Si chiama così il nuovo libro-inchiesta di Michele Cagnazzo, molto atteso dopo l'esordio folgorante di "Mafia, una guerra senza confini"
“Continuerò a guardarti in faccia” è una straordinaria quanto allarmante lettura del nostro tempo. Uno strumento di eccezionale valore, per tutti coloro che vogliono capire dove ci troviamo e cosa sta accadendo attorno a noi e magari per intuire e cominciare ad imboccare una possibile via d’uscita. Michele Cagnazzo (criminalista e studioso di Scienze Criminologiche Applicate), in questo libro denuncia il modo in cui si è declinata nel tempo la criminalità dei potenti in Italia: la corruzione. Nel libro si sottolinea che in altri Paesi la corruzione è una sommatoria di casi singoli, di cadute individuali che vengono riprovate pubblicamente; in Italia, invece, la corruzione si manifesta subito come sistemica, come codice culturale della classe dirigente che si auto garantisce l’impunità. Questa straordinaria continuità storica della corruzione nella storia italiana, secondo Cagnazzo, dimostra quanto sia depistante continuare a parlare di “questione morale”. Una patologia del potere, che gode in un modo o in un altro di eterna impunità e che va interpretata per quello che realmente è: un codice culturale che plasma la forma stessa di esercizio del potere. Insomma - con una vena di pessimismo che attraversa tutto il saggio - la corruzione in Italia non è una deviazione del potere ma una forma “naturale” di esercizio del potere che gode di accettazione culturale da parte della classe dirigente e che conta sulla rassegnazione culturale delle classi sottostanti. Questo libro è molto di più di una straordinaria testimonianza di vita vissuta, e ci porta a interrogarci nel profondo: in quale Paese viviamo? Qual è il Paese che consegneremo ai nostri figli? Si arriva così a comprendere anche perché in certi tornanti essenziali la Storia ha preso una certa direzione invece di un’altra.
“Se le parole e gli argomenti spariscono – scrive Cagnazzo – insieme spariscono il pensiero e le aspirazioni a una società migliore, ecco perché dobbiamo continuare a guardarla in faccia”.
L'autore
Michele Cagnazzo, criminalista, è tra i maggiori studiosi di Scienze Criminologiche applicate in ambito mafia e criminalità organizzata, con riconoscimenti a livello istituzionale. Ha condotto o collaborato a inchieste sui maggiori casi di criminalità organizzata. Dal 2001 al 2004 è Vice Direttore del “Centro Studi Ricerche Operative Antimafia”. Ha conseguito nel 2008 la specializzazione in "Scienze Criminalistiche" sostenendo il 3° Corso di "Scienze Criminologiche, della Comunicazione e della Sicurezza" presso il Polifunzionale della Polizia di Stato. Ha insegnato criminalistica e scena del delitto in ambito criminalità organizzata, presso l’U.T.E. di Acquaviva delle Fonti – Bari. Ha diretto e coordinato l’Osservatorio Regionale sulla legalità – Puglia con annesso Dipartimento Antimafia- Prevenzione- Sicurezza. E’ stato Responsabile dell’Ufficio Antiracket-Antiusura della “Confesercenti” e “Confartigianato” Taranto. E’ membro dell’Osservatorio contro tutte le mafie, occupandosi di campagne di sensibilizzazione contro il racket delle estorsioni e usura. Autore di due proposte di legge regionale inerenti racket ed usura e l’istituzione di un’Agenzia per i beni confiscati alla criminalità organizzata. Nel 2017 è stato a capo dell’Antiracket-Antiusura della Confederazione “Casartigiani” Taranto. Con “Wip Edizioni” ha pubblicato “Mafia una guerra senza Confini” (2007); “Con Dellisanti Editore” ha pubblicato “Continuerò a Guardarti in Faccia” (2017).