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UCCIO DE SANTIS/Scusi, e la "plateria"?

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

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LUG
2015

Lui è uno che sa sempre l’ultima e tra freddure e show prosegue anche la sua carriera cinematografica. Tanti progetti ma i reality no: «Li trovo finti»

 

Non v’è dubbio, l’ultima la sa sempre lui. Da anni alla ribalta con il programma “Mudù”, si è fatto apprezzare dal grande pubblico italiano già alcuni anni prima nel programma “La sai l’ultima” su Canale5 e oggi diverte quotidianamente il suo pubblico anche su Facebook con quelle che lui chiama le freddure.

Abbiamo avuto il piacere di intervistarlo in esclusiva per Extra Magazine al termine di una delle giornate delle riprese del film che sta girando in questi giorni.

 

Ciao Uccio, com’è nata questa tua inclinazione verso le barzellette?

«E’ nata quasi per caso. Nel 1997 c’era la possibilità di partecipare alle selezioni de “La sai l’ultima” e io cercavo ogni pretesto per farmi vedere nel mondo dello spettacolo. Fino ad allora non avevo mai raccontato una barzelletta in vita mia. Fui selezionato e vinsi anche l’edizione di quell’anno. Da lì è cominciata la mia carriera di barzellettiere».

 

E prima cosa facevi?

«Otto anni di lavoro nei villaggi turistici, cabaret, teatro».

 

La tua comicità però da cosa o da chi prende spunto?

«Non cerco di imitare nessuno. Chi mi conosce bene sa che sono sempre me stesso. Ho sempre stimato la comicità di Totò, Troisi e anche quella di Celentano».

 

Come ti definisci artisticamente?

«Un intrattenitore perché quando sono sul palco il mio compito è quello di intrattenere e lo faccio con la barzelletta, con la conduzione e con il pubblico e mi adatto agli spettacoli».

 

Il tuo debutto in teatro lo ricordi?

«Risale forse a trent’anni fa con gli spettacoli in vernacolo barese con Pignataro e ancora prima, quello amatoriale, con gli amici».

 

E l’impegno al cinema com’è nato?

«Per chi ha fatto tanta televisione il passaggio al cinema è stato quasi un passaggio naturale. Avrei voluto anche fare di più però per adesso non mi posso lamentare. L’ultimo film cui ho partecipato a Trani con Marco Giallini che uscirà a novembre, “Mia figlia si sposa” nel Salento… insomma inizia a muoversi anche la carriera cinematografica».

 

Le tue maggiori soddisfazioni da dove sono arrivate?

« Dall’aver trasformato in professione ciò che era la mia passione. Diciamo che il teatro è quello che ti fa capire subito se piace ciò che fai perché sei a contatto diretto con il pubblico al contrario della televisione e del cinema dove giri oggi e il prodotto finale verrà visto dopo alcuni mesi e solo allora saprai se è piaciuto »

 

Ci racconti un episodio divertente realmente accaduto durante i tuoi show?

«Ne succedono tanti. In teatro a Potenza una signora chiese all’incaricato “Scusi, il prezzo della Galleria?”, dopo aver ricevuto la risposta, chiese “E la plateria?” Eh sì, la plateria costa di più perché stanno i cavalli! Insomma sono gli errori che quotidianamente commette la gente senza nemmeno rendersene conto».

 

E nella vita privata chi è Uccio De Santis?

«Fondamentalmente lo stesso che conosce il pubblico: uno che fa le battute improvvisate in famiglia e con gli amici, uno che sdrammatizza quando accade qualcosa.. uno molto naturale e spontaneo».

 

Nei tuoi spettacoli il pubblico ideale qual è?

«E’ misto. E’ bello vedere il nonno che non usciva di casa da tanto tempo, il bambino di 4 anni innamorato delle sigle del Mudù che le conosce a memoria e le canta».

 

L’Arma dei Carabinieri spesso è presente nei tuoi sketch.

«Noi spesso scherziamo ma non dipende da noi nel senso che se per esempio vai a comprare dei libri di barzellette, su 10 ne trovi 8 sui Carabinieri. Inevitabilmente abbiamo dovuto inserire le barzellette sui Carabinieri. Però vogliamo bene all’Arma e anche grazie alle barzellette li abbiamo resi ancora più simpatici e più vicini alla gente».

 

Il compagno di avventure col quale ti trovi meglio?

«Beh, il gruppo del Mudù coi quali condivido gran parte delle ore delle mie giornate. Ma mi sono trovato bene con Gianni Ciardo, con Bianca Guaccero quando nel 2003 l’abbiamo coinvolta nel Mudù e recentemente con Marco Giallini perché condividere ore di lavoro con dei grandi professionisti è sempre una grande soddisfazione».

 

L’esperienza nel programma “Mudù”. Cosa ti resta … e cosa ti ha dato?

«Quindici anni di Mudù sono tanti, mi ha dato tanto perché la popolarità la devo a questo programma».

 

Girerai nuove serie?

«Non finisce certo qui. Stiamo puntando anche a un discorso nazionale».

 

Il più grande comico attualmente in circolazione secondo te chi è?

«Penso prima a quelli del passato, Totò e Troisi ma tra quelli in circolazione Benigni perche tra l’altro è una persona unica».

 

Parteciperesti a un reality?

«Non sono la mia ambizione, per adesso no. Li trovo finti».

 

E delle tue freddure che ci dici?

«Sono quelle che mi piacciono di più perché sono brevi e veloci».

 

Uccio, per chiudere, non possiamo non chiederti di raccontare una barzelletta o appunto una freddura.

«(Ride, N.d.R) Te ne dico una sulla coppia. Due amici discutono e uno dice all’altro “Pensa che a casa mia io lavo i piatti, lavo a terra, lavo la cucina”. L’altro, stupito, chiede “E tua moglie?” e lui risponde “No vabbè, lei si lava da sola!”».

 

Uccio ti ringraziamo e arrivederci alla prossima occasione.

«Grazie a voi».

 

 



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