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Il progetto/ PERLE DI MEMORIA

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

12
APR
2017

Un corso per formare operatori da inserire nella gestione del museo temporaneo sull’archivio della memoria storica, allestito nella chiesa di S. Anna, a Locorotondo

Gomito a gomito in una stanza che odorava di nuovo, come si faceva i primi giorni di scuola, ho cominciato a scrutare il compagno accanto, la tipetta avanti dai vestiti colorati, ci guardavamo in faccia ignari di quello che sarebbe potuto accadere.
Non sapevamo cosa aspettarci: “sarà un corso come un altro”, dicevamo. Eppure giorno dopo giorno apprendevo sempre qualcosa di più che mi avvicinava alla mia Puglia.
Non avevo mai notato quei balconcini della barocca Martina Franca, non sapevo che una striscia di calce bianca su un trullo di campagna a Locorotondo avesse un valore simbolico e una storia da raccontare, mi divertivo ad apprendere le storielle folcloristiche sulla ‘ajure, sull’affascina e sulla magia popolare. I ritmi serrati delle lezioni di storia locale, inglese e allestimenti museali che si sono succedute per due settimane, le visite sul territorio alla scoperta delle bellezze naturali e architettoniche del sud, e dei particolari oggetti strumento di lavoro di uomini e donne del passato, sono stati fonte di cambiamento in me.
A corso ultimato, non posso non fare una considerazione.
Cosa c’è di diverso da allora, da quegli uomini e quelle donne del passato? non sono poi così differenti da noi, dalla nuova generazione. Se chiedessi a mio nonno di parlarmi dei suoi tempi, comincerebbe raccontandomi di come le cose venivano fatte con loro mani, di come non ci fosse denaro per acquistarle e di come ci si inventasse un mestiere. Credo ci sia affinità tra loro e noi. Noi siamo la generazione che tenta di inventare un mestiere per dare concretezza alla formazione ricevuta. Cerchiamo di riappropriarci delle tradizioni, della cultura, dell’arte che caratterizza il nostro Paese. Siamo la generazione a cui viene detto di inseguire i sogni, ma spesso non sono i nostri.
Tornando indietro al primo giorno di corso, quando pensavo: “sarà un corso come tutti gli altri” rispondo che quei puntini fatti di informazioni ricevute, adesso so anche unirli a formare conoscenza, e se è vero che ogni esperienza ci completa avvicinandoci sempre di più a quello che siamo destinati ad essere allora suppongo che ognuno di quei ragazzi “formati” siano sulla buona strada per continuare a credere nei sogni, questa volta i loro sogni. Perle di memoria è un passato che appartiene a tutti, perché ogni essere umano è una perla, ognuna delle quali racconta una storia che resta nella nostra memoria, qualcosa di speciale, come ognuno di quei ragazzi e ragazze, docenti e membri dell’associazione conosciuti durante il corso.
Piccole preziose perle che rotolano giù in un vasetto di vetro. Ci metto un coperchio sopra, perché temo possano scappare via.



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