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Gianfranco Palmisano/Un capitolo a parte

Pubblicato da: Categoria: COVER

7
GIU
2013
Prende il posto del dimissionario Franco Convertini in un assessorato nevralgico per l’amministrazione. Dirigente regionale del PD, è uno dei giovani su cui il partito punta per il rilancio  
 
Per avere 26 anni ne ha fatta di strada questo ragazzo: da meno di un anno è stato eletto all’unanimità Presidente della direzione regionale dei Giovani Democratici di Puglia. Nella primavera scorsa ha accettato la candidatura al consiglio comunale martinese, diventando Consigliere prima e poi, in seguito alle dimissioni di Franco Convertini, Assessore ai Lavori Pubblici. In quel territorio comunale vastissimo come quello di Martina Franca, Palmisano è espressione politica di una contrada popolosa e decentrata rispetto al centro urbano, bisognosa quindi a maggior ragione di una buona rappresentatività, come quella del Capitolo. Se il suo bacino elettorale è al Capitolo, il suo punto di riferimento è Donato Pentassuglia, altro forte “contradaiolo”, ma il neo assessore ama camminare con le sue gambe.  
Iniziamo questa intervista con un breve salto nel passato; chi era Gianfranco Palmisano fino al 5 maggio 2012?
«Era un giovane pieno di sogni e passioni, tra cui la musica, l’arte, la natura, legato molto al proprio territorio e impegnato nell’associazionismo. Dall’adolescenza in Azione Cattolica, ho proseguito con il gruppo Giovani della mia parrocchia, con il quale abbiamo creato una piccola compagnia di  teatro in vernacolo che organizza spettacoli ancora tutt’oggi. Ho sempre vissuto una vita molto intensa e frenetica: frequentavo contemporaneamente la scuola di mattina e il conservatorio di Bari nel pomeriggio. Ho frequentato l’Istituto Tecnico Agrario, conseguendo nel 2006 il titolo di perito agrario. Spinto dalla passione per l’economia e  la finanza, mi sono iscritto alla Facoltà di Economia e Commercio a Bari. E’ in quegli anni che ho maturato la mia passione per la politica e dal 2007, con un gruppo di amici, ho contribuito alla creazione del gruppo regionale dei Giovani di Valore in Puglia, ricoprendo la carica di vice coordinatore regionale delle politiche giovanili». 
E’ qui che ha fatto i suoi primi passi di militanza politica.
«Sì, sono stato membro dell’Osservatorio regionale della Legalità, partecipando alle marce antimafia affianco all’associazione “Libera” di Don Ciotti a Casal di Principe (patria dei Casalesi) e al quartiere San Paolo di Bari. Sono stato promotore con i Giovani Democratici, di numerose iniziative in Puglia per il diritto allo studio contro il DDL Gelmini e per le celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Nel 2010 ho partecipato a una scuola di formazione politica presso il Parlamento Europeo di Bruxelles sul ruolo e sulla funzione che l’Europa svolge ai giorni nostri nel panorama internazionale. Ho deciso di avvicinarmi al Pd di Martina Franca con la rielezione di Nunzia Convertini  alla segreteria cittadina, condividendo la squadra e il progetto democratico. In seguito sono entrato a far parte del direttivo e dell’esecutivo del PD. Ho deciso di formare il gruppo cittadino dei Giovani Democratici, diventandone segretario a seguito di un congresso, con l’intento di avvicinare i giovani alla vita politica locale. Conseguentemente sono entrato a far parte della direzione provinciale dello stesso gruppo».
E oggi, invece?
«Rimango un giovane pieno di sogni, che si batte per i valori come: l’onestà, la legalità, la solidarietà, il bene comune e  che affronta la vita quotidiana e politica con passione e determinazione. Sicuramente dalla mia elezione, e maggiormente dalla  nomina ad Assessore, la mia vita è cambiata: i ritagli di tempo per me e per i miei cari si sono notevolmente ridotti. Ma lo faccio volentieri, credendo che questo debba essere lo spirito di chi oggi vuole impegnarsi nella gestione della cosa pubblica».
Le dà più fastidio essere definito “il delfino di Pentassuglia” o “quello del Capitolo”?
«Lascio agli altri le definizioni. Come ho detto prima, sono molto legato alla mia città e al territorio da cui provengo, cercando di impegnarmi quotidianamente per la loro crescita. Così come  sono molto legato a tutte le persone che nel Partito Democratico si impegnano costantemente nelle battaglie  per il territorio  e che sono a contatto quotidiano con i cittadini. Sicuramente Donato Pentassuglia è uno dei protagonisti della vita politica cittadina e per tutti noi è un punto di riferimento».
Lei è l’assessore più giovane e, per giunta, con la delega ai lavori pubblici, uno degli assessorati chiave di un’amministrazione. Non sente su di sè una responsabilità troppo grande?
«Quando si fa la scelta di candidarsi e si decide di scendere in campo si è consapevoli delle responsabilità che l’eventuale elezione comporta. Ogni impegno politico, dunque, è portatore di responsabilità. Ho sempre sentito, fin dalla mia elezione a consigliere, la fiducia del Partito Democratico, dell’amministrazione e del Sindaco Ancona. In generale ho fiducia in chi come me s’impegna quotidianamente fra la gente. Credo che non si amministri mai soli: quando c’è un’idea comune di città, le responsabilità diventano non un onere ma un onore».
Ricordiamo che il suo predecessore, l’ing. Franco Convertini, si è dimesso perché su temi come la pubblica illuminazione, l’informatizzazione e i parcheggi pubblici (via Bellini) ha trovato delle resistenze in amministrazione; qual è la situazione a oggi?
«L’ing. Franco Convertini ha avviato un ottimo lavoro, ma le sue dimissioni, credo, siano prevalentemente riconducibili a scelte personali. In merito alle questioni citate, stiamo portando avanti il lavoro intrapreso da Convertini, che ci ha visti collaborare con lui attivamente in questo primo anno di amministrazione: Pubblica illuminazione, Informatizzazione, Parcheggi Pubblici sono tutte priorità che ci siamo prefissati. Il metodo sarà quello della massima condivisione delle scelte, seguendo la correttezza dei procedimenti amministrativi».
Ce l’ha un programma dei “cento giorni”?
«Si stanno per avviare una serie di interventi e di opere. Tra questi c’è la manutenzione straordinaria di Viale Alcide De Gasperi (nel tratto di strada tra l’incrocio di Corso Messapia e l’incrocio di Via Ostuni) che si cantierizzerà la settimana prossima; si stanno concludendo i lavori di ripristino di muretti a secco per la messa in sicurezza di  zone di alta pericolosità stradale; sono previsti interventi di manutenzione straordinaria di strade comunali extraurbane; a breve sarà attivo il Wi-Fi destinato a coprire le piazze principali della città; per quanto riguarda le scuole, saranno effettuati interventi di manutenzione strutturale e di efficientamento energetico; sono stati appena completati i lavori di ripristino della palestra Marconi che sarà utilizzata a breve dai nostri ragazzi; continueranno i lavori per la costruzione del parcheggio in Viale Europa che produrrà nuovi parcheggi a servizio del centro urbano».
Ha un progetto che le piacerebbe veder realizzato?
«Più che un grande progetto, mi piacerebbe vedere una città più vivibile, a misura d’uomo e di bambino. Nonostante siamo intervenuti su molte questioni, gli interventi da fare sono ancora tanti, sia per l’ordinaria che per la straordinaria amministrazione. Occorrerebbero più parcheggi ed un piano di illuminazione pubblica adeguato. Una rete stradale urbana ed extraurbana più sicura e percorribile: siamo in attesa che l’Anas appalti finalmente i lavori per la ss 172, stiamo lavorando sulla SP58 e sulla nuova circonvallazione». 
Funziona il “patto generazionale”?
«E’ sotto gli occhi di tutti: la composizione di giunta e consiglio ne sono la prova. Si sta lavorando tutti insieme per cercare di  dare risposte all’intera cittadinanza. L’entusiasmo, la voglia di fare e le idee innovative dei giovani sono compensate dall’esperienza dei più grandi ed è questa unità d’intenti la forza della nostra amministrazione». 
La sua nomina ha creato dei “mal di pancia” all’interno del Partito Democratico. Ordinaria dialettica o spostamento di correnti?
«Come ogni decisione importante il PD discute democraticamente. In un grande partito è normale che  ci siano punti di vista differenti, che trovano comunque una sintesi in una linea comune. La maggioranza è il criterio democratico che scandisce le decisioni nel nostro partito. Questo anno di amministrazione ci ha visti tutti impegnati in un unico obiettivo che è quello di restituire dignità alla città. Il PD è stato compatto in questo percorso».
Bruciato Pierluigi Bersani ora, più Matteo Renzi o Fabrizio Barca?
«Il problema non sono i nomi ma il progetto che si vuol costruire. Nel partito vogliamo ascoltare le linee politiche di tutti coloro che vogliono partecipare al processo di rinnovamento del PD. Abbiamo iniziato questa estate quando in villa Garibaldi, abbiamo incontrato Pippo Civati e Antonio Decaro. Continueremo con questa linea, e per questo domenica 9 giugno ospiteremo nel nostro circolo Fabrizio Barca. Mi sto attivando, attraverso una serie di contatti, per organizzare a Martina un’iniziativa che vedrà tra i protagonisti Matteo Renzi. Ascolteremo tutti e poi, democraticamente, si sceglierà in un congresso la linea più condivisa. Sembrerà strano, ma nel PD, a differenza di altre forze politiche, la democrazia e il confronto sono ancora alla base della nostra partecipazione attiva».
Lei è anche presidente regionale dei Giovani Democratici; dove vuole arrivare?
«Credo che la politica non la si faccia per obiettivi ma per missione e passione: in questo momento cerco di dare il mio contributo per la crescita della mia città. Ora occorre occuparsi di Martina: sono così tanti i problemi, che non c’è spazio per pensare alle ambizioni personali. I Giovani Democratici sono nati con l’obiettivo di formare una nuova classe dirigente, imparando dagli errori del passato, prendendo coscienza dei problemi del presente e sognando un futuro migliore».


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