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Donald Trump è un imbecille o un genio?

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

13
SET
2018

Disprezzato e boicottato eppure incredibilmente popolare. Breve riflessione sulla personalità di uno degli uomini più potenti del pianeta

Lo hanno attaccato su tutti i fronti, finanche sulla fluente chioma bionda con ampio riporto. Parlo di Donald Trump: questa volta il Presidente USA viene attaccato da un corvo all'interno del suo establishment, con la complicità del New york Times che insieme a un  gruppo di persone si stanno adoperando per mandarlo via. Anche dagli artisti americani, capitanati da Robert De Niro, è stato fatto bersaglio di una dura polemica accusatoria di incapacità e scandali, poi girati al mittente da parte di Trump stesso. Ma l'attacco più sensazionale gli è stato mosso all'inizio del mandato da un certo Bannon, suo ‘fidato’ collaboratore, rimasto tale sino alla sua defenestrazione per incompatibilità caratteriali. Nell'intervista rilasciata a Michael Wolff, diventato un libro con il titolo di "Fire and fury", Bannon rilascia dichiarazioni di fuoco all'indirizzo di Trump, reo di averlo rimosso dal suo incarico presidenziale, salvo qualche tempo dopo rimangiarsi tutte le accuse, sino alle scuse dello stesso Bannon che aveva descritto il Presidente degli Usa come un deficiente, un bambino, un idiota, circondato da clown, deriso dalla mattina alla sera dai suoi collaboratori. Trump è stato denominato populista, appena si è affacciato sulla scena politica americana, dai democratici e tutta quella parte di intellighenzia liberista che ha bollato il tycoon con gli appellativi ed epiteti più ingiuriosi solo perché vero rappresentante del sovranismo e populismo. Tale sorte è toccata a tutti i rappresentanti della vecchia destra di svariati paesi europei e non che si sono affacciati sulla scena come possibili vincitori di competizioni elettorali. Trump invece ce l'ha fatta, rompendo non solo le corna ma tutti gli schemi impenetrabili della sinistra, consolidati negli anni. Alle accuse di Bannon di stupidità ha risposto sul campo, dimostrando di essere un genio, e vi spiego perchè. La nostra epoca, fondata sulla massiva mediocrità, è la negazione del genio; l'abilità, la furbizia, forse il talento, ma la genialità proprio non si tollera. Si ritiene che la sregolatezza possa decretare il genio. Schopenhauer diceva: “Genio è colui che sa vedere l'assoluto nel particolare”. E' intuizione, energia intellettuale superiore, fantasia. Spesso il genio, andando oltre il suo tempo, appare quasi sempre incompreso. Coglie l'essenza delle cose andando contro natura che invece congiunge l'intelletto e volontà, la cui separazione porta la genialità ad assomigliare alla follia. Misantropo, pessimista, malinconico, trova la felicità solo abbandonandosi alla propria ispirazione. Hanno paragonato Trump a un bambino ed è proprio questo lato a confermare che è un genio! Non sono mai stato filo-americano ma questo Presidente lo invidio tanto ad un popolo come quello USA che proprio sta facendo di tutto per non meritarselo. Tale sorte sembra stia capitando ai suoi omologhi d'oltre oceano Salvini e Marine Le Pen. Quest'ultima già fatta fuori da un personaggio uscito dal nulla che, storpiando il nome, chiamo Micron, attualmente al 30% di gradimento dei Francesi, il più basso mai avuto da un Presidente francese, ancora più basso di Holland, espressione dei poteri forti liberisti.
Magistratura, scandali a sfondo sessuale, mass media, tutti contro all'unisono, schiavi di padroni dichiaratamente liberisti e dulcis in fundo, di quella che da sempre muove il mondo: la finanza.



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