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Categoria: CRONACA
E' finito con un invito a pensare di "trombare ogni tanto" uno scambio di opinioni via Twitter, tra un assessore e un attivista dell'opposizione. Goliardicamente, la cosa ci può anche stare visto che il proponente è anche assessore alle politiche giovanili e il vecchio motto "fate l'amore non fate la guerra" è sempre di moda.
Si parlava di incarichi e di appartenenza politica, vecchia e nuova, e l'assessore, forse un po' sotto pressione, ha voluto chiudere il dialogo con quel invito prontamente rimbalzato al mittente.
Peccato che prima della "trombata" c'è scappato un riferimento a un guinzaglio che di gogliardico ha poco o niente.
Purtroppo abbiamo registrato che molto di frequente, quando non si è allineati con il "pensiero dominante" si fa ricorso all'offesa gratuita dei guinzagli, dei gufi, dei prezzolati ecc. segno evidente di debolezza e mancanza di argomenti.
Non è cambiato molto negli anni; lanciare fango sugli altri serve generalmente a distogliere l'attenzione da se stessi e dalle proprie inconcludenze.
E' più semplice dire: "hai visto tizio? quello prende soldi da caio" piuttosto che ricordare, a se stessi prima che agli altri che, per esempio, non si diventa capaci di fare l'assessore al bilancio solo perchè da un giorno all'altro si smette di fare il cicisbeo e si compra il Sole 24 Ore.
