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Massafra, verso le amministrative/2 - Pentastellati sdoppiati

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

18
MAG
2016
Circa un paio di migliaia di voti a cinque stelle, guadagnati alle ultime Regionali, aleggiano grevi sul cielo di Massafra. In molti sperano siano solo nubi pre-estive; addensamenti da inesperienza partitica o da dettami inconsueti nella logica politica attuale, che restano in attesa di ‘zeffiri sereni’
 
Di certo, parodiando l’ode foscoliana, le nubi si son formate a seguito di un plateale ‘spirto guerrier’ che ha ruggito eccome, senza però produrre nulla di costruttivo. È bene partire dalle ragioni note, a cominciare da un contenzioso che ha visto protagonista il movimento grillino della Tebaide, delineatosi, al momento, in una scissione dei componenti al suo interno. Pomo della discordia è stato la scelta del candidato sindaco da proporre alle imminenti Amministrative di giugno. Prima che il Meet-Up locale si dividesse in due fazioni aveva dato una buona immagine di sé. Soprattutto un’immagine di unità. Tale da sembrare, a prima vista, frutto goloso di un dialogo democratico e innovativo. Perlomeno rispetto alle ormai note beghe arriviste e pretestuose che trasudano da molti partiti nazionali. Oggi, il primordiale spirito unitario del meet-up massafrese contempla due espressioni: quella degli ‘Amici di Beppe Grillo’ e quella dei ‘Pentastellati’. I primi hanno raccontato le loro ragioni durante una conferenza stampa, dove hanno sottolineato che, a loro dire, “il gruppo si è spaccato nel momento in cui si è posto in discussione un regolamento vecchio di anni, approvato anche da coloro che adesso lo avversano, che disciplina il diritto di voto in assemblea e costruito in maniera tale da evitare scalate da parte degli avventori con pacchetti di voti dell’ultima ora, sapendo che la competizione per il Comune di Massafra avrebbe attirato persone di ogni risma pronti a salire sul carro del vincitore o reputato tale”. Ammettono il gap si è verificato con la scelta del candidato Sindaco e dei candidati Consiglieri, allorquando affermano ‘Gli Amici di Beppe Grillo’ “una frangia di componenti, tra i quali anche alcuni che erano attivisti storici, del nostro gruppo, ha tentato in tutti i modi di far valere dei criteri, contrari al regolamento in vigore, che avrebbero inevitabilmente favorito la scalata di un candidato sindaco, già selezionato, senza pedigree, quindi senza una storia di partecipazione e coinvolgimento che ne garantisse l'affidabilità”. Infatti, si apprende che nel mese di ottobre scorso è comparsa una nuova attivista, l’avv. Gaia Silvestri che, in brevissimo si è proposta, o è stata indicata, candidato sindaco, godendo dell’appoggio di alcuni componenti del meet up.  New entry, pare essere diventata insostituibile e incontestabile per una ‘fetta’ del gruppo, i pentastellati che, a detta dell’altra ‘fetta’, gli ‘Amici di Beppe Grillo’ ha perpetrato una inconcepibile ostinazione nel non voler cambiare in ogni modo la scelta di riferimento, continuando a “proporre sempre lo stesso nome, anche di fronte a degli inequivocabili tentativi di mediazione, che hanno proposto via via altri candidati capolista, che fossero intermedi tra i due gruppi a garanzia di una lista unica”. Un barlume di ricongiungimento era comparso con una nuova proposta, quella dell’architetto Francesco Tinelli, ma sembra che sopravvenuti conflitti interni ai Pentastellati abbia reso vano il tutto. In sintesi, nonostante diverse consultazioni protratte sin dallo scorso anno, in particolare per tutta l’estate 2015, hanno ottenuto due candidati sindaco inscindibili: il dott. Paolo Cavallotti per ‘Amici di Beppe..’ e l’avv. Silvestri per i ‘Pentastellati’. C’è da dire che il primo si era detto pronto a cedere il posto, magari all’arch. Tinelli, o a un altro esponente, purché condiviso dall’intero gruppo. Ovviamente la situazione creatasi, la possibilità di due gruppi distinti, ciascuno con un candidato sindaco, non ha ottenuto l’approvazione del direttivo nazionale, lo staff centrale M5S di Milano. Eppure, è circolata voce che all’ultimo momento la predetta autorizzazione sia giunta a favore della lista dei ‘Pentastellati di Massafra’ con capolista e candidato sindaco Gaia Silvestri e che, per elementi carenti circa la complessa documentazione richiesta, la segreteria comunale ha dovuto respingere. Quindi, un OK c’è stato da parte del vertice del Movimento? A detta degli ‘Amici di Beppe Grillo di Massafra’ no! Gli stessi attraverso una eloquente nota stampa hanno sottolineato “la non fondatezza se non la totale falsità di questa affermazione e tiene a specificare che, chi millanta tardive certificazioni solo per coprire altre mancanze, se ne deve assumere le dovute responsabilità ed affrontarne le conseguenze. L'onestà intellettuale imporrebbe l'essere capaci di riconoscere le ragioni (magari parziali) delle posizioni che hanno portato alla ben nota contrapposizione. Ciò significherebbe valutare, per quello che sono realmente e non per quello che si vorrebbe fossero, le cause e le ragioni della diatriba che ha portato allo stato attuale il M5S di Massafra. Insomma semplicemente sarebbe interessante approfondire perché e chi inventa qualunque teoria pur di dimostrare di avere la ragione dalla propria parte. Sarebbe altresì interessante ammettere il proprio fallimento e, quando non si è stati capaci, abbandonare le posizioni. Questo anche quando le posizioni avrebbero fatto molto comodo”. Invitano,in proposito, a controllare de visu la situazione delle “certificazioni” in Puglia, il link del sito ufficiale del M5S http://www.beppegrillo.it/movimento/elenco_liste.php. Certo, i relatori della conferenza stampa di qualche giorno fa, in cui oltre al presunto candidato sindaco Paolo Cavallotti, hanno preso parte Fernando Utano, Claudia Delli Santi e moltissimi attivisti dell’originario meet up massafrese, non hanno taciuto il loro dispiacimento per l’accaduto e per la situazione odierna. Hanno anche formulato le loro scuse ufficiali “per aver peccato di ingenuità e per non essere riusciti a raggiungere un accordo che potesse portare ad una lista univoca; per non essere riusciti a difenderci come si deve dalle infiltrazioni disturbatrici che alla fine ci hanno annichilito; per non essere riusciti a farci tutelare a sufficienza dai nostri portavoce nazionali, regionali ed europei; non potendo trovare noi la soluzione da proporre a chi, a Milano, aveva voce in capitolo; per aver sopravvalutato alcune figure e per aver sottovalutato la portata della situazione. Chiediamo scusa agli agricoltori, dei quali avremmo voluto perorare la causa, agli allevatori che sono assediati dalla crisi del settore e dalle fonti inquinanti, ai piccoli medi e grandi commercianti dei quali volevamo provare ad incrementare il giro d'affari con la leva turistica; ai piccoli e medi imprenditori con i quali volevamo intraprendere un percorso di crescita globale dell'economia locale; alle “associazioni” vere e sane che avevano riposto in noi la speranza di avere il giusto riconoscimento per il contributo culturale apportato alla collettività”. Nonostante l’accaduto dovuto presumibilmente, in parte per inesperienza, in altra per incomprensioni, o divergenze, gli ‘Amici di Beppe..’ hanno desiderato sottolineare che tali circostanze hanno prodotto per loro un risultato. Quello di una battaglia etica, decisa a preservare nei valori e nel lavoro di persone che hanno dato tanto alla crescita del movimento stesso a Massafra: “Ovviamente rimarremo qui a difendere le posizioni e a prepararci per le competizioni future, impegnati in prima linea, a fare “pulizia in casa” in modo tale che quanto accaduto in questi mesi non abbia più a ripetersi. Non da ultimo, la speranza che la nuova piattaforma Rousseau e la possibilità di comunarie metta fine alla litigiosità dei Meetup, non solo a Massafra”.
 



Commenti:

Domenico 19/MAG/2016

La verità....che cammina

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