Nasce a Taranto la Società cooperativa LIBRAvvocati, soci fondatori Mirella Casiello, Fabrizio Nastri e Carlo Tagariello. Un progetto che parte da una precisa analisi del presente, con una sfida al futuro
"Non vogliamo stare a guardare, non vogliamo essere spettatori dei processi socio-economici che travolgono la professione di avvocato, e soprattutto i più giovani, ma cercare di essere protagonisti". Con questo spirito nasce a Taranto, LIBRAvvocati, Società cooperativa tra Avvocati, soci fondatori Mirella Casiello, Fabrizio Nastri e Carlo Tagariello.
Un progetto che parte da una precisa analisi della realtà. Infatti, nell’ultimo ventennio, nel mondo del lavoro, è sempre più evidente la frattura generazionale di questa Nazione. Un solco particolarmente odioso che rende molto difficile l’ingresso nella vita adulta di una intera generazione e pregiudica il futuro stesso del Paese.
Mirella Casiello, Presidente del CdA di LIBRAvvocati, dichiara: "L’ignavia non è consentita in questa fase storica, abbiamo tutti il dovere di contribuire ad avviare una operazione cultuale, economica, ma anche etica, per sanare questo gap, perché senza un patto intergenerazionale l’Italia non ce la farà a rispondere alle sfide della modernità".
"Le condizioni - continua l'avv. Casiello - ci sono, l’allungamento della vita media crea un’opportunità inedita: oggi infatti c’è il tempo per poter orientare un sano travaso (anche e soprattutto culturale) a sostegno delle generazioni più giovani".
"Nella nostra Professione - spiega Casiello - l’operazione è particolarmente delicata, perché non si può spersonalizzare il rapporto tra Avvocato e Cittadino. La fiducia intuitus personae è una componente essenziale dell’Avvocatura".
Fra le professioni, l'avvocatura è davvero la categoria più bistratta?
"Da Presidente dell’Organismo unitario dell’Avvocatura avevo già avuto modo di sottolineare che solo i medici hanno numeri simili, ma essi sono protetti, in qualche modo, dal numero chiuso e dall’ombrello del maggiore datore di lavoro italiano: il servizio sanitario pubblico. Quella degli Avvocati è una categoria che assiste e subisce, in modo apatico, da anni, un’esplosione di disillusione e individualismo. Per superare tutto ciò serve un forte patto intergenerazionale con provvedimenti che prevedano start up, incentivi e sgravi fiscali".
La cooperativa LIBRAvvocati nasce sotto questi auspici.
"Sì, noi l’abbiamo immaginata così, sotto forma di cooperativa, che riunisce tre generazioni di Avvocati. L’avv. Carlo Tagariello è stato il nostro Maestro e oggi con noi mette un piede nel futuro; io e l’avv. Fabrizio Nastri (che da lui abbiamo imparato), insieme coi giovani Colleghi che, a nostra volta, abbiamo contribuito a formare. Raccogliamo così il testimone di chi ci ha introdotto nel mondo del lavoro e diamo vita a una patto etico di sostegno reciproco e, quel che più conta, di impegno alla trasmissione dei valori fondanti della nostra amata Professione".
È un passo questo in coerenza con la Sua storia politica.
"La mia storia professionale e politica è nota: mi sono battuta con tutte le mie forze contro l’ingresso del socio di capitale nei nostri studi; ebbene credo che la prassi virtuosa di questa iniziativa possa essere un buon viatico per chi, come noi, crede nella necessità di associazione e collaborazione, ma resta fedele ai principi di libertà del nostro giuramento".
LIBRAvvocati è anche etica, e responsabilità.
"Il nostro obiettivo è quello di creare convergenza di interessi tra giovani e anziani. Perché riteniamo che solo investendo nel futuro dei propri Figli, i Padri possano garantire la sostenibilità futura delle proprie pensioni, che tendono a loro volta a spostarsi più in là nel tempo. E i più giovani potranno gradualmente ereditare il patrimonio (anche culturale) dell'Avvocatura dello scorso secolo".