I testimoni parlano di muri che tremavano e per chi conosce bene Donato Pentassuglia, questa immagine è più che reale. Il faccia a faccia di ieri tra il consigliere regionale (arrivato a Bari con la sua inseparabile ventiquattrore carica di numeri e statistiche riguardanti l'operatività del nosocomio martinese) e il presidente Michele Emiliano sul piano di riordino ospedaliero, ha ottenuto un risultato che sovverte tutte le nefaste ipotesi che riguardavano l'ospedale della Valle d'Itria e mette a tacere le insulse polemiche di campanile.
Niente ridimensionamento ma, al contrario, aumento dei posti letto che dagli attuali 136 passeranno a 162.
Cambierà "tecnicamente" il nome, (si passerà da ospedale di 1° livello a base rinforzato), ma rimarranno inalterate le prestazioni con l'incremento dell'Utic e cardiologia.
I 162 posti letto saranno così distribuiti: 32 medicina, 24 chirurgia, 24 ortopedia, 24 ostetricia, 12 cardiologia, 12 lungodegenza, 12 urologia, 8 pediatria, 8 riabilitazione funzionale, 4 rianimazione e 2 infettivi. Restano anche confermati i posti "tecnici" per i dializzati.
Ora toccherà anche ai cittadini martinesi fare la loro parte, cercando di non "farsi vivi", magari strumentalmente, solo quando si ipotizza un eventuale ridimensionamento dell'ospedale ma facendone ricorso senza preparare la valigia verso altri nosocomi solo perchè fa chic.