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Creatività manu facta

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

12
APR
2013

 

Si terrà ogni prima domenica del mese la mostra dell’autoproduzione organizzata dall’associazione Terra Terra e dai Laboratori Urbani Arte Franca: un’occasione utile per scoprire i segreti e le bellezze dell’artigianato locale 
 
Mentre osservo le opere esposte e mi interrogo sulle origini di tanta creatività, invocando qualche musa ispiratrice della sua intercessione anche su di me, maturo la consapevolezza che ci sia sempre un risvolto positivo per ogni cosa, o meglio, un’alternativa in cui lanciarsi. Nonostante le odierne ristrettezze economiche a cui ognuno è tenuto a far fronte, c’è chi, audacemente, preferisce cavalcare l’onda del dissesto e della recessione, armandosi di fantasia e inventiva: “Manufacta” è l’occasione per dare visibilità a questi innovativi timonieri dell’ingegno e della laboriosità.  Organizzata dall’associazione Terra Terra e dai Laboratori Urbani Arte Franca (in collaborazione con il Comune di Martina Franca) e inaugurata domenica 7 aprile, Manufacta è la prima festa dell’autoproduzione che ogni prima domenica del mese aprirà le porte di casa Cappellari (ex Ospedaletto) in pieno centro storico, per esporre a tutti le opere di numerosi artigiani locali. Una mostra-mercato, arricchita da incontri in itinere, sui temi delicati  della sostenibilità, del riciclo e di nuove forme di economia basate sul dono e lo scambio. Protagonista indiscussa dell’evento è la fantasia, alimentata da una continua proliferazione di idee che intercettano i materiali e gli oggetti più esclusivi. Si parte dagli accessori tipicamente indossati dalle donne: orecchini, bracciali, collane e borse realizzati attraverso l’utilizzo degli elementi più disparati, dal fimo e dalle stoffe, fino alla plastica e le posate. Infatti, se una forchetta, nell’accezione più comune, è rivolta ai fini del nostro palato, per alcuni, invece, può perfettamente trasformarsi in un elemento per le nostre acconciature, rivisitando un semplice frontino per capelli; va da sé che identici procedimenti possano coinvolgere qualunque materiale, compreso un centimetro da sarta, pronto a spiccare tra le folte chiome lucenti. Tuttavia se per indossare una forchetta o un centimetro è necessario ricorrere a qualche dose di nonchalance  (consigliabile anche per i più arditi), molto più facile è appendere in casa un set di quadri e specchi realizzati completamente in legno e decorati con inserti di sassi e piccole pietre, ravvivati da intense pennellate di colore. In questo caso basterà una parete per accendere la casa di allegria, tra toni forti e fantasie astratte o riecheggianti antichi miti artistici. Per chi, invece, preferisse un ambiente più soft e con tinte più miti, ecco che spuntano vere e proprie sculture create a mano lavorando il tufo o la pietra bianca leccese. Una tradizione curata con zelo e passione da un giovane ragazzo fasanese, Floriano Mola, che porta avanti il mestiere antico di suo nonno, realizzando tavoli, cornici, archi, vasi e tanto altro, servendosi di uno scalpello e della grande maestranza acquisita nel tempo. La riscoperta di una pietra caratteristica del nostro territorio, la rivalutazione del suo fascino e la possibilità di darle nuova vita, attraverso tagli, forme e disegni suggestivi che si stagliano tra le variazioni cromatiche del bianco, evocativo di una primitiva purezza. Tra i lavori esposti in questa mostra emerge, discretamente, la fisionomia del territorio pugliese: esempio di quella giusta riqualificazione delle caratteristiche più belle e naturali della nostra regione, che la rendono uno dei luoghi più affascinanti del Sud d’Italia. Peculiarità paesaggistiche che, purtroppo a volte, vengono sottovalutate o peggio ancora oltraggiate. Anita Riva, di origini milanesi, ma profondamente innamorata della nostra terra, ha deciso di trasferirsi in Puglia per fare agricoltura biologica e riscoprire amenità locali, come terrazzamenti, muretti a secco, rocce calcaree e soprattutto gli splendidi ulivi. Nasce così l’intento di produrre olio d’oliva e di conseguenza l’idea di creare il sapone in casa, evitando di buttare via il fondo del fusto, utilizzato per produrre l’olio. Attraverso la riscoperta di antiche ricette di siti e blog interamente dedicati al sapone fatto in casa, la signora Riva non solo produce il più conosciuto sapone di Marsiglia, adatto al bucato, ma è anche specializzata nella creazione di saponi adatti all’igiene personale, ricavati grazie alla conoscenza e all’utilizzo di piante tipicamente mediterranee, tra cui:  lavanda,  mirto, timo, melissa, alloro e rosmarino, riscoperte per le loro proprietà benefiche. C’è ne per tutti i gusti, insomma, per questo non resta che attendere il prossimo appuntamento e non lasciarselo sfuggire!
 



Commenti:

Anita 24/APR/2013

Grazie per avermi citato! Vi aspetto al prossimo appuntamento,gradirei avere una copia dell'articolo o la possibilità di linkarlo sulla mia pagina Fb "Sapone fatto con amore"

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