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Categoria: CULTURA
Una bella storia di solidarietà da Milano
Ritrovarsi a Milano, in un momento in cui non ci sono trasporti e scoprire che ci sono persone che, per gli altri, sono disposti a sacrificarsi. Stanchi a causa di un lungo viaggio, provenienti da Taranto, città in cui i trasporti sono un optional e scoprire che nessuno ti chiederà dei soldi per poterti far raggiungere la destinazione che, per più di due ore, era sembrata irraggiungibile.
La persona che ci ha aiutato, ha un nome e cognome, Francesco Tambasco, oltre ad una splendida storia. Ci avventuriamo in un discorso con lui, per capire di più: “Che dirti, lavoro fisso in ambulanza ormai da 10 anni, prima facevo sicurezza. Però questo è il mio vero lavoro essere vicino alle persone che soffrono, dare una parte della mia vita a chi sta peggio, donare sorrisi abbracci, saper ascoltare, le persone che stanno male le persone anziane hanno il desiderio di comunicare di essere ascoltati. Io questo lo faccio con amore e passione. Dal lontano 1975 sono donatore di sangue all'AVIS. Abbiamo trasportato persone in ogni luogo in Italia e purtroppo le persone che vengono portate da Milano verso i paesi del Sud sono sempre persone terminali. Quindi ogni viaggio vivi con queste famiglie il loro dramma e nello stesso tempo cerchi di raccontare al paziente che adesso andrà nella sua terra nel suo luogo d'origine e si riprenderà. Questo lavoro ti fa capire i veri valori della vita: non è il denaro, avere case terreni… no… Non servono. Necessita la semplicità, essere disponibili con le altre persone, voler bene".
C’è qualche episodio in particolare che ricordi?
“Ho un bellissimo ricordo di una signora di Cerignola. Io le ho dato un piccolo aiuto lei mi ha scritto una lettera definendomi il suo Angelo, una lettera piena d'amore anche se ho fatto veramente poco ma per lei. E’ stato il dono più grande che abbia mai ricevuto. La stessa cosa mi e capitata con un signore di Taranto che trasportammo da Milano. Le persone ti raccontano la loro vita, questo è il mio bagaglio, esperienze uniche, sopratutto dal lato umano. Questa è la vera ricchezza per me. Io da qualche anno lavoro con Mediolanum Soccorso Ambulanze, una nuova società. Il titolare è un ragazzo, Riccardo Caselli. Oltre a fare il lavoro del soccorritore, ho anche un ruolo di responsabilità. Riccardo mi ha dato la possibilità di essere ancora di più vicino alle persone in altri modi. Mi spiego meglio, offrendo la nostra assistenza gratuita alle varie associazioni, su tutte quella che si occupa di violenza sulle donne, poi associazioni vicine alle persone deboli. Noi offriamo loro la nostra assistenza gratuita. Siamo le Giacche Verdi e siamo un’associazione che opera all'interno dell'idroscalo a Milano e spesso la domenica ospitiamo ragazzi con problemi di ogni genere. In conclusione, vorrei trasmettere, sopratutto ai giovani, un messaggio chiaro: la vita non è fatta solo di cose futili. Occorre essere vicino alla gente, essere umili, essere sempre se stessi. Sentirsi ricchi con un semplice grazie!”.
