MENU

ROBERTO GUARDUCCI/ «Monica, sei unica»

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

4
DIC
2015

Vent’anni con Fendi, lo stilista – ormai barese a tutti gli effetti – ha lavorato con i più grandi, Lagerfeld compreso.  Ora punta tutto sui talenti del made in Italy, con in mente un bel gruppo di “muse” ispiratrici. Indovinate chi è la più bella fra loro?

 

Roberto Guarducci, fashion designer dalla  lunga e brillante carriera, è sempre rimasto coerente e fedele a se stesso, rappresentando un maestro di charme, stile e di una  raffinatezza senza tempo. I suoi abiti dall’elegante allure e dall’impareggiabile glamour,  esaltano e recuperano  il vocabolario della vera bellezza, per poterla riconoscere, difendere, costruire e comunicare attraverso gli statuti della creatività da sempre al servizio della moda.

Maestria, valorizzazione estetica, eleganza e qualità, queste le caratteristiche che rendono ogni suo abito un trionfo del bello, attraverso linee delicate e sinuose in grado di conferire alle creazioni, classe, raffinatezza ed eleganza immune alla patina del tempo. Questo è il risultato di una grande ricerca creativa e stilistica, di un'attenzione esclusiva alle forme, alla cura del dettaglio, alla qualità, alla precisione della lavorazione. Dopo aver frequentato molte case di moda tra Roma e Milano, Roberto Guardacci, livornese ma residente ed operativo a livello professionale a Bari, ha acquisito una notevole esperienza nel settore, sperimentando le sue capacità creative all’interno di  celebri Aziende del calibro di Luciano Soprani, per approdare poi nella Maison Fendi. Attualmente ricopre  la carica di Docente di Fashion Design e direttore artistico di eventi fashion e glamour, collaborando ormai da anni con Maria Carmen Martorana, titolare dell’Agenzia “Carmen Martorana Eventi”. Lo stilista Roberto Guarducci si racconta nell’intervista  a Extra Magazine.

Vent'anni nella Maison Fendi, ora Direttore Artistico del contest  "Top Fashion Model" insieme alla responsabile e ideatrice, Carmen Martorana. Come nasce lo stilista Roberto Guarducci?

 

«Ho iniziato la mia attività professionale nel mondo della moda ufficialmente nel 1980, anche se avevo già precedentemente iniziato a muovere i miei primi passi lavorativi in alcune realtà aziendali, sin dal 1978. Spinto poi insistentemente da amici carissimi, i signori Mincuzzi della Città di Bari, veri scopritori e sostenitori di giovani talenti creativi del Mondo della Moda e facenti parte storicamente di questo settore, essendo loro buyer importanti, noti commercianti  e venditori di prodotti di altissima qualità, iniziai, proprio grazie a loro,  uno stage importante direttamente a Milano, nella nota Azienda Basile, dove lo stilista ufficiale era allora Luciano Soprani. Mi trasferì dopo poco più di un anno a Roma, dopo essere entrato ufficialmente nell' ufficio Stile della Maison Fendi come fashion designer al fianco delle 5 famose sorelle, insieme al noto stilista Karl Lagerfeld,  collaborando attivamente per oltre 20 anni.  

Ho conosciuto Carmen Martorana alcuni anni fa, tra di noi è nato subito un feeling  professionale che ci ha permesso di collaborare e realizzare insieme vari Eventi fashion di successo, ognuno con il proprio ruolo specifico ma indirizzati ad un intento di finalità comune, proprio per la stima e l'amicizia che ci ha unito nella creazione del nuovo contest "Top fashion Model"». 

 

All’interno della Maison Fendi ha avuto la possibilità di lavorare per tanti anni con il genio della Moda  Karl Lagerfeld. Cosa  ha rappresentato per lei questa grande esperienza?

«Il mio rapporto con Karl Lagerfeld si è sviluppato sin dal primo momento nel quale sono stato inserito e scelto da lui per seguire la realizzazione delle collezioni Fendi, collaborando anche alla creazione in prova fitting degli abiti che poi sfilavano nel calendario ufficiale delle manifestazioni più importanti della Moda italiana, è una persona che mi ha permesso di crescere professionalmente e di sviluppare in maniera fondamentale il mio lavoro dal punto di vista creativo di fashion designer, mi ha fatto comprendere e realizzare che cosa sia veramente la moda con la M maiuscola e che cosa significhi avere il senso della moda stessa nella realtà e del buon gusto che va oltre il commerciale. Karl Lagerfeld è un vero genio, una persona raffinatissima e creativamente molto attiva e apprezzata dai grandi intenditori e dai media internazionali. Ha dato al mondo della moda  un fondamentale contributo di modernità estetica, che si è prolungata nel tempo e ancora adesso è in piena attività. Inoltre ho avuto modo anche di conoscere e apprezzare attraverso queste esperienze professionali e shooting  fotografici, le top model internazionali più importanti di quegli anni che sfilavano per la Griffè,  del calibro di Naomi Campbell, Linda Evangelista, Christie Tarlington, Clarissa Burt, Claire Aktinson, Ines de la Fresange, Dalma Callado, Yasmine Gaudi, Lee Skelton, Iman, Munia e tante altre». 

Top Fashion Model è fucina di giovani talenti della moda e rete di professionisti del settore. Il fashion award oltre ad essere un reale trampolino di lancio dei volti nuovi  è un  master di formazione professionale nel campo della moda e dello spettacolo che mette in rete tutti i protagonisti di questo settore: media, sarti, fotografi, stilisti. Cosa può dirci in merito?

«Top fashion Model è un master professionale per modelle e modelli che sono selezionati, proposti e scelti in base alle reali esigenze della moda e quindi alle richieste specifiche degli stilisti. Il tutto corrispondente a delle caratteristiche fisiche determinate dalle misure delle proporzioni fisiche e dalle personalità degli stessi. L'intento di top Fashion Model è quello di valorizzare al massimo i partecipanti nel portamento e in sfilata, sia negli eventi moda pre finali di selezione, che nell'evento finale nazionale e in quello internazionale. Il mio ruolo di direzione artistica mi permette di inserire stilisti noti e maison importanti, che possono valorizzare, a livello di immagine in concorso, gli indossatori con le loro creazioni. Inoltre gli inserimenti di addetti ai lavori sono  fondamentali, i Make up artist e l'hair stile, i sarti, i fotografi, gli assistenti alla regia e alle coreografie, i media e tutto ciò che è utile alla realizzazione della manifestazione stessa, in modo meticoloso e dettagliato». 

Per fare la differenza nel mondo della moda che da qualche anno soffre una crisi di creatività e un ristagno di idee innovative,occorre lasciare una vera impronta del proprio stile e della forte  identità del proprio  prodotto. Come nascono le sue creazioni   lontane dalla monotonia del "già visto" traVestito da superba avanguardia?

«Io ritengo che la vera moda debba necessariamente avere uno stile proprio e distinguibile nel gusto e nelle caratteristiche specifiche, che devono essere uniche e riconoscibili. I grandi creatori hanno raggiunto la loro fama e la notorietà attraverso il loro modo personale di interpretare i messaggi di modernità nel momento storico e culturale nel quale hanno vissuto, trasmettendolo anche attraverso le loro creazioni. Le nuove proposte di stile non dovranno comunque  prescindere dalla valorizzazione delle persone che le indosseranno. Attualmente ci sono troppe influenze commerciali e mediatiche sulle scelte estetiche degli stilisti che vengono veicolati agli interessi specifici di mercato limitandone e influenzandone le scelte di creazione. Inoltre ritengo che forzature estetiche eccessive e di dubbio gusto non facciano parte del vero made in Italy e dello stile italiano tanto apprezzato nel Mondo e che il nostro obiettivo creativo dovrebbe produrre e stimolare nuove leve artistiche senza mai dimenticare la nostra tradizione sartoriale ed estetica». 

Eleganza made in Italy, stile, amore, ricerca e continua sperimentazione. Tutto questo è racchiuso nelle sue creazioni sensuali e raffinate, ispirate all’arte della bellezza classica.  Qual è la sua musa creativa?

 

«Sono da sempre stato attratto dall'arte dell'estetica, del bello senza tempo e di un modo di vestire e comunicare che si è sempre proposto di trasmettere armonia ed emozioni senza limiti. In realtà sono molto istintivo e intuitivo e trasferisco le mie emozioni attraverso le  creazioni che tendono  a voler valorizzare al massimo la figura, nel rispetto della persona e della personalità, senza dimenticare l'originalità creativa e la qualità sartoriale che è per me importantissima anche nei dettagli, che ritengo fondamentali. Amo la vera eleganza e la raffinatezza degli anni d'oro della moda del passato e anche in alcuni casi di quella recente, dove l'obiettivo unico è stato e dovrebbe essere ancora, quello volto ad una ricerca creativa legata ad un'estetica sognante e reale nella sua completezza, senza compromessi estetici. Amo l'alta moda come obiettivo unico di vera arte nel vestire. Le grandi attrici del passato ritengo siano il massimo dell'ispirazione per la mia mente, che in effetti considero per me, vere "Muse Ispiratrici", posso citarne soltanto alcune: Audrey Hepburn, Rita Hayword, Ginger Rogers, Ava Gardner, Silvana Mangano, Virna Lisi, e attualmente Monica Bellucci che ritengo l'unica italiana che possegga quella bellezza e la personalità paragonabile alle grandi star del passato».

La moda è comunicazione ma deve veicolare un messaggio importante.Ciascuna donna ha il dovere di elaborare la moda a suo modo. Confrontarsi con lo specchio e con i propri limiti e punti di forza aiuta a evitare errori e ad acquistire la consapevolezza dell’unicità della propria indiscutibile bellezza. Secondo lei  è così?

«La personalità di una donna è fondamentale ed è questo lo stimolo di partenza che deve ispirare lo stilista ad evidenziarne i punti di forza, ma sicuramente il tutto deve essere studiato con grande obiettività e quindi sapienza volta alla valorizzazione estetica massima della persona». 

Pensando ai giovani talenti nel mondo della moda, non sono tantissimi i nomi che vengono in  mente. Secondo lei, questo è da imputare ad una carenza di giovani talenti o ad una situazione in cui ai giovani non viene consentito di esprimersi totalmente?

«Secondo il mio parere il mondo della moda è sempre alla ricerca di nuovi miti da evidenziare ma, troppo spesso, mi capita di riscontrare, attraverso i miei insegnamenti di cattedra accademica,  che spesso i veri talenti della moda non hanno la possibilità di esprimersi come sarebbe giusto e altri meno dotati di loro professionalmente,  sono inseriti in realtà lavorative importanti. Ma questo evidentemente è determinato da situazioni clientelari che fanno parte della nostra situazione ormai storicamente atavica, che è diventata imprescindibile dal modo di vivere attuale». 

Progetti imminenti in cantiere?

«In cantiere ci sono molte idee e progetti importanti di nuove avventure future ma saranno tutti una potenziale sorpresa. Ringrazio la giornalista Mina Borrelli per le domande che mi sono state rivolte e la  saluto con viva cordialità». 

 

 

 

 

 

 




Commenti:

Enzo 4/DIC/2015

Sei un vero Leader Roberto Guarducci hai imparato dal passato, ti concentri sul presente e ti prepari per un futuro lavorativo ancora eccellente. Trovando sempre l´entusiasmo nella tua professionalità, tanta energia, positività e con la tua cortesia e gentilezza spontanea ancora tanti onori e tanto amore .

Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor