Avrà una tiratura tra le 6000 e le 10000 copie, sarà distribuito nelle edicole di sei città italiane al prezzo di un euro e 50: si tratta del nuovo quotidiano che verrà pubblicato dal Consiglio Nazionale Forense. La somma messa a disposizione, oltre 1.600.000 euro, proviene dalle tasse di iscrizione all’ordine versate dai singoli avvocati, molti dei quali si chiedono: è proprio necessario?
È notizia di questi giorni che il Consiglio Nazionale Forense (CNF), massimo organo istituzionale dell’Avvocatura italiana, sta per avviare attraverso una società sua controllata la pubblicazione di un quotidiano generalista (nella versione on line e cartacea), con la testata “Il Dubbio”, diretto da Piero Sansonetti. Per la prima volta nella storia degli ordini professionali, il CNF - che è l’organo che soprintende ai singoli Ordini forensi locali - avvia una vera e propria impresa commerciale nel campo dell’editoria. Si tratta di un giornale che esprimerà, secondo le intenzioni del CNF come più volte ribadito dal suo presidente, l’avvocato Mascherin, il punto di vista garantista degli avvocati italiani. Contro l’avventura editoriale si sono dichiarati sui social network centinaia di singoli avvocati di tutta Italia, l’Organismo Unitario dell’Avvocatura (OUA) che esprime la rappresentanza politica e associativa dell’Avvocatura italiana, nonché associazioni forensi tra cui il Movimento Forense, presieduto dall’avv. Massimiliano Cesali, che esprime la propria contrarietà rispetto all'iniziativa editoriale del CNF evidenziando come essa sia in conflitto con le funzioni che la legge riconosce all’Ente e comporti un ingente impiego di denaro degli avvocati. Da un lato Movimento Forense contesta infatti l’ambizione da parte del CNF di svolgere una funzione politica non sua, in antitesi con l'art. 39 della Legge Professionale che l’attribuisce all’OUA e dall’altro rimarca l’ingentissima somma messa a disposizione per la pubblicazione del giornale, proveniente dalle tasse di iscrizione all’ordine versate dai singoli avvocati. Il budget previsto infatti è pari a oltre 1.600.000 euro per avere tra le 6000 e le 10000 copie distribuite nelle edicole di sei città italiane al prezzo di un euro e 50, pubblicato dal martedì alla domenica.
*Presidente di Movimento Forense Taranto