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QUESTIONE DI STILE/NON CHIAMATELE SOLO BORSE

Pubblicato da: Categoria: GLAMOUR

24
OTT
2018

Da quando l'incertezza è diventata il mood del nostro tempo, la moda si è assunta il compito di ridefinire alcuni punti fermi. I direttori creativi rispolverano classici senza tempo,  granitiche certezze da portare a mano o a spalla, investimenti griffati contro la volatilità dei mercati. E così mentre la Peekaboo compie 10 anni, Prada rilancia il nylon degli anni '90. E se da Gucci è un tuffo in un iconico e riconoscibilissimo passato, un secchiello Vuitton anni '30 torna tra gli oggetti del desiderio. Più sicure di un BOT di Stato della prima repubblica, ecco le borse con quotazioni sempre al rialzo.

Dior – Saddle Bag
Correva il 1999 e John Galliano creò la Saddle Bag che fece epoca sulle passerelle di Dior della primavera estate del 2000. Maria Grazia Chiuri l'ha rilanciata, più grande e più robusta, facendone l'accessorio perfetto per le sfide quotidiane. La mia preferita è in tela jacquard Dior Oblique blu.

Vuitton – Noé
L'iconico secchiello in tela Monogram Noé fu disegnato da Gaston-Louis Vuitton per soddisfare la richiesta di un produttore di champagne: una borsa sufficientemente robusta da contenere con eleganza cinque bottiglie. Era il 1932 e quasi un secolo dopo è ancora una it-bag!   

Gucci – Ophidia
Nelle sue diverse versioni, Ophidia è la summa perfetta dei codici storici della maison Gucci: il motivo GG, il nastro Web, la doppia GG in metallo dorato, le profilature in pelle marrone. Inconfodibile, ieri come oggi. Il secchiello o la shopping bag sono l'investimento da fare.  

Fendi – Peekaboo
‘Bubù-settete’! Sì, proprio il gioco del cucù ha ispirato la borsa Peekaboo, per l'effetto vedo-non-vedo dei suoi scomparti, uno a vista dove si può sbirciare e l'altro segreto (forse per tenere lo scontrino?). Il modello più cool di stagione è in pelle di vitello verde. L'interno è foderato in montone grigio con motivo FF stampato a contrasto.

Prada - Nylon
Era 1978 quando Miuccia Prada creò la prima borsa nylon, puro concentrato dell’essere milanese. Eleganza discreta, un’ode al minimalismo che guardava alla praticità. Nel 1984 fu la volta dello zainetto, resistente e impermeabile, per donne dinamiche e chic. Compratelo, ci rivediamo tra più di 30 anni...



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