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Il consenso dalla base

Pubblicato da: Categoria: Flash news

9
OTT
2013

 

Senza risparmiare critiche al centro sinistra Renato Perrini, vice coordinatore vicario del PdL di Taranto, torna a parlare della situazione interna al Popolo della Libertà, plaudendo all'iniziativa dell'ex ministro Raffaele Fitto e auspicando il ritorno a un partito costruito sul consenso della base.

"Non saranno certamente Letta o Franceschini, piuttosto che Epifani, a decidere quali debbano essere le sorti del Popolo della Libertà, e men che meno ad emettere sentenze, come di recente hanno fatto pubblicamente, decretando la fine di un ciclo. Come sempre saranno gli elettori italiani a stabilire il futuro politico del Paese. Se poi proprio dobbiamo ragionare in termini di cicli storici, allora la sinistra ha sicuramente nella propria storia tantissimi fallimenti e chiusure di cicli su cui riflettere. Venendo invece alle questioni interne del Popolo della Libertà, è di tutta evidenza che vi sia un gruppo di dirigenti, che deve la propria posizione e le proprie fortune politiche esclusivamente a Silvio Berlusconi, che, avvertendo il rischio di naufragio, si è  subito precipitato ad occupare le scialuppe di salvataggio. Esemplare è invece il comportamento tenuto da Raffaele Fitto, che da un lato conferma lealtà e il dovuto rispetto ad un leader che ha garantito negli ultimi 20 anni la difesa della libertà nel nostro Paese, dall'altro guarda al futuro proponendo il rilancio del partito attraverso una radicale riorganizzazione. L'elemento di discontinuità rispetto, non certo alla leadership di Berlusconi, ma alla formazione della nuova classe dirigente, è quello di tornare ad una forma partito che si fondi sul consenso della base. In quest'ottica la celebrazione di un congresso è l'unico strumento disponibile per un'organizzazione che voglia dirsi democratica. Taranto ha dimostrato nelle occasioni più importanti degli ultimi tempi di avere un peso specifico significativo, incidendo in modo determinante in termini di consenso, senza ricevere però il dovuto riconoscimento. E' ora di cambiare, e ciò è possibile solo dando la parola agli iscritti."



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