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Torna il karaoke/ Suonala ancora, Pintus

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

24
APR
2015
Un ciclone che travolge la città, fa cantare le piazze e regala quei minuti di celebrità (forse non proprio 15) a cui tutti hanno diritto, per dirla alla Andy Warhol. Il comico di Colorado in Piazza XX Settembre a Martina Franca per far cantare grandi e piccini
 
 
Dopo anni di assenza è tornato in tv, da fine marzo,  il “Karaoke” con 40 puntate in 8 città italiane: fra le prescelte Piazza XX settembre di Martina Franca dove, nei giorni scorsi, cantanti “provetti” martinesi (e non) si sono esibiti dando sfoggio del proprio talento (?) canoro. 
Animatore dello storico programma di Mediadet, erede del Fiorello dei tempi del “codino”, è il comico di Colorado, Angelo Pintus che Extra Magazine ha incontrato.
 
“E’ tornato il Karaoke”, come tu stesso hai esordito nella prima puntata dello storico programma Mediaset degli anni novanta che ha fatto cantare tutti, dai bambini agli adulti. Il successo delle prime edizioni era legato da un lato a un format innovativo e fortemente popolare, dall’altro all’entusiasmo e al carisma di Fiorello che dal 1992 al 1994 ne ha rappresentato il volto. Prima di esordire hai sentito il “peso dell’eredità”?
«Sicuramente un’eredità importante  ma lo sapevo quando ho scelto di fare il programma. La caratteristica speciale del karaoke è quella di stare in mezzo alla gente. Per me e’ stata questa la condizione, la più importante, che mi ha spinto a proporre a Mediaset di rifarlo dopo tanti anni».
 
Il programma sta registrando ascolti molto significativi e la partecipazione nelle piazze è nutrita. Le città vi attendono e nei giorni precedenti al vostro arrivo c’è un grande fermento. Cos’è che piace del Karaoke?
«Del karaoke piace il fatto che possono cantare tutti, non è una gara vera e propria e alla fine noi non promettiamo niente. Probabilmente nessuno diventerà un cantante, anche se questo non lo si sa,  però diamo la possibilità  di venire in piazza, passare una serata insieme e cantate in tv… il che non guasta».
 
Cambiamo argomento e parliamo di te. Non sei più un ragazzino eppure sei un comico molto amato dagli adolescenti, che riesce a far ridere senza utilizzare parolacce. Qual è il segreto? Sei un eterno Peter Pan?
«Beh, non sono un eterno Peter Pan  ma forse è proprio questo: non uso le parolacce per far ridere. Secondo me non servono e poi cerco di parlare molto spesso direttamente ai bambini ed anche ai ragazzi più grandi. Sara’ questo il mio segreto?».
 
Sei un divertentissimo cabarettista che viene dal mondo dell’animazione. Sei noto ai più come imitatore di alcuni personaggi appartenenti al mondo dello sport (uno per tutti Bruno Pizzul) e per molto tempo sei stato lontano dalla satira politica, salvo poi qualche accenno nell’ultimo periodo (si pensi al Festival di Sanremo quando hai citato Berlusconi). Un cambio di rotta?
«No, non parlerò mai di politica perché è una cosa che fanno gli altri; io ho il mio mondo, faccio le mie cose e poi insomma si imitano solo i personaggi che sono simpatici».
 
La critica è stata molto dura sul tuo intervento al Festival di Sanremo. E’ così difficile il pubblico dell’Ariston?
«Il pubblico di Sanremo non è così complicato, la critica è stata dura ma non mi interessa molto, sono opinioni personali. Ho deciso che tornerò al Festival ma questa volta per cantare».
 
Una carriera in ascesa: dai programmi comici, alla conduzione passando per il cinema. Quali sono i prossimi progetti?
«Prossimi progetti? uno spettacolo allo stadio di San Siro… come Lorenzo Jovanotti (ride divertito, nrd). Scherzo, però un tour negli stadi sarebbe divertente. Per rispondere alla domanda dico però che al momento non ci sono particolari progetti: ho appena concluso un tour teatrale (il 19 aprile) con lo spettacolo che ho portato in giro per l’Italia per due anni; questa estate, in luglio, ci sarà una breve coda:  una decina di repliche in  altrettante città. Per la prossima stagione teatrale sto preparando uno spettacolo speciale che rappresenterò solo tra novembre 2015 e febbraio 2016 e poi mai più: parlerà dei miei quarant’anni».
 
Rivedremo al nostra Piazza XX Settembre su Italia uno tutte le sere, alle 19.55, dal 28 aprile al 1° maggio.
 
Foto: Donato Ancona
 
 
 


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