Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità e con emendamenti il disegno di legge sulla “Nuova disciplina per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”.
La nuova disciplina abroga la legge regionale preesistente (n. 54 del 1984) e ben cinque integrazioni e modifiche successive.
Tra le innovazioni introdotte l’attribuzione di maggiori poteri ai Comuni in materia di assegnazione degli alloggi, in ossequio al principio di sussidiarietà; l’aggiornamento alle attuali condizioni socio economiche e standard abitativi dei punteggi da attribuire per la formazione delle graduatorie; l’attribuzione esclusivamente ai componenti il nucleo familiare della possibilità di subentro nell’alloggio; la fissazione di una penalità agli assegnatari che non aderiscono alla mobilità negli alloggi; l’introduzione dell’istituto della morosità incolpevole.
Tra gli emendamenti approvati quello che consente agli IACP di assegnare, al di fuori della graduatoria prevista, gli alloggi di edilizia residenziale pubblica occupati senza titolo da nuclei familiari, il cui stato di particolare disagio socio-economico e di necessità dovrà essere accertato da parte dei Servizi sociali dei Comuni interessati. Tra i requisiti richiesti l’occupazione dell’alloggio da almeno tre anni dall’entrata in vigore della legge; non aver sottratto lo stesso immobile ad altro assegnatario attraverso violazione del domicilio e non avere riportato condanne penali per reati di criminalità organizzata con vincolo associativo. Su questo comma si è astenuto Antonio Camporeale (NCD) che ha parlato di una nuova sanatoria, proponendo almeno 5 anni (anziché tre) in relazione all’occupazione dell’alloggio.
L’assessore al ramo Angela Barbanente ha espresso soddisfazione per l’approvazione delle legge che “consente di dare risposte più efficaci e tempestive ai cittadini in questa fase di recessione che si sta vivendo, attraverso una maggiore mobilità nell’acquisizione degli alloggi e una risposta più adeguata alla morosità incolpevole.”
(Foto: Lettera43)