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Facciamo cambio/E tu che mi dai?

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

4
GEN
2013

 

Giornata dello scambio solidale a Taranto! Nell'ex Convento San Michele, attuale Istituto Musicale "G. Paisiello", il comitato ConSensi  invita a vivere un momento delle feste natalizie con originalità, chiudendo le porte al consumismo e aprendole alla semplicità del baratto
 
All’insegna dello scambio, del “do ut des”, è la manifestazione che si è svolta ieri nella Città Vecchia presso l’Istituto Musicale Paisiello; un gioco, una serata semplice e di allegria in cui sono emersi i valori della solidarietà e dello stare insieme. La serata ha avuto la partecipazione e la collaborazione di molti, ragazzi, adulti e bambini, che hanno visto indossare i propri oggetti da altri, condividendo appieno lo spirito dello scambio. A organizzarla, i ragazzi dell’Associazione Consensi, tre di loro, Daria D’Acquisto, Pamela Pricci e Lidia Miccoli, mi hanno spiegato il meccanismo del “gioco”, chiamiamolo così.
Come nasce “Consensi” e che cos'è? 
Daria: «Consensi è un gruppo nato dall’incontro di personalità differenti, unite dall’amore per la propria terra e dalla passione per l’organizzazione di eventi. Ognuno con le proprie competenze specifiche contribuisce all’ideazione, alla progettazione e alla realizzazione di occasioni particolari e inconsuete, per la valorizzazione delle risorse turistiche e culturali del territorio di Taranto e provincia. Consensi è anche un incontro di culture, tra sperimentazione con i cinque sensi e innovazione legata al territorio; ognuno è indispensabile, contribuendo nel proprio ruolo, dall’ideazione dell’evento alla realizzazione finale. Dal Presidente, Lidia Miccoli, che riesce a coordinare un gruppo di dodici persone, al Vicepresidente, Fortunato Maio, validissimo responsabile dei rapporti esterni e commerciali; dalle ragazze dell’area artistica, Silvia Convertini, Valentina Ferrara, Alessia Lamanna e Simona Sergi, alle responsabili della comunicazione, Flavia Visino e Alessia Papa; dall’area ricerca e cultura, composta da me e Pamela Pricci, alla responsabile amministrativa, Laura Pascale, e al responsabile marketing, Marcello De Pace, ognuno di noi mette in campo le proprio idee e il proprio entusiasmo per cercare di ottenere la migliore riuscita del progetto».
Come e quanto tempo fa nasce l'idea del “Non ci resta che… Barattare"?
Pamela: «L’idea del “Non ci resta che… Barattare!” nasce dal desiderio di realizzare una giornata dello scambio e del baratto, ossia uno swap party, come evento di condivisione e aggregazione in un contesto storico-monumentale nuovo e inconsueto per il pubblico, non a caso è stato scelto l’Ex Convento di San Michele, attuale sede dell’Istituto “G. Paisiello”. Lo “swap” o scambio, è un modello economico alternativo, tornato in voga negli ultimi anni, non solo alla luce di una rinata attenzione verso le tematiche ambientali della sostenibilità e del riuso, ma anche per il suo valore di momento di condivisione e di scambio di identità ed esperienze. Alla luce dell’attuale crisi economica, la riscoperta delle tradizioni familiari, riportate su scala più  ampia, permette di estendere la capacità di aggregazione sociale e di incontro». 
Perché proprio nel periodo natalizio?
Lidia: «Lo spirito natalizio è già fatto di  aggregazione, condivisione e voglia di stare insieme. Con il nostro evento aggiungiamo la bellezza di un contesto insolito, accompagnato da musica e dolci sapori. Per chi, inoltre, ha ricevuto regali non troppo graditi o, magari, lo stesso libro che aveva appena comprato, la possibilità del baratto, può essere un’opportunità divertente e assolutamente a costo zero per tornare a casa con qualcosa che risponde ai propri desideri».
 
Come si articola? 
Daria: «Partecipare a “Non ci resta che…Barattare!” è davvero semplice: era necessario portare un massimo di 10 capi/oggetti a testa. Ad ogni capo/oggetto sono stati assegnati un numero di “consensini”, cioè dei coupon da utilizzare questa sera, in base al suo valore. L’unica accortezza richiesta è stata quella di consegnare capi e oggetti in buone condizioni, indossati poco e/o tenuti con cura, lavati e stirati. La consegna si è svolta dal 27 al 30 dicembre dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle17:00 alle 20:00. I capi consegnati ovviamente non possono essere cambiati. Abbiamo suggerito quindi, di scegliere con calma e criterio. I capi/oggetti non scambiati, al termine della serata verranno devoluti in beneficenza. Consoni all’iniziativa sono l’ abbigliamento uomo/donna/bambino, capi in pelle, borse, scarpe, occhiali da sole, accessori vari, cinture, valigie, cappelli, cravatte, sciarpe, foulard, pareo, bigiotteria, libri, cd, dvd, vinili, giocattoli, ricette, racconti, oggetti di vario genere. Non sono stati accettati bomboniere, intimo e oggetti difficili da trasportare.
L’ingresso e la partecipazione sono assolutamente gratuiti!». 
 Qual è l'obiettivo?
Lidia: «“Non ci resta che…Barattare!” è innanzitutto un gioco, un momento di incontro e di svago. E' un momento per incontrare altre persone, giocare con vestiti, libri, oggetti e i nostri desideri, ascoltare musica, provare dolci sapori e fare nuove amicizie. Per cui armatevi di sorriso! Partecipare a una giornata di scambio e baratto significa anche dare un contributo all'ecologia, poiché scegliamo di dare la nostra energia al circuito del riciclo piuttosto che a quello del consumo, facendo un passo fuori dal consumismo in modo intelligente, utile e divertente. Significa far parte del consumo critico, informato, consapevole, risparmiare materie prime e di conseguenza energia e soldi! “Non ci resta che… Barattare!” vuole creare un ambiente il più possibile armonico ed equilibrato, con delle semplici regole che gestiscano gli scambi. Chiediamo perciò flessibilità, spirito di condivisione e collaborazione così che sia una esperienza gratificante per tutti. E’ importante entrare nello spirito dello scambio, non essere gelosi delle proprie cose e non soffrire se si vedranno indossate e utilizzate da altri. Tutti troveranno il proprio oggetto desiderato!»
Che messaggio volete lanciare alla comunità e a chi partecipa all’iniziativa?
Pamela: «Il messaggio più importante è sicuramente quello della condivisione, nella certezza che ogni oggetto, porta con sé un pezzetto della storia di chi lo ha acquistato e che lo sta donando. Barattare significa aderire ad un modello di consumo nuovo, ma sempre all’insegna della tradizione, più responsabile sia verso gli altri che verso l’ambiente».
E’ prevista un'altra iniziativa simile in futuro?
Lidia: «In realtà Consensi punta a realizzare eventi sempre diversi e coinvolgenti, ma che abbiano come minimo comune denominatore la riscoperta dei luoghi sconosciuti della nostra città. Ma se l’evento dovesse avere davvero la risposta che ci auguriamo, non ci precludiamo nulla… magari in una location differente e con altre modalità».
 


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