto essere profeti in patria è difficile ovunque per tanti motivi ma in certi ambienti lo è da sempre molto di più. Facciamo qualche nome di personaggi nati a Taranto e provincia: Giobbe Covatta, comico, attore e scrittore poi cresciuto a Napoli; Alessandro Langiu, attore, autore e regista cresciuto anche lui a Napoli; Cosimo Cinieri, attore, drammaturgo e regista formatosi artisticamente a Roma; Lucio Montanaro, attore martinese che ha raggiunto la sua notorietà nelle commedie sexy all’italiana degli anni ’70 insieme ad altri attori tra i quali Lino Banfi, Renzo Montagnani, Pippo Franco, Alvaro Vitali, Mario Merola; Michele Riondino, attore dei tempi d’oggi che si è formato artisticamente a Roma presso l’Accademia d’arte drammatica “Silvio D’Amico” e che nel 2012 ha interpretato il  ruolo da protagonista nella fiction “Il giovane Montalbano”; Alessandro Greco, conduttore televisivo e radiofonico e imitatore che ha condotto numerose trasmissioni in tv a fianco a mostri sacri come Raffaella Carrà e da anni conduce un programma radiofonico in onda su RTL 102.5 ogni sabato mattina.
E ancora: le cantanti Marialla Nava e Mietta, Teo Teocoli, Fido Guido, Zakalicious, i pittori Nicola Carrino ed Enzo Falcone, il tenore Nicola Martinucci, gli scrittori Giancarlo De Cataldo, Franco Galeone, Domenico Sellitti e tanti altri nomi ancora.
Dalle storie di ognuno dei personaggi appena elencati si capisce che, a parte i motivi degli sbocchi professionali che Taranto non poteva e non può offrire, tutte queste persone hanno trovato il proprio successo in città decisamente più grandi quindi mentalmente più aperte sotto tutti i punti di vista. Parliamo per esempio di città come Roma, Napoli, Torino, Milano.
Quando i tarantini riusciranno a vantarsi della propria città invece di vergognarsene per ciò che ancora oggi offusca e deturpa le bellezze del patrimonio ambientale e culturale accettandone passivamente le cause ?
Speriamo che la mentalità tarantina cambi al più presto giungendo a una maggiore disponibilità verso progetti  e proposte altrui.
 
 
 
 


Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor