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Daniele Bortone/Tutte le mie sfumature

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

3
APR
2015
Non quelle di grigio, ma tutte le sfumature dell’animo di un rapper trasversale, che riesce a diffondere il suo pensiero attraverso la musica e che alla radio o ai negozi di musica preferisce il passaparola e i concerti
 
Classe 1990 di Taranto e da 4 anni a Lecce con un cd nuovo di zecca, Radio Squash; Daniele Bortone è un giovanissimo rapper che ha iniziato il suo percorso iniziando ad ascoltare, approcciandosi all’hip hop. La passione poi in Daniele è nata dal riuscire a fare qualcosa che fosse interamente sua.
Quale è stato il tuo percorso nel rap?
«Ho cominciato seguendo uno dei miei fratelli in un progetto, Taranto Massive, inizialmente basato su un sito web che racchiudeva quasi tutti gli artisti tarantini produttori di musica black, dal rap al reggae. In un secondo momento Taranto Massive si è evoluta diventando un progetto a se stante occupandosi di produzioni discografiche e organizzazione di eventi. Lì è cominciata la raccolta di materiale, e in seguito mi è venuta la passione di fare qualcosa di mio e  mettere in pratica il mio modo di vedere le cose».
E la realizzazione del tuo disco?
«Nella concezione di hip hop, molti dischi nascono dal rapper che sceglie spesso le basi di altri rapper americani o di altre parti del mondo, facendo nascere così il pezzo musicale: per questo  è più facile degli altri generi musicali, perché non si ha bisogno di un gruppo; inoltre attraverso internet è molto più facile riuscire a realizzare le canzoni, l’unico limite è ciò che può essere la fantasia e la realizzazione stessa del pezzo. In passato ho già fatto altri album musicali che sono una via di mezzo tra quelli che in gergo si chiamano mixtape  e un album ufficiale. Le prime registrazioni le ho fatte nel 2006, mentre quello nuovo è uscito a novembre del 2014,  Radio Squash, mentre  il primo volume è uscito a dicembre 2013».  
 Cosa provi quando suoni, vuoi trasmettere un messaggio? Quale?
«Il mio rap non va solo in un’unica direzione; il rap c’è chi lo fa di stampo sociale, chi di intrattenimento, a me invece piace spaziare sia dal punto di vista delle tecniche che delle sonorità. Ho cercato sempre di essere abbastanza trasversale e di dare voce alle mie diverse sfumature, essendoci il giorno in cui sei più allegro e quello in cui sei più riflessivo. Devo dire che mi concentro molto sui testi, considerando che in una città come Taranto le problematiche sociali influiscono molto sull’immaginario di noi artisti, cerco di crearmi degli spazi sia come persona che come artista».
Di cosa parla Radio Squash?
«È un po’ il punto di tutto questo, nel disco ci sono varie sonorità sia hip hop anni novanta, sia basi con contaminazioni reggae elettroniche;  per quanto riguarda i testi ho pubblicato due singoli per ora, uno è “Tutti connessi” che invita a una riflessione tra i giovani e la tecnologia al giorno d’oggi, l’altro “Maschera a gas” che partendo da Taranto e dalla Puglia affronta tematiche sia sociali che ambientali. Oltre a questi ci sono altri pezzi dalle tematiche varie».
Ma tu riesci a vivere di questo, di musica? 
«Lo faccio perché fare musica mi fa stare bene e penso che chiunque su questa terra faccia musica vorrebbe vivere di questo, ma al tempo stesso bisogna fare  i conti con quella che è la realtà; ragion per cui  nel frattempo faccio altre cose, altri lavori, sto concludendo gli studi, sto per laurearmi in Scienze della Comunicazione, però ho anche la fortuna di riuscire a fare tutto ciò che voglio musicalmente parlando, perché non devo dare conto a nessuno, i dischi li produce l’etichetta discografica di mio fratello».
Quindi la vostra è un’etichetta indipendente.
«Sì, abbiamo fatto uscire nove progetti discografici che abbiamo stampato materialmente ma che abbiamo messo in download assistito; ci basiamo molto sul passa parola, puntiamo più su questa direzione piuttosto che sull’esclusiva del disco o in radio, l’importante è diffondere la nostra musica e farci conoscere, anche perché questo è un periodo negativo musicalmente parlando, i soldi con i dischi non li guadagna neanche Ligabue che compensa con i concerti. Tutti  i nostri dischi stanno su youtube da poter ascoltare e scaricare, considerando che  il costo del nostro disco è di appena 5 euro». 
Quali sono le prossime date?
‹«A Brescia a fine febbraio, a breve una a Lecce e una a Brindisi, due in Calabria e poi il 10 di aprile al teatro Orfeo di Taranto per uno spettacolo per l’Ant».
 


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