Gli studenti dell’ITIS “Majorana” ritornano a casa dopo un mese a York e raccontano tutto il bello di questa full immersion. E qualcuno vuole già ripartire
Che l’ITIS “Majorana” abbia acquisito col tempo una solida e ultradecennale esperienza di collaborazione a livello internazionale, inanellando anno dopo anno progetti su progetti europei “Comenius, Leonardo-Grundtvig e i più recenti progetti POR finanziati con i fondi strutturali europei, è palese e testimoniato anche dal trend in costante crescita delle iscrizioni in prima classe provenienti da ragazzi non solo residenti ma anche dai comuni vicini, nonostante la “concorrenza” di altri istituti tecnici industriali. Ed è altrettanto evidente che, tra le iniziative che spingono i nostri giovani a formarsi professionalmente nell’ambito tecnologico, ci siano anche queste irripetibili occasioni dalla doppia valenza che consentono loro sia di favorire la consapevolezza dell’appartenenza alla comunità europea, migliorando le competenze linguistiche e soprattutto di formare le loro professionalità confrontandosi con altre realtà lavorative all’estero. Ultima in ordine di tempo la “spedizione” di un folto gruppo di neodiplomati informatici ed elettrotecnici-elettronici accompagnati dai docenti tutor: Fedele Martucci, Antonio Petraroli, Donato Oliva e Angela Scatigna nel cuore dell’Inghilterra, precisamente a York, ridente cittadina ricca di storia, ma anche centro di spicco per il suo sviluppo nel settore tecnologico. La loro avventura è iniziata con una full immersion linguistica e culturale vivendo per un mese presso famiglie inglesi che li hanno accolti con la loro rinomata friendliness. “Ma l’adrenalina è aumentata quando abbiamo dovuto conciliare la vita familiare con quella lavorativa professionale. Cimentarsi quotidianamente e mettersi alla prova mettendo a frutto le competenze acquisite a scuola dopo cinque anni è stato molto impegnativo ma anche gratificante.” È pensiero unanime dei giovani reduci dallo stage aziendale. “L’azienda presso cui ho lavorato, la Red Black Software Ltd - afferma Martino Angelini, informatico - mi ha contattato non appena ha ricevuto il mio curriculum dalla scuola. Per loro ho realizzato in un mese il nuovo sito Internet e ho preparato le basi per la progettazione di una piattaforma di assistenza on line per la quale sono tutt’ora in contatto in qualità di consulente tecnico.” Content creator è stato invece il compito di Antonio Maggi il quale ha lavorato presso la Trumpeter Media occupandosi della gestione di contenuti del sito web e della pagina Facebook dell’azienda. Bilancio positivo anche per Danilo Capogrosso che presso la NYBep si è occupato della gestione del database. “Il mio sogno - precisa l’ex alunno del corso serale “Sirio” per lavoratori - sarebbe tornare in quei luoghi per trovare lavoro in una delle aziende di York. Ho mantenuto i miei contatti con la famiglia ospitante anche con l’intento di realizzare questo obiettivo.” Ma la novità più sorprendente lo aspettava a casa, a Martina, dove un’azienda lo ha chiamato per un periodo di prova. Anche i periti elettrotecnici hanno portato a casa risultati degni di nota. Claudio Romano, impegnato alla Pullman Coaches, è stato impiegato sia allo sportello per comunicare con i clienti sia in officina per le riparazioni delle parti elettriche dei mezzi. Pieni di entusiasmo anche altri periti elettrotecnici che hanno seguito un percorso comune. Dopo i primi di giorni di formazione linguistica tecnica sulla componentistica, presso la scuola ELC di York, sono stati impegnati alla PPL Training,CO.UK dove sono stati formati all’installazione di impianti fotovoltaici con simulazioni di montaggio e disposizione dei pannelli solari sui tetti. “È stata davvero un’esperienza appagante proprio per la parte operativa -ci confida Michele Palmisano, ex alunno della 5^A-. Abbiamo imparato a “fare” e ci siamo confrontati con i tecnici inglesi sulla progettazione e sul dimensionamento di impianti elettrici civili.” Soddisfatto anche Fabio Brancaccio che nel suo curriculum, insieme agli altri periti elettrotecnici, vanta queste nuove competenze. “Le esperienze lavorative si sono allargate in più settori compreso quello dell’installazione di dispositivi salvavita.” - ci spiega l’ex alunno della 5B. “Per non parlare dello spirito solidale e fraterno che si è instaurato tra noi compagni -conclude l’ex alunno Piero Chiatante-. Abbiamo condiviso un mese intero con la consapevolezza di dare il meglio, di non deludere le aspettative ma anche con la voglia di assaporare con gioia e divertimento ogni attimo dell’esperienza vissuta a York. Guardo con occhi compiaciuti quest’avventura terminata solo pochi giorni fa e che rimarrà impressa nella mia memoria.” Viva soddisfazione esprime la stessa dirigente scolastica dell’ITIS “Majorana”, Anna Caroli, la quale, alla luce dei risultati ottenuti e delle impressioni degli stessi stagisti, non può che aggiungere anche quest’altro exploit nel già lungo elenco di successi riportati in questo primo anno di dirigenza al Majorana: “Il nostro impegno, mio e di tutto il personale dell’Istituto, continuerà ad essere, oltre a quello della formazione professionale di tecnici all’avanguardia, anche la preoccupazione di accompagnarli dopo il diploma a inserirsi in ambito lavorativo grazie a queste opportunità irripetibili ma soprattutto grazie alla disponibilità e alla cooperazione offerta dalle aziende nel nostro territorio e a livello nazionale. Non è un compito facile, dati i tempi che corrono, ma ci proviamo, sostenendo le nostre eccellenze e facendoci promotori di tante iniziative che favoriscano il loro inserimento nel mondo del lavoro. È l’intento che mi sta più a cuore per garantire un futuro ai nostri giovani.” E noi non possiamo che essere dalla sua…