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Decreto Ilva/«L´inquinamento sarà a norma di legge»

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

2
GEN
2015

 

Dopo il varo del decreto legge sull'Ilva da parte del Consiglio dei ministri, fiducioso il sindaco, scettici i cittadini e critici gli ambientalisti che annunciano un ricorso alla Commissione Europea: “Si continuerà a inquinare, tutelati dalla legge”

Dopo 19 anni di gestione privata affidata al gruppo Riva, l'azienda torna temporaneamente sotto il controllo pubblico. L'obiettivo è quello di risanare gli impianti (entro circa 18-36 mesi), risolvere il nodo inquinamento e rilanciare così la produzione. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al termine del Cdm del 24 dicembre, ha infatti annunciato interventi per circa 2 miliardi di euro. Trenta milioni saranno destinati al centro di ricerca sui tumori infantili dell'ospedale della città. Fra Porto e Infrastrutture "sono già pronti 800 milioni". Per adempiere all'Aia dell'Ilva il premier ha parlato di "circa un miliardo e qualche centinaio di milioni". Per gli ambientalisti dell'associazione Peacelink, invece, "i soldi pubblici messi a disposizione dell'Ilva sono una quantità irrisoria e non serviranno che a pagare un terzo del debito che Ilva ha con le banche. Essi - dice Peacelink - saranno sottratti ai progetti di sviluppo regionale, usando fondi europei Fesr e di coesione sociale che dovrebbero essere invece investiti a favore dello sviluppo, della ricerca e dell'innovazione sostenibili". Secondo Peacelink, "lo Stato rinuncia definitivamente ad investire nelle migliori tecnologie e nel rispetto dell'autorizzazione ambientale Aia che era stata prescritta nel 2012. Il Governo - prosegue Peacelink - intende infatti risolvere la questione Ilva di Taranto peggiorando le norme dell'Aia. Peacelink - conclude la nota - fa appello alla Commissione Europea perché sanzioni nuovamente il governo italiano, che non ha voluto attenersi alle norme comunitarie".



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