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Armando Blasi/Orafo, ma preferisco l´argento

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

29
GIU
2012

 

Il presidente dell’Associazione Artava presenta il Progetto Clio 2012, ispirato alle tradizioni della Magna Grecia, e spiega perché, oltre che con l’oro, è bello lavorare anche con il legno e con metalli meno nobili
 
«Tutto nacque  un anno fa, durante una vacanza a Nova Siri con Lucia Basile critico d’arte, e Maria Teresa Di Nardo pittrice. La nostra idea è stata quella di unire le nostre competenze, il nostro saper fare, in un unico momento-evento, e quindi in una mostra di gioielli, i miei, insieme ai quadri di Maria Teresa. La prima tappa è stata Bangkok, all’interno di un’esposizione dal nome “Gocce d’Artava - frammenti dal sud”, in cui le opere sono state esposte due mesi fa, e rientrate a Taranto solo una quindicina di giorni or sono. La mostra si ispira alla nostra terra, alla Magna Grecia, e quindi alle nostre origini, alla nostra cultura, a tutto ciò che ci appartiene e ci rappresenta; il nostro obiettivo è di portare tutto ciò alla conoscenza di diversi territori e popolazioni». Molto preso e motivato dal suo progetto, “Clio 2012”, Armando Blasi mi ha subito accolto all’interno dell’antico Palazzo Galeota in via Duomo, dove si è tenuta la presentazione del Progetto e del Premio Clio 2012, nonché l’esposizione di alcuni suoi gioielli e dei quadri di Maria Teresa Di Nardo. Armando Blasi è orafo, e da circa un anno presidente dell’Associazione culturale Artava, sita in via Duca degli Abruzzi. E’ un artista a tutti gli effetti, estroso e viaggiatore; ama spostarsi, conoscere posti nuovi e diversi, ma soprattutto ama la sua terra, Taranto, in cui fa sempre ritorno. Ed è a Taranto che è dedicato il Progetto e il Premio Clio 2012, rivolto a tutti i nostri giovani artisti, che possono esprimere il loro sentimento verso la città, attraverso la realizzazione dei propri manufatti.
In che consiste il progetto?
«Si tratta di un progetto artistico itinerante dedicato alla Magna Grecia, “Clio 2012”,  che vuole riportare alla luce l’arte in tutte le sue forme, legata alle tradizioni del nostro territorio, alla Magna Grecia. Il premio internazionale Clio 2012 è aperto a tutte le forme di arte, per cui architettura, pittura, scultura, oreficeria, ma anche alla letteratura e alla narrativa; all’interno del premio ci sono eventi collaterali, tra cui presentazioni di libri, collaborazioni tra pittori e narratori per la realizzazione  di alcune copertine e immagini varie, in più, mostre di oreficeria e di pittura . Molto importante è il connubio che si è creato tra l’artista Maria Teresa Di Nardo e il suo “mondo fabuloso” con i miei gioielli, che riproducono i suoi quadri onirici, nuovi e molto fantasiosi».
Le tappe quali saranno?
 «Staremo qui a Taranto al Museo archeologico il 15 di luglio, quando sarà presentata la rosa dei partecipanti, poi  a Nova Siri  e a Policoro all’interno dei Casalini, bellissime strutture archeologiche messe a disposizione dal Comune, e all’interno della struttura Magna Grecia a Metaponto. Finiremo a settembre con un’esposizione a Roma in una galleria privata, e in seguito conferiremo il premio del Progetto Clio, in una delle zone di pregio del Salento, probabilmente a Reggia Domizia a Manduria, ma è da confermare».
E a Taranto quanto vi tratterrete?
«Presenteremo dei libri e delle esposizioni nei palazzi comunali, poi avremo alcune esposizioni nella nostra galleria Artava in via Duca degli Abruzzi, che è anche la sede della nostra associazione. Per quanto riguarda il Premio, verranno consegnati  premi per il sociale, per la carriera politica e non, e  ovviamente premi per le varie arti; più saranno le sezioni e più premi consegneremo. Ma il premio non finisce, qui perché tutte le collaborazioni che nascono all’interno del progetto Clio 2012 saranno poi sviluppate nel corso dell’anno, per arrivare fino alla presentazione del prossimo anno, quindi “Clio 2013”».
Da quando esiste il Progetto Clio?
«Nasce un anno fa attraverso collaborazioni nel materano;  abbiamo visitato dei musei, che ci hanno ospitati ed è nata questa idea. In seguito abbiamo condotto il Progetto con Artava e Sèmata, l’associazione di cui è presidente Maria Teresa Di Nardo».
Da dove nasce l’dea di riunire varie forme d’arte in maniera così diffusa?
«E’ un premio internazionale, quindi è aperto a tutti i territori, e soprattutto confidiamo molto sul concetto di collaborazione e associazionismo, per cui la volontà di unirsi per fare qualcosa per Taranto, per noi è molto importante ed è alla base del nostro Progetto».
Come orafo come ti esprimi?
«Io sono un’artista un po’ folle, si può dire che abbraccio due linee; con una ho vinto il premio Resta alla Camera di Commercio nel 2007 e da quell’episodio è partito tutto un iter che si ispira al nostro territorio, per cui alla Magna Grecia e chiaramente anche a ciò che sono i nostri trascorsi nel campo dell’oreficeria. Ho realizzato un anello in pietra incastonando sopra i nostri marinai d’argento, molto particolari e territoriali. Mi ispiro molto ai quadri della pittrice Maria Teresa Di Nardo, che rappresentano un mondo fantastico nei quali ritrovo scorci del nostro territorio. In questo momento la mia ispirazione sono i delfini,  come simbolo di libertà, di rinascita e chiaramente legati alla nostra tradizione, quella di Taras, per cui hanno un discorso storico alle spalle».
Qual è il materiale che utilizzi?
«Sono molto alternativo, non utilizzo solo l’oro, ma materiali nuovi come il legno per esempio, o la pietra dura, che adoro. Tra i metalli preferisco l’argento per un discorso di luminosità e di costi; l’argento è molto luminoso e poco costoso rispetto agli altri metalli preziosi, quindi risulta essere conveniente, dato che mi piace realizzare accessori di grandi dimensioni».
Gli autori che vorranno partecipare possono presentare un unico testo a tema, ispirato quindi alla Magna Grecia, di 30 versi massimo o un racconto breve in italiano, di massimo 7 pagine di 30 righe ciascuna; gli artisti  una sola opera d’arte . Durante il Gran Galà di premiazione, oltre all’esposizione delle opere selezionate, ci sarà una sfilata di abiti ispirati alla Magna Grecia, realizzati lo scorso anno dalle donne del carcere, attraverso un progetto figlio delle associazioni Artava e Sèmata, sulla moda e i costumi del nostro territorio. Una kermesse canora farà da cornice alla serata di premiazione.


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