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Venezia celebra i cent´anni dei Fanti di Marina

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

1
APR
2019

Venezia sempre memore ha voluto e chiesto a mezzo del primo magistrato, che al fatidico nome di San Marco si intitolasse il Reggimento di Marina, consacrando con il suo sentimento d’amore e di riconoscenza verso gli eroi che hanno protetto la sua bellezza immortale”. Con queste parole il Ministro della Marina Alberto Del Bono relazionò al re in udienza e con Regio Decreto di Vittorio Emanuele III di Savoia il 17 marzo 1919 la Brigata fu costituita come Reparto di Fanteria di Marina.

Cent’anni di storia legano la città di Venezia alla Brigata Marina San Marco. Su volontà del sindaco Grimani il 25 marzo 1919 fu donato al reparto il nome di “San Marco”, patrono della città, e il proprio emblema, il leone alato e dorato in campo rosso. Un riconoscimento per le azioni eroiche svolte dai i fucilieri a difesa della città nella Prima Guerra Mondiale dopo la dodicesima battaglia dell’Isonzo. La Regia Marina, per impedire alle forze austro-ungariche di invadere la pianura Padana istituì quattro battaglioni di fucilieri per difendere l’estrema ala sud del fronte del Piave.

A un secolo di distanza, dopo un concerto della Banda Musicale della Marina Militare diretta dal Capitano di Vascello, il Maestro Antonio Barbagallo, la Mostra storica di cimeli del Reggimento San Marco presso il Museo Storico Navale, nel cuore della città lagunare, in piazza San Marco per i Fanti di Marina si è svolta la cerimonia solenne per rievocare  il conferimento del nome “San Marco”, della concessione del leone alato alla Brigata Marina San Marco, e la nascita del legame fra il loro nome e quello del Santo Patrono di Venezia.

  (Banda della Marina Militare con Maestro, C.V. Antonio Barbagallo)

Dopo il gonfalone della Regione Veneto, i labari delle associazioni combattentistiche e d’arma, il Medagliere della Marina Militare alla presenza delle massime autorità civili e militari, il Gruppo Nazionale Leone San Marco, l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, ha fatto ingresso sul luogo della cerimonia la Bandiera di Guerra del 1°Reggimento San Marco sulle note dell’inno nazionale eseguito dalla Banda della Marina Militare.

Il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta accompagnata dal Capo di Stato Maggiore, Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli ricevuti durnte la rassegna a mare gli onori da parte degli equipaggi di Nave Aretusa, ormeggiata a Riva San Biagio e Nave San Marco ormeggiata di fronte al molo omonimo, è stata accolta in piazza San Marco dal capitano di Vascello, Luca Anconelli, comandante del 1°Reggimento San Marco, dando gli ordini a tutti i reparti in schieramento presenti alla cerimonia.

  (Trenta e Girardelli in rassegna ai reparti schierati)

  (Capitano di Vascello Luca Anconelli, comandante del Primo Reggimento San Marco)

Per la rassegna a terra erano presenti la Compagnia del 3°Reggimento San Marco in tenuta invernale, una Compagnia mista in operativa di rappresentanza, una Compagnia del 2°Reggimento costituita da team ispettivi del Boarding Team e quindi da personale mezzi da sbarco, il 2° Battaglione Assalto Venezia, due unità cinofile che lavorano in supporto ai fucilieri con due pastori tedeschi grigioni dal manto nero focato, una rappresentanza dei Lagunari dell’Esercito Italiano, gli allievi del Morosini, marinai con l’uniforme storica dei Fanti di Marina e le varie associazioni combattentistiche e d’arma.

  (Lagunari del Reggimento Serenissima dell'Esercito Italiano)

  (Marinai con i vestiti storici dei Fanti di Marina)

Dal marzo 1918 i marinai della Fanteria sino ai Fucilieri di Marina della mia Brigata – ha dichiarato il Contrammiraglio Cesare Bruno Petragnani, comandante della Brigata Marina San Marco - si riconoscono nei valori del leone alato che rappresentano. Dalla cerimonia di consegna del basco custodiscono con amore il sacro tesoro della nostra tradizione fatto di coraggio, lealtà, generosità, perseveranza, spirito di sacrificio, fedeltà e devozione all’istituzione. […] Il leone simboleggia la forza della parola del Santo, le armi l’elevazione spirituale, l’aureola la santità religiosa. […] Il libro è simbolo di sapienza e pace. La spada simboleggia la giustizia. La forza del simbolo conferisce a coloro che in essi si riconoscono quelle qualità che il simbolo stesso incarna. Da queste caratteristiche la Repubblica di Venezia si sentì rappresentata”.

  (Ingresso della Bandiera di Guerra del Primo Reggimento San Marco)

  (Ingresso della Bandiera di Guerra con due unità cinofile)

Dopo la benedizione della Bandiera di Guerra del 1° Reggimento San Marco, il sindaco della città lagunare, l’architetto Brugnaro ha consegnato proprio come cento anni fa, al comandante della Brigata Marina San Marco, contrammiraglio Petragnani l’emblema del leone alato.

“La Brigata Marina San Marco come 100 anni fa  rappresenta un insostituibile ed efficace strumento militare – ha detto l’Ammiraglio di Squadra Girardelli- capace di svolgere quei compiti militari e di supporto alla resilienza nazionale con immutato spirito di sacrificio e abnegazione, dalle classiche operazioni anfibie ai boarding team, dalla protezione alle infrastrutture sensibili, alla capacità antisommossa e controllo della folla a bordo di navi mercantili sino ad interventi in casi di pubblica calamità. Ciò è reso possibile dalla competenza, alle capacità e dallo spirito di servizio degli uomini e delle donne del San marco che il prossimo 25 maggio saranno supportati dall’entrata in servizio di nave Trieste”.

Il ministro della Difesa, Trenta, durante il suo intervento ha dichiraato: “Sono una risorsa unica e preziosa su cui la Difesa e i cittadini possono sempre contare, marinai forti quanto nello spirito tanto nella mente, temprati da un duro e costante addestramento in grado di affrontare le situazioni più imprevedibili in ambienti operativi dove acqua e terra si fondono. Attitudine questa espressa dal loro inconfondibile motto Per mare e per Terram”.

Sulle note dell’inno del San Marco eseguite dalla Banda della Marina, il C.V. Luca Anconelli ha dato l’ordine di “ammassamento” da parte dello schieramento che portandosi verso il centro della piazza, ha consentito l’uscita di tutte le componenti presenti.



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