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Questa settimana con: PIERO BELLO

Pubblicato da: Categoria: UN TE' CON ME

6
APR
2012

 

Il tratto principale del tuo carattere?
«La determinazione e la concretezza sono il mio punto di forza, mi ritengo una persona molto socievole, altruista e sempre disponibile verso tutti, credo nell’amicizia e mi piace affrontare le sfide sempre in prima persona.»  
 
Il tuo principale difetto?
«Alcuni lo ritengono un pregio, altri un difetto: sono una persona chiara che dice sempre quello che pensa, assumendosene le responsabilità.»  
 
Se potessi cambiare qualcosa in te?
«Sono tifoso dell’Inter da sempre, ma in questo momento cambierei squadra... scherzo ovviamente! La squadra è come la mamma: non si cambia mai.»
 
Se potessi cambiare qualcosa in Italia?
«Impegnarmi nel cercare soluzioni a tutta quella fascia sociale che oggi non arriva a fine mese ed è davvero esasperata. Questo vorrebbe dire anche e soprattutto aiutare a far ripartire l’economia attraverso il sostegno alle imprese. E poi eliminare ogni forma di burocrazia, perché l’Italia purtroppo è un paese di carte e file d’attesa.»
 
Chi e cosa avvelena Martina Franca?
«Penso che in questi anni Martina non sia riuscita, nonostante le risorse umane ed economiche che offre il territorio a trovare una sintesi su un progetto comune perché è prevalsa la logica dell’individuo rispetto alla collettività.» 
 
Chi e cosa la salva?
«La salvano i Martinesi perché la storia insegna che il nostro è stato un popolo “illuminato” che ha rappresentato per lustri un esempio per l’intero circondario della Valle D’itria e non solo. Bisogna sicuramente recuperare questa leadership perché è nel nostro Dna, tutto questo partendo dai giovani che rappresentano un immenso patrimonio di professionalità e di idee.»
 
Indignato o rassegnato?
«Né indignato né rassegnato perché per natura sono ottimista. Bisogna essere propositivi, e per esserlo l’ottimismo è la risorsa indispensabile.» 
 
Stato d’animo attuale?
«Entusiasta per la possibilità di dare il mio contributo alla costruzione di un progetto che al centro abbia solo ed esclusivamente il rilancio della nostra città.» 
 
 
 
Canzone preferita?
«‘Caruso’ di Lucio Dalla e ‘Una vita da mediano’ di Ligabue.»
 
Cosa c’è sul tuo comodino?
«La foto di mia madre che purtroppo non c’è più.»
 
La cosa di cui vai più fiero?
«La mia famiglia che mi ha trasmesso il più importante dei valori: l’umiltà e il rispetto per gli altri.»
 
E quella di cui ti penti di più?
«Non ho nulla di cui pentirmi perché pondero ogni mia azione. Certamente come tutti anch’io a volte sono rimasto deluso per la fiducia accordata nelle persone sbagliate.»
 
In quale personaggio storico ti reincarneresti?
«Garibaldi, per l’unità… di Martina.»
 
Se non avessi fatto l’avvocato, quale mestiere ti sarebbe piaciuto fare?
«Adoro il calcio, ma ho le ginocchia distrutte… quindi vi lascio immaginare.»
 
Oggetto talismano?
«Non ho un talismano perché credo che ognuno di noi con il suo agire è artefice delle proprie fortune.»
 
Oggetto del desiderio?
«La macchina del tempo… per rivivere persone che ora purtroppo non ci sono più e tornare a essere bambino anche per un giorno per tornare ad avere quella spensieratezza che appartiene solo all’infanzia.»
 
L’ultima zingarata?
«Lasciatemi qualche segreto…» 
 
Cosa ti fa più ridere?
«Un libro di vecchi detti martinesi scritto da una persona per la quale nutro stima immensa: Raffaele Caforio.»
 
Cosa ti fa più paura?
«L’unica paura che ho è perdere una persona cara.» 
Da amministratore, quale sarebbe il tuo primo provvedimento?
«Conosco tanta gente che è in cassa integrazione o in mobilità o che ha perso il posto di lavoro, farei tutto quello che serve per mettere le imprese nelle condizioni di produrre, di lavorare, di fare sviluppo e quindi ASSUMERE.»   
 
 
 
Gianfranco Chiarelli e Francesco Laddomada. Se un giorno l’ascensore si bloccasse, con quale dei due consiglieri regionali, tuoi colleghi avvocati, condivideresti più volentieri quello spazio angusto fino all’arrivo del tecnico?
«L’Avv. Laddomada non lo conosco di persona, mentre L’Avv. Chiarelli sì. Sicuramente con l’Avv. Chiarelli sarebbe più facile trovare argomenti per ingannare l’attesa per l’arrivo del tecnico.»
 
Con quale politico, possibilmente locale, riuscirebbe più piacevole un viaggio auto da Martina a Roma?
«Sarei curioso di fare un viaggio con Michele Marraffa per poter condividere il progetto che ci unirà in questa campagna elettorale.»  
 
Chi salvi della passata amministrazione martinese? «Ovvio: Michele Marraffa per la coerenza politica e amministrativa dimostrata, per l’attaccamento alla città e per lo sforzo profuso per cercare di risolvere i problemi di Martina.»
 
Secondo la legge del contrappasso, quale sarebbe la tua pena più grande?
«Ottenere il mandato dagli elettori e non riuscire a ottenere un risultato che soddisfi le loro aspettative.»
 
Cosa non manca nel tuo frigo?
«Una birra fresca c’è sempre.»
 
E nell’armadio?
«Sono appassionato di camicie.»
 
C’è qualcosa che dici in privato e che neghi in pubblico?
«Nulla, sono una persona coerente innanzitutto con se stessa.» 
 
 
Piero Bello, 36 anni, avvocato martinese, dice di sé: «amo la mia professione alla quale dedico la maggior parte del mio tempo. Amo la mia famiglia e sono impegnato nel sociale. Credo fermamente nell’amicizia e sarei felice di poter aiutare le fasce più deboli a risolvere i problemi della quotidianità.» E’ candidato in questa tornata elettorale nella lista “La Puglia prima di tutto”.  
 


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