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Futsal in rosa/Il meglio deve ancora venire

Pubblicato da: Categoria: SPORT

16
GEN
2015
Il capitano fasanese Anna Laera, doppietta per lei col Melito, ha le idee chiare: «Non fermiamoci ora, abbiamo fame di vittorie». Con l’Iron Team non ci sarà per squalifica: «Le mie compagne daranno il massimo anche senza di me». Il cammino della Real Five nei prossimi quattro turni.
Ancora una volta capitan Anna Laera non ha deluso, confermandosi certezza e garanzia per il suo Fasano reduce dalla seconda vittoria consecutiva ai danni del Melito, violato tra le mura interne del Pala Botteghelle di Reggio Calabria. È stata lei ad aprire le danze con il gol dell’1-0, quello che di fatto ha spianato la strada alle sue compagne. Poi nella ripresa ha impreziosito il bottino suo e della compagine fasanese siglando il gol del 6-0, con una marcatura di rapina fatta di fiuto e intuizione. Ma allo stesso tempo capitan Laera ha “macchiato” la sua domenica perfetta con un’ammonizione che purtroppo la costringerà a saltare la gara di domenica contro l’Iron Team Palermo, partita dal peso specifico importante per il cammino del Fasano. Una squalifica che amareggia il capitano coraggioso del Fasano, che sta facendo di regolarità e pragmatismo le peculiarità del suo rendimento in campionato. Un gran peccato sì, eccome. Ma anche questo fa parte del gioco e il “Capi” del Fasano lo sa bene: «Saltare la partita non può che dispiacermi, ma ho fiducia nelle mie compagne di squadra e so che daranno più del massimo. Giocheranno anche per me e per coloro che adesso, a causa di qualche infortunio, sta sostenendo la squadra dagli spalti». Un Fasano quindi pienamente lanciato che non ha intenzione di fermarsi: «Dobbiamo assolutamente proseguire su questa strada, affrontando tutte le partite con la mentalità giusta e l’appetito che ora non deve mancare. Abbiamo fame di vittorie, non fermiamoci all’aperitivo». Antifona che inquadra alla perfezione la situazione di una squadra che vuole continuare con il menù, cercando di arrivare al dessert senza dimenticare neanche qualche contorno. Un pensiero che riassume anche quello della società e dello staff tecnico, desideroso di continuare a mietere punti su punti. E il momento e la rosa del Fasano suggeriscono che questa squadra può togliersi belle soddisfazioni, capitan Laera lo conferma: «Sì, siamo compatte e vogliamo raggiungere tutte bei traguardi. Il fatto che segnano un po’ tutte confermano che il leader di questa squadra sia proprio il collettivo, non il singolo. Anche a Melito è stato così, dove tra l’altro sono felice di aver visto scendere in campo tutta la squadra. Sono contenta della nostra prestazione, ma non contentissima. Potevamo fare meglio, a partire da me. Però contava vincere per proseguire il cammino e così è stato. Ora pensiamo all’Iron Team, squadra che si presenta da sola vista l’ottimo quinto posto in classifica. Sarà dura, ma le mie compagne non lesineranno nessuno sforzo». 
IL CAMMINO NELLE PROSSIME 4 GARE Il sorprendente Iron Team Palermo, dunque, nell’immediato futuro del Fasano. La formazione palermitana si attesta al quinto posto in classifica, frutto dei suoi 29 punti. Un bottino di tutto rispetto per le isolane, perché se il campionato finisse oggi, l’accesso alla serie A d’Elite sarebbe realtà (vi accedono le prime cinque classificate dei tre giorni più la migliore sesta). Bomber Teresa Saraniti a quota 14 gol è una delle insidie per Michele Pannarale. Dopo l’Iron Team c’è la trasferta a Potenza, contro un Cus in evidente difficoltà, costretto a giocare con cinque effettive, ancora a zero punti in classifica e probabilmente prossimo alla retrocessione. Sulla carta partita facile, ma occorrerà ugualmente tanta concentrazione. Archiviata la partita contro le lucane, al Salvemini di Fasano farà visita lo Stigliano. Altra concorrente lucana, ormai fuori pericolo per il discorso retrocessione, che però venderà cara la pelle nel tentativo di ostacolare le ragazze di Pannarale. E poi ecco il match ipoteticamente “proibitivo”, con il fortissimo Italcave Real Statte, la formazione pluri-campione d’Italia che ha al suo attivo campionesse internazionali come Patri Jornet Sanchez e Joana Azevedo, per dirne due. Ma entrare in campo già con la bandiera bianca alzata non è nel dna di questa squadra.  
 


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