Il Presidente del Consiglio Comunale di Sava spiega la sua attività, il suo ruolo, le iniziative intraprese e il rapporto con l’intero consiglio comunale
Presidente Gigante, il ruolo che lei ricopre la gratifica?
«Mi rendo conto dell’investimento politico che è stato fatto in mio onore: questo ruolo è molto impegnativo e al momento stesso molto gratificante. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i consiglieri che hanno saputo perdonare qualche mia disattenzione o qualche mia esitazione che con molta probabilità avrò commesso in questi mesi iniziali nel condurre il Consiglio Comunale».
Certamente il ruolo di Presidente della massima assise è molto importante e significativo. In che modo rende nota la sua attività?
«In sei mesi di amministrazione ho sempre cercato di essere presente sulle vicende e i problemi importanti e meno importanti che riguardano da vicino i nostri concittadini. In questo momento così delicato vorrei esprimere la mia vicinanza a tutti i miei colleghi dell’Ilva che vivono (e che stiamo vivendo) giorno per giorno con grande apprensione l’evolversi della questione. Non dimentichiamo che a Sava centinaia di persone oltre agli indotti lavorano in questa industria dell’acciaio ed è per questo che ad agosto ho partecipato attivamente insieme al sindaco Dario Iaia a una manifestazione in piazza a Taranto, dove successivamente è stata sospesa per l’entrata in scena dell’ormai famoso apecar dei “liberi Pensanti”. Ho organizzato a ottobre un importantissimo Consiglio Comunale dove è intervenuto l’assessore regionale ai lavori pubblici Fabiano Amati e l’assessore provinciale all’ambiente Mancarelli su un tema a noi estremamente di grande interesse, la fogna, in modo che ci mettessero a conoscenza dello stato dell’arte del depuratore consortile. Questo è stato un bellissimo risultato, che ha visto la partecipazione di tanta gente in aula e tanta altra gente rimasta in piazza che ha potuto ascoltare tutto il consiglio attraverso delle apparecchiature di amplificazione predisposte per l’occasione. Brevemente posso dirle che sto seguendo da vicino la questione del riordino delle province. Infatti sono stato in regione a Bari per un’incontro organizzato dall’assessore per gli enti locali Dentamaro dove si è discusso con la presenza dei Presidenti di Provincia di Taranto e di Brindisi su questo argomento. È una questione delicata e mi permetta di dire anche “epocale” perché si parla nuovamente dopo ottanta anni di ridisegnare i confini delle province. Per ultimo, ma non per importanza, seguo attentamente tutte le vicende sul punto nascite dell’ospedale “Giannuzzi”di Manduria, che purtroppo è stato chiuso. Andai anche in questo caso al tribunale amministrativo regionale di Bari per l’udienza dell’8 novembre per seguire la richiesta di sospensione del provvedimento, avanzata dai comuni di Avetrana, Fragagnano, Lizzano, Torricella e Mareggio, ma venne rinviata al 22 con il verdetto da parte del giudice contrario, bocciando il ricorso».
Quale è il suo rapporto con i consiglieri comunali?
«Sono e voglio essere molto attento a garantire l’imparzialità, l’equilibrio e il rigore nello svolgimento dei lavori, facendomi garante dei diritti e dei doveri di tutti i membri del Consiglio stesso, ed è per questo che, con il sostegno di tutti, cerco di svolgere al meglio questo mio compito».
Lei ha fortemente contribuito alla realizzazione dell’infopoint di Professione Militare nel suo paese, in cosa consiste?
«Questo sportello nasce da una stretta collaborazione con l’assessore Maurizio Pichierri che cura in prima persona nel fornire informazioni, spiegare e consigliare, con la collaborazione di un gruppo di volontari e senza scopo di lucro, le varie scelte in ambito militare. Per quanto mi riguarda personalmente arricchiremo questo tassello prettamente militare con uno sportello “InformaLavoro” che sarà una sorta di raccolta dati e di curricula dei giovani e dei meno giovani, in modo da avere vari profili professionali da poter presentare alle agenzie interinali. E’ nostra intenzione anche di convocare i piccoli e medi imprenditori della zona e non solo per metterli a conoscenza che presso di noi potrebbero trovare la figura professionale che fa al caso loro. Certamente e assolutamente non possiamo promettere lavoro a nessuno ma possiamo dare una mano a trovarlo».
C’è qualcosa che le sta a cuore e che intende portare avanti?
«In questo momento ci sono in cantiere alcune cose importanti che mi piacerebbe portare a termine, ma prima di queste sto terminando di studiare attentamente il regolamento del consiglio comunale perché è mia intenzione apportare alcune modifiche».