MENU

Parole che contano

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

12
LUG
2013
La rubrica di questa settimana è dedicata ai ragazzi e alle ragazze, a quella fascia dei lettori deboli, gli adolescenti, dei quali percepiamo un bisogno talvolta inespresso: quello di incontrare il libro che accenda la scintilla della lettura. 
 
LO SPECCHIO DEI DESIDERI
E’ considerato uno dei più importanti talenti narrativi inglesi, vive a Londra, autore di romanzi cult come  “La famiglia Winshaw” o “La banda dei brocchi”, molto letti e amati in Italia.  Vent’anni fa pensava che i libri potessero parlare di politica, storia e società, avendo come destinatari gli adulti. Oggi, JONATHAN COE, è suo il libro che segnaliamo, non crede più agli adulti e alla possibilità di cambiare il mondo. E così si rivolge ai ragazzi, a cui regala un sogno, una prospettiva, una visione. Si tratta de “Lo specchio dei desideri” (Feltrinelli) con illustrazioni di Chiara Coccorese. Sul retro di copertina si legge che si tratta di “una storia di passaggio dai mondi di sogno, rifugi dell’infanzia, ai sogni del mondo, che si possono realizzare unendo le forze di tutti. Una parabola politica per ragazzi, una fiaba contemporanea per adulti, un romanzo di trasformazione”. Protagonista del racconto è la piccola Claire che, sottraendosi ai genitori litigiosi, si rifugia nella discarica dietro casa, dove trova uno specchietto rotto dal quale si sente stranamente attratta. Si tratta di uno specchietto magico che ha il potere di trasformare anche la più squallida realtà in un mondo fiabesco. Tale oggetto accompagnerà la ragazzina per vari anni, oltre l’adolescenza, e proprio quando avrà deciso di buttare via lo specchietto, consapevole che esso crea solo illusioni, incontrerà un ex compagno delle scuole medie, Peter e, al primo appuntamento scoprirà che anche lui ha trovato un pezzo di specchio rotto che non è altro che uno degli infiniti frammenti di un grande specchio, completato il quale, starà al lettore immaginare quale sarà la visione. “E’ il libro più politico che io abbia scritto – ha dichiarato Coe in un’intervista - sebbene sia scritto in maniera semplice e anche molto generica, affronta temi politici importanti: le ingiustizie sociali, l’infelicità e si conclude con il sogno di cambiare il mondo.   Io  credo serva un po’ di fantasia, di creatività, per immaginare un futuro migliore. Il messaggio più importante del libro è che gli uomini dovrebbero tornare ad unirsi tra loro, a collaborare, non ad agire individualmente, come atomi…Abbiamo perso il senso della società: per cambiare davvero le cose dovremmo rendere i nostri legami più solidi.”
LOGICOMIX
La grafic novel sta prendendo sempre più piede, come strumento di divulgazione e forma d’arte. Con LOGICOMIX (Guanda Grafic) di Apostolos Doxiadis e Christos H. Papadimitriou, e disegni di Alecos Papadatos e Annie Di Donna, la logica, la matematica e la filosofia appaiono estremamente affascinanti ed emozionanti. Protagonista è il filosofo e scienziato Bertrand Russel che raccontando la propria vita da quando fu chiamato ad esprimere un’opinione sull’intervento degli Stati Uniti nella Seconda guerra mondiale, passa poi alla narrazione delle sue vicende personali: dalla rigida educazione puritana dell’infanzia ai tormentati amori della maturità, intrecciando il suo racconto con la sua storia di scienziato e filosofo ideatore della logica matematica moderna. Un viaggio che comincia sul finire del XIX secolo, per continuare in anni di grandi speranze e terribili conflitti, in compagnia di pensatori del calibro di Frege, Wittgenstein e Godel. Ma anche insieme agli autori di questo libro, che intervengono in prima persona nel flusso del racconto, per coinvolgere i lettori in una storia che è quella di un cruciale capitolo della scienza. Il libro si apre con un’introduzione, dal titolo “Se una notte d’inverno un mentitore” di Giulio Giorello il quale tra l’altro scrive: “Logicomix, con vignette  precise storicamente ed efficaci psicologicamente, illustra la vittoria sofferta di un ex pacifista come Russel contro la tirannide nazista.” Vi si mette a fuoco, quindi,  il tema della scelta che ogni individuo si trova a compiere quando i propri ideali e sentimenti entrano in rotta di collisione con la luce fredda della ragione.  Si tratta, dunque, di un fumetto all’interno del quale l’aspetto etico è fondamentale e che riprende un’affermazione fatta dal filosofo Russel nella sua autobiografia: “Tre grandi passioni, semplici ma irresistibili, hanno governato la mia vita: la sete d’amore, la ricerca della conoscenza e una struggente pietà per le sofferenze dell’umanità”. Logicomix lega l’evoluzione del pensiero filosofico del protagonista con la sua parabola politica e morale: Russel, infatti, era fermamente convinto che non esistessero guerre “giuste”. Gli orrori del nazifascismo e del totalitarismo lo convinsero via via che, pur con tutti i suoi difetti, la democrazia è l’unica società degna di essere difesa anche con le armi.
 IO SO’ CARMELA
15 aprile 2007. Carmela Cirella si getta dal settimo piano di un palazzo nel quartiere Paolo VI di Taranto. Aveva 13 anni ed era stata stuprata tre volte in quattro giorni da cinque uomini diversi. Aveva provato a superare il trauma scrivendo sul suo diario, come fanno molte ragazzine della sua età. Confidando alla pagina segreti e vergogne. Ma le parole non sono bastate.
E’ stata questa la motivazione che ha animato Alessia Di Giovanni e Monica Barengo a trasformare quel diario in una graphic novel: “Io so’ Carmela” (Becco Giallo) . “Fin da subito – spiega Alessia Di Giovanni - Carmela l’ho immaginata a fumetti, perché la sua storia è talmente intrisa della durezza del reale, che necessitava di travalicarlo quel reale, e attingere alla libertà assoluta che il fumetto ti permette. E i disegni di Monica (Barengo) ci riescono. Almeno a fumetti Carmela doveva essere libera, come non lo è stata Io è stata nella sua breve vita.”
Carmela Cirella nasce a Napoli il 4 novembre 1993, sua madre, Luisa Maiello, rimasta vedova l’anno successivo, si risposa nel 1999 con Alfonso Frassanito e sono sue le parole che introducono il fumetto. “Vorrei che la lettura di questa storia avvenisse in modo profondo, che si facesse caso e si riflettesse su ogni singola vignetta, su ogni singolo dialogo affinchè  si possano cogliere gli aspetti davvero più importanti, che possono servire a prendere coscienza di una realtà che potrebbe purtroppo toccare ognuno di noi, nessuno escluso. Per trovare così la forza e il coraggio di dire basta a queste atrocità tutti insieme, con un unico obiettivo comune, che è quello della tutela del bene più prezioso per l’intera umanità: i bambini. Non voglio che mia figlia Carmela venga ricordata come una martire, come una vittima, ma al contrario possa diventare il simbolo della ribellione contro questi fenomeni che sono indegni di un’umanità che si definisce civile e rispettosa dei diritti della persona.” 
 
 
“Nulla è più potente della lettura, nessuno è più bugiardo di chi afferma che leggere un libro è un gesto passivo. Leggere, sentire, studiare, capire è l’unico modo di costruire la vita oltre la vita, vita a fianco della vita.”  ROBERTO SAVIANO  da ZERO ZERO ZERO
 


Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor