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Lecce è cosmopolita/Parola del Museo della Stampa

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

7
MAR
2014
Vivere una città, tra passato e presente. Un luogo, questo, che si propone come luogo di incontro e scambio di esperienze e energie 
 
Ogni città ha il suo “scrigno”, un luogo emblematico in cui in un passato non necessariamente lontano si è prodotta e condivisa cultura, e che oggi, reinventandosi, acquista nuova vita, confermandosi punto di riferimento per chi intende assaporare appieno il territorio. Uno degli scrigni di Lecce è il Museo della Stampa.
«Il Museo ha sede negli spazi dove prima sorgeva l'antica Tipografia Martano», spiegano Chiara Tangolo e Monica Taveri (Grifone Arte Contemporanea). Questo «è il più importante in Italia per quantità e varietà di esemplari. Esplorando i suoi ambienti suggestivi si possono rivivere tutte le intense emozioni dell’affascinante lavoro tipografico; immaginare il ritmo frenetico delle macchine e dei torchi da stampa; si possono scoprire i maestri stampatori che con i loro caratteri (Bastoni, Bodoni, Metropole, Elvethia) hanno inciso fortemente sulla storia tipografica salentina e non solo, offrendo un notevole contributo alla formidabile arte della stampa. Qui il visitatore può accostarsi a tutte quelle macchine che hanno segnato la storia della stampa dalla pietra tipografica in carbonato di calcio agli apparati più complessi dei caratteri mobili e dei torchi, fino alle cosiddette memorie fredde delle piattaforme digitali e dei personal computer, come i Macintosh, primi veri rivoluzionari degli anni Ottanta».  
Un luogo, questo, che si propone come collettore di energie e iniziative. «Il Museo, fondato dai fratelli Vincenzo ed Ernesto Martano, in collaborazione con il Grifone Arte Contemporanea, mette a disposizione il proprio potenziale culturale, la propria professionalità e esperienza ultra decennale a favore delle varie figure che operano nel campo dell’arte e della cultura. Si rivolge alle istituzioni pubbliche e private svolgenti attività nell’ambito dell’arte contemporanea in Italia, con l’intento di allargare lo sguardo verso i più svariati campi della cultura e presentandosi in una veste nuova e contemporanea: da luogo della conservazione a spazio funzionale alla formazione e produzione di attività artistiche e laboratorio di sperimentazioni culturali».
Le attività e i servizi offerti dal Museo sono infatti molteplici e variegati: tra questi, la  progettazione e cura di eventi (seminari, conferenze, presentazioni di libri, cineforum, presentazioni di cd, spettacoli teatrali) e mostre, nonché la promozione di collaborazioni tra artisti nazionali e esteri per la creazione di una rete di relazioni di scambio di opportunità e metodologie di produzione culturale. Il Museo organizza inoltre servizi di bookcrossing, corsi di arti figurative, di fotografia, photoshop, scrittura creativa e laboratori di creazione della carta, composizione con caratteri mobili, per varie fasce d’età.
Una delle ultime iniziative, in ordine di tempo, promosse dal Museo della Stampa, è l’aperitivo in lingua straniera. «L’idea è nata nel mese di settembre mentre si buttava giù la programmazione delle attività promosse dall’associazione culturale per il nuovo anno 2014. Si svolge tutte le settimane nel pomeriggio del venerdì dalle ore 17.00 alle ore 18.00. Gli aperitivi in lingua nascono con l’intento prima di tutto di provare a dare un’alternativa ai soliti corsi di lingua per adulti; offrire la possibilità ai partecipanti di godere di uno scambio culturale pur rimanendo nella propria città. E’ un’ora durante la quale davanti a una buona tazza di tè o cioccolato si spazia dalla cucina, al cinema ai propri hobby. Si raccontano i propri paesi di origine, confrontandone le differenti culture. Si parla del proprio studio/lavoro, ma anche semplicemente della propria giornata». Considerando che Lecce, sempre più negli ultimi anni, rappresenta un’importante meta non solo per turisti ma anche per studenti Erasmus, viene spontaneo chiedersi quali reazioni stia suscitando questa iniziativa. «Durante i nostri incontri si ha la sensazione di essere davvero a un caffè tra amici, durante il quale anche gli inizialmente timorosi e timidi alla fine sciolgono la lingua… inglese! Il riscontro è stato molto positivo, gli incontri sono sempre frequentati ogni venerdì sia da curiosi occasionali sia dai nostri ormai habituè. Siamo riusciti a coinvolgere varie fasce di età..Da chi l’inglese lo sta ancora studiando sui banchi di scuola/università, a chi l’ha rincontrato sul lavoro e infine a chi trovandosi lontano da casa ha ritenuto questi incontri una possibilità per provare a trovare un punto di contatto con chi invece di questa terra ne è natio».
La sensazione, da autoctona, è che, per conoscere realmente l’anima di questa città, sia necessario andare oltre tutto ciò che ne ha costituito, finora, il “materiale” del racconto imbastito dai media, spesso con la complicità del marketing locale. Lecce è molto più di una cartolina, nel bene e nel male, e per goderla appieno non ci si può limitare, usando una metafora, a osservare la bellezza di un pupazzo di cartapesta, tradizionale prodotto locale; per capirla è necessario aver visto le mani operose degli artigiani che hanno prodotto quell’oggetto. Così, per immergersi nel capoluogo salentino, è necessario avere voglia e curiosità di “assaporare” i luoghi che la animano nel quotidiano, e in cui i vari tasselli di umanità che la compongono si incontrano dando vita alle più diverse – e inconsuete – reti relazionali. Ciò rende prezioso un luogo come il Museo della Stampa.
 


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