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Gianfranco Chiarelli/ Partire dalla Puglia per andare Oltre

Pubblicato da: Categoria: SCACCHI

29
MAG
2015
Dal voto di domenica prossima ai futuri assetti del centro destra, l’onorevole spazia a tutto campo sull’attuale situazione politica e spiega perché votare Fitto
 
Campagna elettorale sicuramente complessa, sopratutto in Puglia. Una sfida che va oltre il classico confronto tra coalizioni contrapposte. Con queste elezioni si gioca una partita fondamentale per il futuro degli assetti politici nazionali. Restando in Puglia, i commentatori politici più attenti ravvisano in alcuni comportamenti del candidato del centro sinistra, Michele Emiliano, un tentativo di insidiare, in prospettiva futura, la leadership di Renzi. Ma la questione che ha  riscontrato sicuramente maggiore interesse riguarda il fronte del centro destra. Difficile fare una sintesi, ma andando al nocciolo della questione possiamo parlare della fine di un ciclo, quello della seconda repubblica, nata anche con la discesa in campo di Silvio Berlusconi. L'ex cavaliere, a capo di un partito azienda, di fronte alle spinte interne di chi non ha condiviso la linea politica degli ultimi tempi (quella del patto del Nazareno per intenderci), né accettato la imposizione di un gruppo dirigente nominato, ha ritenuto di risolvere ogni contrasto semplicemente mandando via i "ribelli" come nel caso di Gianfranco Fini (che fai mi cacci?), o favorendone l'uscita spontanea dal partito, vedi Angelino Alfano, l'ex portavoce Bonaiuti, i coniugi Bondi. Prossimi ad andare via Denis Verdini e, al centro del dibattito elettorale, Raffaele Fitto. Ne abbiamo parlato con l'onorevole Gianfranco Chiarelli, parlamentare ionico, da sempre sostenitore delle tesi dei "ricostruttori."
 
Parliamo innanzitutto di queste elezioni; c'è un rischio astensionismo?
"E' da tempo che assistiamo a un progressivo allontanamento dei cittadini dal voto. Un comportamento assolutamente comprensibile, per quanto paradossalmente produca l'effetto contrario. Non votare per protesta vuol dire innanzitutto rinunciare ad un diritto; diritto che è stato conquistato anche a costo di dure battaglie. Voglio ricordare ad esempio che fino al 1946 le donne erano di fatto escluse dal voto. Ma il voto è anche un dovere civico; non andare alle urne favorisce il voto organizzato e dunque produce l'effetto contrario a quello desiderato. Le elezioni regionali, per fortuna, prevedono le preferenze. Dunque è possibile scegliere le persone che si ritengono degne e capaci. Ci sono 950 candidati; impossibile pensare che non ve ne siano da eleggere! Ovviamente io propongo di scegliere i candidati di Oltre con Fitto, ma come uomo delle Istituzioni mi sento di rivolgere un appello ai cittadini: scegliete liberamente ma andata a votare; non delegate ad altri le vostre scelte"
 
Assodato che è importante andare a votare, perché votare per il centro destra in Puglia?
 "Purtroppo cono costretto a precisare che il centro destra in Puglia si presenta con due schieramenti distinti. Io ritengo che l'unica proposta che ha senso considerare è quella di chi sostiene il professor Francesco Schittulli; ovvero quello che fino ad una settimana dalla presentazione delle liste era il candidato di tutto il centro destra, convintamente sostenuto dallo stesso Berlusconi, e acclamato, fino alla commozione, da Adriana Poli Bortone. Poi tutti sappiamo come sono andate le cose. Ma non voglio parlare di questa brutta storia. Rispondo alla sua domanda. Usciamo da dieci anni di governo regionale targato Vendola-Emiliano. Chiediamoci cosa sia cambiato per i pugliesi in questi dieci anni: cominciamo dalla sanità. Dovevano essere aboliti i ticket, e invece sono aumentati; sono stati chiusi ospedali e tagliati i servizi. Non si è proceduto al riordino del sistema assistenziale; le liste di attesa si sono allungate in modo esponenziale. La disoccupazione ha raggiunto livelli record, con quella giovanile superiore al 50%, nonostante le tante risorse impiegate, o meglio sprecate. Imposizione fiscale regionale ai massimi livelli. La domanda quindi va capovolta: perché votare ancora la sinistra?"
 
Emiliano nella sua campagna elettorale ha preso in qualche modo le distanze da Vendola, cosa ne pensa?
"Il fatto stesso che il candidato del cento sinistra provi a prendere le distanze da chi ha governato in questi dieci anni, è la più chiara ammissione di un fallimento. C'è un piccolo particolare però! Emiliano, segretario regionale del PD, non solo ha governano con Vendola ma è stato determinante avendo la maggioranza relativa in consiglio regionale. Dunque ha più responsabilità dello stesso Vendola"
 
Nell'altro schieramento, quello che sostiene la Poli Bortone c'è anche Salvini che sembra cominciare a raccogliere consensi anche al Sud. C'è nel futuro del centro destra un incontro con la Lega?
"Quanto espone Salvini contiene molti elementi di verità. Alcune valutazioni sulle politiche relative ai migranti o sul ruolo della Comunità Europea sono in linea di massima condivisibili. Ci separa la proposta ed un certo radicalismo che non ci appartiene. Il nostro campo d'azione è quello dei moderati. Sicuramente il futuro del centro destra dovrà partire da un confronto anche con Salvini, ma al momento ritengo che le distanze siano ancora troppo ampie, e lo dimostra anche la sua scelta di schierarsi con la Poli Bortone."
 
Oltre con Fitto prelude alla nascita di un nuovo soggetto politico?
"E' prematuro parlare oggi di un nuovo soggetto politico, anche se ormai è inevitabile che si giunga a questa determinazione. In questi giorni si parla di un partito dei conservatori riformisti, anche alla luce della scelta di Raffaele Fitto di lasciare il PPE. E' importante in questa fase avviare un ampio confronto con tutte le forze politiche che si riconoscono nei valori del centro destra per giungere ad una sintesi che rappresenti in modo completo l'ampia platea dei moderati. Dobbiamo recuperare quei 9 milioni di elettori che hanno deciso di sospendere il giudizio. Condivido quindi la prudenza di Fitto e soprattutto ne sottoscrivo ancor più idee e scelte."
 
In questa campagna elettorale si è parlato molto di questioni interne alle coalizioni, un pò meno di programmi. Quali sono le idee che propone Oltre con Fitto?
"Diciamo che l'attenzione mediatica è stata rivolta prevalentemente al confronto/scontro interno ai vari gruppi ma le idee ci sono e sono state più volte evidenziate. E' chiaro che la politica economica, sociale, ambientale del centro sinistra di questi dieci anni abbia prodotto poco o niente. Anzi sono stati fatti molti passi indietro. Si è spinto l'acceleratore sull'assistenzialismo, non di rado trasformatosi in clientelismo. Come ho già detto la sanità è ai minimi termini, e come è ben noto anche l'azione in tema di difesa ambientale è stata a dir poco fallimentare. Sono aumentate le tasse e ridotti i servizi. In particolare Taranto e la sua provincia paga un conto molto salato. Non c'è settore che non evidenzi una profonda crisi che si traduce in aumento della disoccupazione. Ecco, il primo impegno dei nostri candidati è quello di occuparsi di Taranto in modo serio; occorrono politiche di sostegno che favoriscano gli investimenti. Riduzione della pressione fiscale, anche con provvedimenti eccezionali come la no tax area, abbattimento dei tempi burocratici, acceso al credito, e soprattutto finalizzazione della gestione dei fondi europei allo sviluppo di iniziative imprenditoriali, piuttosto che di  progetti fumosi privi di qualunque concretizzazione sul piano dello sviluppo. Per la sanità ritengo che nessuno meglio del professor Schittulli abbia le idee chiare per rimettere in piedi un sistema che funzioni.
 
Tutti i sondaggi danno Emiliano vincente e molta incertezza per il centro destra. Come crede che finirà?
 "Chi vincerà le elezioni lo stabiliranno gli elettori pugliesi, non i sondaggisti, soprattutto quelli chiaramente schierati. Sicuramente partecipiamo a una gara ad handicap, dove qualcuno ha deciso di favorire la sinistra. Ma il risultato di una partita è certo solo dopo il fischio finale dell'arbitro. C'è una grande platea di indecisi. Io credo che a tutti vada proposta una domanda: siete contenti di come vanno le cose in Puglia? Avete una buona sanità? I Vostri figli lavorano? L'ambiente in cui vivete è salubre? Se, come ritengo, la risposta a queste domande è no, allora l'unica via di uscita è votare per Francesco Schittulli e per i candidati di Oltre con Fitto."
 


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