MENU

La storia siamo noi

Categoria: COVER

24
NOV
2016
È stato Assessore operaio (che in notturna ha raccolto rifiuti per evitare l’aumento dell’Ecotassa), Assessore impiegato (con giornate-nottate passate sulle carte), Assessore sportivo e comunicatore. Di certo non si sottrae al confronto. Ecco l’esponente di una nuova classe dirigente, quella che ha fatto del “Patto Generazionale” la propria parola d’ordine
 
Classe 84, ex Assessore all’Ambiente dell’Amministrazione Ancona, piddino della seconda ora. Esponente della nuova classe dirigente, quella che ha fatto del “Patto Generazionale” la parola d’ordine della propria azione. L’Assessore-Operaio che in notturna ha raccolto rifiuti per evitare l’aumento dell’Ecotassa.  L’Assessore-Impiegato che pur di andare avanti con i procedimenti ha passato le giornate-nottate sulle carte. L’Assessore-Sportivo che ha trascorso (e lo fa ancora) le domeniche a seguire le gare delle più svariate discipline presenti in città. L’Assessore dei Selfie per la sua costante presenza su Facebook dove comunica stati d’animo, vittorie, sconfitte, gioie e delusioni. Dove interviene per dare spiegazioni, dove si scontra, dove non si sottrae mai al confronto.
Stefano Coletta è diventato, in questi anni,  un punto di riferimento per diverse fasce di società: dai giovani alle associazioni, dai sindacati agli ambientalisti. O lo ami o lo odi a causa della sua schiettezza senza filtri che lo ha reso, di certo, l’assessore più popolare dell’ultimo decennio. 
 
Dire Stefano Coletta equivale a dire Appalto dei Rifiuti ormai. Dopo più di 23 anni Martina Franca avrà finalmente un nuovo servizio di Igiene Urbana, una “rivoluzione gentile”, come spesso lei l’ha definita che renderà la città più moderna.
 
Ce l’abbiamo fatta dopo quattro anni di intenso lavoro. Ricordo perfettamente il momento in cui mi fu affidata dal Sindaco la delega all’Ambiente che fortemente avevo voluto e intorno a cui era nata la mia candidatura: è stato come il primo giorno di scuola! La situazione relativa alla macchina amministrativa comunale però non era affatto semplice; l’ufficio Ambiente, settore delicatissimo, contava un solo dipendente. Con coraggio e da bravi scolari siamo andati a imparare da quelle città che rappresentavano delle best practice in materia dei rifiuti come Salerno e Acerra. Presi i contatti con il CONAI, ente ministeriale che si occupa di differenziata,  abbiamo redatto il Piano Industriale insieme agli altri Comuni dell’Ambito di Raccolta Ottimale Taranto 2 (ARO).
 
Un ARO che ha lavorato in maniera abbastanza veloce affrontando anche diversi ricorsi. Se da un lato c’è questo percorso burocratico/amministrativo, dall’altro, in maniera parallela, lei ha operato attraverso una capillare opera di sensibilizzazione mettendo in campo iniziative che hanno coinvolto l’intera città a partire dalle scuole.
 
L’idea che ci ha spinto è stato non perdere altro tempo e, nell’attesa fisiologica che l’appalto si concretizzasse, abbiamo cercato di rendere migliore quello che è appena andato in pensione partecipando anche a bandi regionali ed europei per l’implementazione della raccolta differenziata. Grazie ad uno di questi avvisi abbiamo, ad esempio, potuto realizzare il Punto Ecologico Informatizzato di via Toniolo che oggi conta oltre quattromila utenze. Elemento essenziale è stata la collaborazione con le scuole della città attraverso concorsi a premi e iniziative di sensibilizzazione perché sono proprio le nuove generazione le protagoniste dell’Ambiente del domani. 
 
Ritiene che la città sia pronta per questo cambiamento?
 
Credo che la città abbia voluto questo nuovo servizio tanto quanto lo abbiamo voluto noi. Certo bisogna continuare a lavorare per spiegare a tutte le fasce di età le modalità di conferimento: siamo ancora in una fase di transizione che durerà tre mesi e solo dopo partirà il vero servizio. Servirà la collaborazione di tutti perché ciascuno sarà obbligato a divenire cittadino attivo differenziando a casa i propri rifiuti: sarà una fatica, ma una fatica bella! Mi auguro che la gestione commissariale faccia la dovuta informazione che, tra l’altro, è prevista dall’appalto con il supporto dei facilitatori.
 
 
Quali saranno le modalità di conferimento?
 
Per il dettaglio delle modalità dobbiamo ancora aspettare. L’appalto tuttavia prevede il porta a porta nel centro urbano e il conferimento in isola ecologica (se ne prevedono dodici, nrd) per l’agro. In attesa che queste vengano realizzare i residenti in campagna potranno utilizzare i cassonetti per differenziare.
 
Immagino lei debba fare qualche ringraziamento
 
In primis ringrazio la città che ha pazientato 23 anni. Vorrei dare atto all’importante lavoro svolto dal Consiglio comunale che, dopo aver ascoltato tutti i soggetti interessati, ha approvato il Piano Industriale, alla Giunta e al Sindaco anche solo per aver affidato un incarico così delicato ad un folle giovane visionario come me: è stata una grande prova di fiducia. 
Lavoro instancabile è stato portato avanti dalla struttura tecnica sia comunale che dell’ARO che, con abnegazione e coraggio ha  affrontato, di volta in volta, tutte le problematiche che si sono presentate in un appalto da cento milioni di euro. 
Ultimo ringraziamento, ma non per importanza, va agli operatori ecologici che con tanto sacrifico, e in condizioni spesso difficili, hanno svolto con impegno e dignità il proprio lavoro: il loro contributo, insieme a quello di tanti altri volontari, è stato fondamentale per evitare per tre anni di fila l’aumento dell’Ecotassa con un risparmio di oltre un milione di euro per la collettività. 
 
Nel corso del tuo mandato assessorile però ti sei anche molto occupato di giovani e di sport.
 
Il rapporto con i giovani in questi anni è stato per me edificante e ha rappresentato uno stimolo a fare sempre meglio. La collaborazione con le scuole, e ringrazio i Dirigenti per la disponibilità mostrata in questi anni, è stata molto proficua ed è stato bello vedere tanti ragazzi impegnati per la propria città. A loro abbiamo rivolto particolare attenzione con dei progetti ad hoc come l’alternanza scuola lavoro, la Consulta dei Giovani, che stava per riprendere avvio poco prima dello scioglimento del Consiglio comunale e Carta Franca che, nonostante non la stiano pubblicizzando, sta vedendo l’adesione di numerosi under 30 e di circa cento attività commerciali. E’ stato molto stimolante anche il confronto con altri coetanei spesso critici con il nostro operato perché questo vuol dire che abbiamo stimolato il dibattito e contribuito non al ricambio generazionale ma piuttosto ad una sorta di affiancamento fra diverse esperienze. 
 
L’unione fra giovani e sport ha dato vita a una manifestazione, la “Festa dello Sport”, che ha avuto il merito di mettere insieme tutte le associazioni e società sportive di Martina, in una città dove è sempre più difficile fare rete.
 
Per me è stata una esperienza faticosa ma molto emozionante dal punto di vista umano prima che politico. Vedere sorrisi, fatica, competizione fuori dai luoghi sportivi tradizionali e portarli fra la gente, fra i nostri monumenti, nelle nostre piazze ha rappresentato un messaggio sano e positivo.
Deve diventare una festa della città, non solo dell’Amministrazione uscente. Ciò è stato immediatamente recepito da Don Franco Semeraro che nell’ultima Festa dello Sport ha organizzato il “Giubileo degli sportivi”. 
 
Rimanendo in ambito sportivo, però, non è stato tutto rose e fiori. Mi riferisco alla questione dello Stadio Comunale Tursi, oggi inagibile, la cui chiusura sta costringendo la nuova Società del Martina Calcio a peregrinare fra il campo Cupa e il campo Pergolo.
Fino al 7 giugno 2016, ultimo giorno in carica dell’Amministrazione comunale, lo stadio è stato agibile grazie ai tanti interventi di manutenzione straordinaria realizzati dal Comune; la Società calcistica aveva in gestione il campo e ha potuto espletare il campionato in Lega Pro. Il nostro stadio ha certamente dei problemi ma ritengo non siano così gravi da impedire lo svolgimento di un campionato di Prima Categoria; lo dico non come politico ma come Osservatore degli arbitri dal momento che ho girato tutti gli stadi pugliesi dove si disputano gare in categorie analoghe. A tal proposito voglio ringraziare la nuova società del Martina Calcio che sta dimostrando attaccamento alla città coinvolgendola con entusiasmo in questo nuovo progetto che spero riporti la squadra nei campionati dei professionisti. Su una cosa voglio essere chiaro: l’obiettivo è il nuovo stadio al Pergolo per liberare l’area del Tursi e destinarla ad altro ma, fino alla realizzazione dello stesso, il Tursi va restituito alla città e agli operatori sportivi. 
 
In questi anni lei è stato spesso criticato perché ritenuto “colpevole” di sovraesposizione mediatica; è stato anche definito “l’assessore dei selfie”. 
 
Questa cosa a me fa piacere,  perché quando parlano di te vuol dire che stai lasciando una traccia. Poi ritengo che ogni foto che mi hanno scattato (i selfie in realtà non sono poi tanti) corrisponde ad un fatto, un avvenimento da ricordare, un lavoro svolto. 
 
Ultima domanda, ciò che tutti si chiedono già da un po’: Stefano Coletta sarà il candidato Sindaco del centro sinistra?
 
In questo momento a me interessa portare avanti il progetto bruscamente interrotto lo scorso giugno; lo stesso, chiaramente, non può essere riproposto alla città allo stesso modo del 2012 ma va aggiornato alla luce del lavoro già svolto in questi anni e delle nuove forze in campo. Credo che dobbiamo aprirci alla società civile, a tutti coloro che vogliono il bene della città, e a nuovi soggetti politici stando alla larga, però, da chi questa città l’ha “consumata”. 
Queste sono le basi, poi sarà la squadra o la città stessa a decidere chi dovrà essere il candidato. Chiunque sarà deve avere il coraggio di assumersi delle responsabilità e governare con coraggio per rendere Martina una città sempre più moderna e attrattiva.


Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor