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Questa settimana un tè con Letizia Rizzo

Pubblicato da: Categoria: UN TE' CON ME

14
FEB
2014
Il tratto principale del tuo carattere?
«Mi suggeriscono sia la creatività».
 
Il tuo principale difetto?
«Mi suggeriscono la testardaggine. Anche se credo che il peggiore sia la mia negatività».
 
Se potessi cambiare qualcosa in te?
«La mia personalità. A volte vorrei essere meno timida e più intraprendente».
 
Se potessi cambiare qualcosa in Italia?
«Domanda da un milione di dollari… probabilmente la scarsa attenzione per la cultura e l’arte».
 
Stato d’animo attuale?
«Scrivo mentre piove, quindi direi malinconica in questo preciso istante».
 
Indignata o rassegnata?
«Entrambe».
 
La cosa di cui vai più fiera?
«La mia famiglia: sono fiera di avere una famiglia che mi sostiene sempre, qualunque cosa io faccia».
 
E quella di cui ti penti di più?
«Di non aver vissuto in modo sereno e positivo un paio di occasioni, per me molto importanti, sempre a causa della mia insicurezza e del mio brutto carattere».
 
Cosa non riesci a capire degli uomini?
«L’apparente fissazione per determinati “tagli” nel corpo di una donna».
 
Qual è la prima cosa che faresti se ti reincarnassi in un uomo?
«Mi imbarcherei in un lunghissimo viaggio intorno al mondo, senza preoccuparmi del ciclo mestruale».
 
Quale personaggio storico avresti voluto essere?
«Élizabeth Vigée-Le Brun, per poter eseguire uno dei suoi splendidi ritratti di Maria Antonietta».
 
Di quale personaggio letterario avresti voluto rivestire i panni?
«Catherine, di Northanger Abbey. Condividiamo la stessa capacità di vedere misteri e complotti là dove non ce ne sono».
 
 
Quale mestiere ti sarebbe piaciuto fare?
«Intanto mi piacerebbe essere un’illustratrice a vita».
 
Canzone preferita?
«Dipende molto da momento e dal periodo. Ora come ora, direi “Storm Song”, di Phildel».
 
Cosa c’è sul tuo comodino?
«Libri!».
 
Oggetto del desiderio?
«Essendo una studentessa d’arpa sprovvista di un buono strumento, direi un’arpa nuova e funzionante che faccia il suo dovere senza cadere a pezzi»..
 
Oggetto talismano?
«Il mio adorato portamonete di Brave!».
 
L’ultima zingarata?
«Questa pantofolara non lascia casa abbastanza spesso per combinare zingarate. Ho anche dato un nome alle chiazze d’umido sui muri!».
 
Cosa ti fa più ridere?
«Tutte le idiozie che invento con mia sorella e il mio ragazzo».
 
Cosa ti fa più paura?
«La mia negatività in certe situazioni».
 
Luogo del cuore?
«Galleria Borghese, a Roma. Uno dei posti più belli che io abbia mai visitato».
 
Cane o gatto?
«Ho sei gatti e due cani, ma direi decisamente cane: minori possibilità che salti sul tavolo mentre lavori».
 
Con chi riuscirebbe più piacevole un viaggio auto da Taranto a Roma?
«Una collezione sterminata di cd di musica classica».
 
Secondo la legge del contrappasso, quale sarebbe la tua pena più grande?
«Mi ritengo talmente insopportabile che probabilmente sarei condannata a essere vessata a mia volta da qualcuno di altrettanto insopportabile per l’eternità».
 
Cosa non dovrebbe mai mancare nel tuo frigo?
«Le verdure! Adoro le zucchine, e amo farne delle quiche!».
 
E nell’armadio?
«Sciarpe e cappelli, di tutte le fogge!».
 
C’è qualcosa che dici in privato e che neghi in pubblico?
«Qualcosina ogni tanto. Come tutti immagino. No? No?».
 


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