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Musica/In punta di Rock!

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

10
APR
2015
Gli OHM, cover band pugliese dei Pink Floyd, di nuovo in concerto stasera 10 aprile a Novoli. Un live che vedrà impegnati il gruppo e i Rocking Fingers (tribute band dei Dire Straits) in una serata tutta dedicata alle magie sonore dei due gruppi simbolo del Rock britannico  
 
 
Ma cosa diamine significherà “OHM”? Tre lettere e più di un’interpretazione a riguardo. Contrassegnate dal simbolo greco dell’omega (Ω) , rappresentano l’unità di misura della resistenza elettrica, ma pronunciate in maniera più intensa e nasale, diventano il noto mantra meditativo dell’Induismo. Per noi orgogliosi pugliesi però, significa soltanto una cosa: il nome di una strepitosa tribute band quotata a livello nazionale e che ci inebria con ipnotici Live in onore dei Pink Floyd.
Nel 1997 il leader Francesco Carrieri, chitarrista e cantante, riunisce il suo complesso, intorno alla richiesta del pubblico di potersi abbandonare al Rock Progressive britannico più amato di tutti i tempi. Ecco il primo vagito degli OHM. Una lunga carriera che attraversa i più grandi successi della perla londinese nata dal genio maledetto di Syd Barrett e portata avanti con successo dall’ultimo arrivato nel 1967, David Gilmour.
Anche la Puglia può così, grazie agli OHM, godere delle note psichedeliche di album come Dark Side of the Moon, The Division Bell fino al recentissimo The Endless River (2014). Stasera 10 aprile al Disco Pub “Area 51”, saranno ospiti insieme ai Rocking Fingers, tribute band dei Dire Straits, all’interno di un duello musicale a suon di chitarre elettriche. Una dura lotta quella tra il sound inconfondibile del fluido rosa e le romantiche ballate della band di Mark Knopfler! L’acclamazione degli spettatori decreterà il successo del vincitore.
Ma di successi gli OHM sono anche fin troppo ghiotti e lo ha dimostrato il tutto esaurito registrato domenica 29 marzo a Fasano (BR). I componenti del gruppo pugliese hanno avuto l’onore di suonare al cospetto del pubblico che ha inondato il Teatro Kennedy del comune brindisino, con la collaborazione di due mostri sacri del panorama pink: Gary Wallis percussionista dei Pink Floyd e Durga McBroom storica corista della band. Un’atmosfera a dir poco sognante quella del 29 marzo che si apre con la magnetica Shine on you crazy diamond e che vede uno scatenatissimo Gary Wallis letteralmente “danzante”, mentre arpiona tamburi con una bacchetta, circondato dalla sua attrezzatura. Al suo seguito, Francesco Carrieri (chitarra e voce), Alex Di Donna (tastiere e voce), Antonio Ripa (basso), Giuseppe Carrozzo (batteria), Antonio Lenti (sax). Davvero toccante osservare gli sguardi commossi della folla e singolare, ascoltare il vivo entusiasmo da spettatori di età diversissime. Al buio del Teatro Kennedy, scrosci di applausi da mani segnate di vita ed età dei fan più irriducibili, e da quelle ancora prive di calli dei più giovanissimi. Generazioni lontane sulla linea del tempo, ma sentitamente vicine in un’unica passione che fa aumentare all’impazzata, i battiti del cuore: il rock!
Durga McBroom ha poi deliziato la platea con alcune performance da solista, dimostrando una presenza scenica totalizzante oltre che la ben nota potenza vocale. Inoltre la cantante ha molto signorilmente coinvolto le tre giovanissime coriste degli OHM, Nunzia Panariti, Elisabetta Carrozzo e Federica Faggiano, in un vibrante rifacimento di The Great Gig in the Sky. Insomma un vero trionfo d’ossigeno musicale e tutto questo grazie alla perseveranza degli OHM. Lo stesso leader, Francesco Carrieri, dichiara a noi di Extra Magazine: 
«Il concerto di Fasano è stato per noi degli OHM, la realizzazione di un sogno. Personalmente non avrei mai scommesso di poter condividere un palco con due musicisti, miei idoli, coloro i quali hanno, per quasi trent'anni, fatto parte della Band dei Floyd. In alcuni momenti durante la performance, ho avuto persino paura di girarmi per guardarli, svegliarmi e scoprire che fosse solo un sogno. Ritrovarmi sullo stesso palco di chi ha suonato con i Floyd a Venezia nel 1989 va oltre le parole...». 
Grande emozione dunque e parafrasando il titolo di una perla floydiana, Learnig to fly, grazie alla musica degli OHM, anche noi abbiamo imparato a volare.
 
 
 


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