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VEGGIEBOOM BERLINESE

Pubblicato da: Categoria: LA MIA TAZZA VEGANA

17
NOV
2016
La peggiore bettola a Berlino, nel proprio menu, offre pasti vegani. Come non approfittarne? Occhi sgranati e bocca aperta era l’espressione tipica passeggiando per le strade di Berlino
 
 
Ovunque, in supermercati, ristoranti, bar, si trova a Berlino quella gigantesca V verde a indicare che è offerta una valida scelta vegana. La Schivelbeiner Strasse si presenta, infatti, come la prima strada vegana del mondo, con negozi che vendono scarpe, cosmetici, riviste, bibite, abbigliamento, gelati, accessori e generi alimentari cruelty free.
Questa città - simbolo del costante rinnovamento - è considerata un cantiere a cielo aperto che trasforma sé stessa costantemente e lo fa adattandosi ai tempi. 
Il “Veggieboom” berlinese comprende hotel, cocktail bar, barbieri e alberghi, riuniti in un'associazione con lo slogan 'Vacanze vegetariani: sano, sostenibile ed etico'.
Scoprire Berlino tastandola con mano è un’esperienza da fare e poi rifare ancora. Qui, a gennaio 2016, fu aperta la prima “macelleria” vegana, un posto dove - nonostante il nome “macelleria” possa far presagire la presenza di carne - non vi è traccia di prodotto animale: solo hamburger, involtini, polpette vegane e biologiche a base di lupini, seitan, soia e tofu.
Sempre a Berlino nasce la prima boutique di abbigliamento vegano, cruelty free, che mette al bando lana, cashmire, seta e pelle.
Una proposta nuova nata sempre a Berlino è il Veggie Hotel, che offre ai suoi clienti, oltre a camere e una cucina senza carne e pesce, anche la possibilità di seguire corsi di cucina vegetariana, seminari, lezioni di yoga ed escursioni. Un altro esempio  che possa essere una dimostrazione tangibile che Berlino abbia fatto come propria la necessità di sostenere uno stile di vita più sano anche all’insegna dell’etica animalista? è rappresentato dalla nascita del primo supermercato senza confezioni e imballaggi; i prodotti sono venduti sfusi col fine ultimo di risparmiare all’ambiente inquinamento dovuto alla plastica. Si trova nel quartiere Kreuzberg e si chiama Original Unverpackt.
Secondo l'Unione vetegariani tedesca (Vebu), 7,8 milioni di tedeschi sono già vegetariani e tra questi, circa 900mila si dichiarano vegani. Accanto a loro esiste una nuova categoria, quella dei 'vegetariani part-time': si tratta di 42 milioni di tedeschi che non mangiano carne per tre o più giorni alla settimana. 
Insomma, Berlino rappresentata dal suo piatto tipico il currywurst non è solo la capitale della Germania riunificata, ma è anche quella dei vegani, che qui hanno trovato un vero paradiso in terra.
 


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