Costano care le assenze al Martina che cede in casa all’Arzanese per 3 a 1 nella gara numero quattordicidi Seconda Divisione. Il tecnico biancazzurro analizza il momento dei martinesi alla vigilia del big matchdi Salerno
Neanche il tempo di rifiatare per il Martina che è già tempo di rituffarsi nel campionato. Rammarico in casa biancazzurra dopo il passo falso di domenica 2 dicembre contro l’Arzanese, una sconfitta che non preclude in nessun modo le ambizione di vertice, considerando il distacco di tre punti dal trio di prime: Aprilia, Pontedera e… Salernitana. Proprio la squadra campana con a capo il presidente della Lazio, Claudio Lotito, è la vera novità in cima alla classifica; dopo un avvio –a dir poco- balbettante, la compagine granata ha intrapreso un ruolino dimarcia niente male, che l’ha proiettata in alto. Per la gara –anticipata a venerdì 7 dicembre (ore 20:30) per esigenze televisive (trasmessa in diretta su Sportitalia1)-, i padroni di casa, oltre a poter contare sul fattor-campo, avranno un giorno di riposo in più nelle gambe, dato che nel precedente turno hanno anticipato al sabato la propria gara (blitz in casa del Poggibonsi, 2 a 1 con rigore a favore nei minuti finali). Il Martina, dal suo canto, potrà contare su rientri importanti (Leuci, Gambuzza, Daleno, Ancora e Gambino) ma dovrà rinunciare a tasselli cardine come gli infortunati Fiorentino e Anaclerio e lo squalificato Mangiacasale. Della gara contro la Salernitana, ripartendo da quella di domenica scorsa contro l’Arzanese, ne abbiamo parlato con il tecnico biancazzurro Giuseppe Di Meo: “Dobbiamo dimostrare tanta attenzione, ma soprattutto grande umiltà”.
Mister Di Meo, come si sente di commentare la gara tra Martina e Arzanese giocata al “Tursi” la scorsa domenica 2 dicembre?
«Una partita sfortunata. Purtroppo quando schieri troppi giovani vai incontro a degli errori dovuti all’inesperienza che paghi. Abbiamo commesso qualche ingenuità. Filosa, Marsili e Scarsella –i più esperti in campo- hanno dato il massimo, guidando i più giovani. Con l’uscita di Anaclerio (per infortunio, ndr) abbiamo perso ulteriore qualità in avanti. Avere sei titolari fuori non è facile per nessuna squadra. Può capitare l’assenza di uno o due atleti, ma sei defezioni -in un sol colpo- mi hanno costretto a ridisegnare completamente la squadra. Il mio non è un alibi, ma quello che è accaduto».
Cosa salva della prestazione del suo Martina?
«La grande volontà dimostrata dai ragazzi durante tutto l’arco dell’incontro. Purtroppo, l’inesperienza si paga e la mancanza di qualità si è sentita».
Qual è l’atmosfera che attualmente si vive nello spogliatoio martinese?
«Fisicamente stiamo messi abbastanza bene. La squadra ha risposto bene alla sconfitta, non subendo nessun contraccolpo psicologico. Sono tutti carichi e c’è una grande voglia di ritornare a far punti».
Venerdì 7 dicembre (ore 20:30, con diretta su Sportitalia1), all’Arechi di Salerno andrà in scena l’anticipo del quindicesimo turno del campionato di Seconda Divisione (gir. B), tra Martina e Salernitana. Quant’è importante questa partita?
«Fare punti a Salerno vorrebbe dire lanciare un segnale importante al campionato, dando continuità alle positive prestazioni offerte sui campi di L’Aquila e Aprilia, altre squadre di vertice. Dobbiamo avere grande attenzione e umiltà: se dimostreremo di avere queste due qualità possiamo di fare risultato».
Pronti i rientri degli assenti contro l’Arzanese, ma contro la Salernitana mancheranno ancora uomini importanti per lo scacchiere martinese.
«Purtroppo Luigi Anaclerio non sarà della gara contro la Salernitana, rimarrà fermo ai box. Oltre a lui non ci saranno neanche Fabio Mangiacasale (l’ammonizione –troppo frettolosa- contro l’Arzanese ha fatto scattare il turno di squalifica, ndr) e Daniele Fiorentino (ancora alle prese con i postumi di Aprilia, ndr). Per il resto ci saranno tutti».
Defezioni che la indurranno a cambiare nuovamente l’undici titolare.
«Dovrò necessariamente fare dei cambiamenti, non solo a livello di uomini ma anche tattico. Lattanzio potrebbe far coppia in avanti con Gambino, prendendo il posto nell’undici titolare di Mangiacasale. O qualcosa del genere».
Con quale atteggiamento scenderanno in campo i suoi uomini?
«La squadra si proporrà con il solito atteggiamento: aggressività agonistica e spirito di sacrificio. Loro avranno qualcosina in più a livello fisico, ma ho fiducia nei miei uomini».
Un invito ai tifosi biancazzurri per seguire la squadra in trasferta…
«Anche domenica con la squadra sotto nel punteggio, hanno dimostrato il loro attaccamento: loro sono l’uomo in più. Contro la Salernitana ci sarà uno spettacolo unico, per questo seguiteci in massa».
Benvenuti nella NORD
Sono i ragazzi che non mollano mai, sono “quelli della “Nord”. Quelli che tifano e cantano quando il Martina vince e continuano a farlo anche quando perde. Sono quelli che la domenica rinunciano al pranzo, lasciandolo ai tifosi “dal palato fine”, per mangiare pane e polvere pur di non far mancare il sostegno, anche in capo al mondo, ai loro idoli biancazzurri. Nella gara di domenica scorsa -contro l’Arzanese- hanno ancora una volta dimostrato di avere “un grande cuore”, mettendo da parte almeno per una volta i campanilismi. Un gesto di solidarietà tanto inatteso quanto significativo.