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Pubblicato da: Categoria: Flash news

8
OTT
2013

 

Come riempire gli uffici comunali a corto di personale? Un'idea l'ha avuta il consiglire comunale Martino carrieri che lancia una proposta di collaborazione tra scuole e Università del territorio per promuovere attività formative presso gli uffici comunali" e procurare così, all'aministrazione comunale, manovalanza a costo zero. Se l'idea dovesse realizzarsi la speranza è che, anche a questi "volontari", venga riconosciuto un lauto buono pasto.

Attraverso la stipula di convenzioni con scuole e Università – sostiene Martino Carrieri – potremmo realizzare percorsi formativi di alternanza tra studio e lavoro agevolando, così, le scelte professionali degli studenti in cerca di identità lavorativa mediante la conoscenza diretta e l’esperienza sul campo”.

Una proposta che ha la duplice valenza di risolvere, o quanto meno alleviare, l’annoso problema del personale comunale, oltre a realizzare un ponte tra il mondo dello studio e quello del lavoro.

L’interesse del Comune consiste nella possibilità di alleggerire il lavoro del personale dipendente affidando parti di procedimenti o di ricerca agli studenti universitari e a quelli degli istituti scolastici superiori che nei vari ambiti di competenza potrebbero approfondire le tematiche affrontate sui libri e sperimentare quanto appreso nel loro percorso educativo applicandolo a specifiche problematiche che il Comune di Martina Franca incontra tutti i giorni nel suo ruolo istituzionale.

Con il ‘learning by doing’ renderemmo i nostri ragazzi competitivi sul mercato del lavoro e ridurremmo sensibilmente le distanze dai sistemi formativi europei. Ritengo fondamentale e opportuno – conclude il consigliere Carrieri – che l’Amministrazione comunale si confronti con i dirigenti scolastici e i rappresentanti delle Università per trovare insieme a loro la miglior strada percorribile in modo da coinvolgere, ciclicamente e per brevi periodi di tempo, tutti gli studenti interessati ad un’esperienza lavorativa all’interno di un’istituzione pubblica”.



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