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Un'impresa familiare per lo sfruttamento della prostituzione

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

2
SET
2014

 

Due fratelli pregiudicati e la moglie di uno dei due facevano tutto in famiglia; solo che la loro non era una di quelle attività lecite e tanto diffuse a conduzione familiare, ma si “dedicavano” allo sfruttamento di giovani prostitute italiane e straniere. Scoperti dai Carabinieri del  Comando provinciale di Bari, sono finiti in carcere due fratelli di 29 e 34 anni, originari di Corato, insieme ad un 45enne di Terlizzi. Per la moglie del più grande dei due fratelli, una donna di 25 anni, è stato emesso un obbligo di dimora

I clienti venivano reclutati in rete attraverso annunci e fotografie pubblicati su un sito di incontri. Alla realizzazione dei book fotografici delle ragazze, ritratte nude ed in pose provocanti, ci pensava la donna dell’organizzazione che provvedeva anche alla pubblicazione in internet. La base dell’organizzazione era un villino in contrada Calendano, a Ruvo, di proprietà di un 45enne di Modugno finito agli arresti domiciliari. Le ragazze sfruttate erano sia italiane che straniere. Un particolare emerso che rende ancora più squallida la vicenda è che tra le giovani sfruttate, ce ne era una affetta da un grave disturbo della personalità.



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