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10 GIUGNO/LA FESTA DELLA MARINA MILITARE

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

31
MAG
2018

Per celebrare una delle quattro Forze armate della Repubblica italiana è stata scelta una data particolare: una storia di guerra e di vittoria che risale a cento anni fa esatti

Dalla nascita della Regia Marina, la festa della forza armata veniva celebrata il quattro dicembre, giorno in cui veniva festeggiata Santa Barbara, protettrice dei marinai. Nel 1939, precisamente il 13 marzo, i vertici della Regia Marina decisero di attribuire alla festa il grande valore della vittoria navale riportata nell’impresa di Premuda, svoltasi durante il primo conflitto mondiale. Le solenni e maestose celebrazioni vennero svolte a Roma e per l’occasione presenziarono ventimila marinai, 150 Stendardi appartenenti alle Unità navali di superficie e 105 stendardi appartenenti ai sommergibili. La cerimonia venne svolta alla presenza di sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III presso la tomba del Milite Ignoto, ubicata in piazza Venezia, e successivamente le truppe defilarono in parata su Via dei fori imperiali. Dopo il secondo conflitto mondiale, nel 1945 la festa della Marina venne temporaneamente sospesa ma successivamente nel novembre del 1963  venne ripristinata e riportata alla data del 10 giugno. In questa data nel lontano 1918, durante il primo conflitto mondiale, due MAS, (Motoscafi Armati Svan), durante la notte attaccarono la flotta imperiale austriaca. I MAS erano potenti e veloci motoscafi antisommergibili, armati di siluri, bombe di profondità e cannoncini in grado di attaccare velocemente le unità di superficie ed in immersione.
Con la nomina del Comandante in capo della Marina Imperiale, ammiraglio Mikios Horty, il Comando della Regia Marina era preoccupato in quanto conosceva le grandi doti strategiche dell’Ammiraglio austriaco, temendo un imminente attacco della Flotta intesa a forzare il blocco di ostruzioni a Otranto, creato dalla Regia marina e che impediva l’accesso nel Mediterraneo alla potente flotta austriaca.  Dal porto di Ancona l’alto comando italiano fece salpare la mattina del 9 giugno i MAS n°15 e 21, scortati da due Torpediniere di appoggio al comando del Capitano di Corvetta Luigi Rizzo, inviate a pattugliare lo spazio di mare fra Guiza, l’isolotto di Lutrosnjak e l’isola di Premuda dove si presumeva il passaggio della flotta austro ungarica. Verso le 03.15, dopo tante ore di appostamento il MAS 15 avvistò a poppavia, sulla dritta dell’unità, una grossa nuvola di fumo. Il comandante Rizzo approfittando della luce incerta decise di dirigere le unità verso quel punto di avvistamento e dopo pochi minuti scorse le grosse sagome di due unità da battaglia. Diede ordine di attaccare le grosse corazzate zigzagando fra i cacciatorpedinieri di scorta a elevata velocità in modo da evitare attacchi da parte delle artiglierie nemiche. Il comandante Rizzo, con una velocità di 14 nodi si avvicinò a trecento metri dalla Corazzata Szent Istvan (Santo Stefano), orgoglio della Marina imperiale, lanciando due siluri che colpirono la grossa nave da battaglia a centro nave, in prossimità delle caldaie. La nave si arrestò bruscamente imbarcando acqua velocemente dalle grosse falle provocate  dai siluri. Gli austriaci per salvare l’unità tentarono di rimorchiarla e sostenerla con  grosse funi ma l’enorme quantità di acqua allagò quasi tutti i locali sottostanti, causando un forte sbandamento della nave a tal punto da inclinarsi di 18 gradi e successivamente capovolgersi per poi affondare. Il Mas 21,  al comando del Guardiamarina Aonzo, in concomitanza attaccò la Corazzata Tegettoff lanciando due siluri dalla distanza di 400 metri centrando l’unità con un solo siluro. I due Mas dopo essersi sottratti ai violenti attacchi da parte dei Caccia austriaci assistettero in lontananza la tragica fine della potente corazzata dreadnought (monocalibro) e alle ore 07.00 rientrarono vittoriosi nel porto di Ancona.
L’impresa di Premuda oltre ad essere una vittoria navale rappresentò un momento di grande risonanza e diede un forte risalto per la nazione italiana che consentì a rafforzare e sollevare il morale delle truppe impegnate al fronte.
La Marina militare, lunedì 11 giugno, presso il porto di Ancona celebrerà la  sua giornata e il centenario dell’impresa di Premuda, consegnando la bandiera di combattimento ai Sommergibili Venuti e Romei. La Banda della Marina eseguirà un concerto per la cittadinanza.

 



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