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DIARIO DI BORDO/LA LORO VITA NON È UN GIOCO

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

31
OTT
2018

Ecco in esclusiva le foto dell'ultima missione di Beppe Convertini per Terre Des Hommes in Birmania in mostra ora a a Milano. Un racconto toccante e commovente che ci fa lui stesso

Questa è la mia terza missione umanitaria con Terre Des Hommes, le prime due nei campi profughi siriani sono state caratterizzate da una guerra civile assurda ancora in corso che ha martoriato la popolazione siriana mietendo centinaia di migliaia di vittime e provocando milioni di profughi.
Ho corso rischi soprattutto nella prima missione dove c’è stato un doppio attentato kamikaze a 500 metri da me con 40 morti.
È stato molto emozionante essere a contatto con i piccoli birmani delle popolazioni meno abbienti perché ho potuto dedicare molto tempo giocando con loro e portando loro cibo, indumenti, libri, quaderni e cercando di dare loro la possibilità di andare a scuola vivendo una quotidianità quasi al pari degli altri bambini più fortunati.
Io ho perso mio papà a 17 anni per un cancro ai polmoni e ogni sera alcuni medici volontari venivano a casa prendendosi cura moralmente e medicalmente di lui.
Lui aveva tra le varie metastasi una esterna sul viso e tutte le sere loro tamponavano la fuoriuscita di sangue  e lo sostenevano moralmente e tutto ciò lo facevano gratuitamente: questo mi ha spinto a essere disponibile per il prossimo e quindi impegnarmi in tante campagne sociali e soprattutto a spendermi personalmente sul campo come in questo caso in Myanmar.
Mi sono occupato dell’educazione,dell’istruzione, dell’alimentazione, dello sfruttamento del lavoro minorile...
Dall’alba a sera tardi nelle baraccopoli di Yangoon approvvigionavamo le famiglie meno abbienti di viveri e medicinali e quindi visite nelle scuole per rifornire di libri, quaderni, penne, matite e tutto il necessario per poter studiare dedicando il tempo ai cuccioli Birmani studiando e giocando con loro!
Questa esperienza mi ha fatto capire quanto io sia un uomo fortunato e che nella vita quotidiana bisogna cercare di mantenere i piedi per terra e non lamentarmi delle piccole e stupide cose che non vanno ma soprattutto mi ha fatto sentire vivo perché finalmente mi sono reso utile realmente donando il mio tempo ai bambini più in difficoltà.
Ci sono tante cose da fare come agire per migliorare l’accesso e la gestione comunitaria delle risorse idriche: infatti nei 75 villaggi in cui l’intervento di Terre Des Hommes si sta sviluppando sono stati realizzati più di 1000 sistemi a basso consumo d’acqua (idroponia e sistemi a goccia a goccia), con materiale riciclabile e reperito in loco, a basso costo e limitata manutenzione, che permettono di avere verdura fresca giornalmente.
Alla costruzione di sistemi produttivi e ai relativi corsi di formazione in orticoltura sono stati integrati attività di rinnovamento dell’infrastrutture idriche, creazione e formazione di gruppi comunitari per la gestione di tali risorse, sessioni di training nutrizionali e d’igiene e, infine, creazione di gruppi di produzione e microcredito.
Il modo migliore per aiutare questa popolazione è agire sul campo rendendo autonomo il loro vivere quotidiano.



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