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Massafra/L'omaggio del "Palio della mezza luna" al Maestro Nicola Andreace

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

8
SET
2014

 

Nell’ambito della Manifestazione “ Il Palio della Mezzaluna 2014”, per gentile concessione della famiglia, è stato dato agli organizzatori dell’evento un bozzetto inedito del Maestro Nicola Andreace, scomparso il 30 aprile 2014, perché fosse utilizzato per realizzare il Manifesto, il catalogo invito, le cartoline, il drappo da sistemare nella Chiesa del Rione vincente la gara connessa alla Cerimonia. In tal modo Andreace, anche se non c’è più, continua ad essere il cantore della sua terra. Nella sua creazione, egli, com’era nel suo stile, propone nel contenuto il dato reale, ossia il contesto ambientale e culturale, ma nella forma compositiva crea con linguaggio moderno nuove forme d’intreccio di grafica, design, tecniche miste, di colori, di segni, quasi per esprimere la fatica e l’aspetto processuale del lavoro. I vari elementi iconografici  si compenetrano, si sovrappongono in una sintesi efficace, “diventano frammenti di  memoria, forza di un dinamismo storico  ed insieme  fatto di cronaca contemporanea”. Le case  di Massafra, il cupolone della Chiesa, simbolo di confortante sicurezza,  interpretano la magia del luogo, mentre la luce, che  rimbalza su di essi, diventa voce di amore e  di speranza. L’intera narrazione  visiva  con l’equilibrio delle forme, con la compenetrazione dei piani, con i cromatismi,  assume non solo il  significato estemporaneo di semplice notifica dell’evento,   ma anche ci restituisce l’affascinante universo dei nostri padri, ci trasmette “ il senso corale” di un’esistenza vissuta con sentimenti di solidarietà e cooperazione, ci affida  una realtà del passato da contrapporre, malgrado il trasmutare dei tempi, al cinismo egoistico del presente. Andreace, di natura estrosa, esuberante, curioso, avido di cultura, che ha con la sua grafica contrassegnato tutte le manifestazioni di rilievo a Massafra, nella prov. di Taranto, nel resto della Puglia, in Basilicata ed in altre regioni italiane, con la sua coerenza, il suo attaccamento al lavoro, a cui si dedicava  con certosino impegno e gioioso entusiasmo, oltre alle opere finite, ha lasciato numerosi  bozzetti inediti, tra cui questo, intitolato  “Memoria del vissuto nel tempo vivente”.



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