Mentre la gente affollava via Svevo e gli inquirenti erano alle prese con le prime indagini sull’attentato ai danni di una società di trasporti riconducibile all’imprenditore Angelo Cassano, in via Locorotondo si udiva nitidamente una nuova esplosione. Dalle prime voci, che prendeva sempre più corpo in mattinata, emergeva che il fragore fosse dovuto a un grosso petardo, fatto esplodere nella zona degli orti destinata a diventare parcheggio. Le cose invece non erano andate proprio così e la verità è venuta fuori nel pomeriggio quando il proprietario di una villetta che si affaccia in via Locorotondo, poco prima della curva che porta al passaggio a livello, ha scoperto che un ordigno di una certa potenza era stato fatto esplodere nella sua proprietà danneggiando seriamente la struttura. Sul posto sono subito arrivati i Carabinieri per i rilievi del caso. I danni sono di una certa rilevanza e in via di quantificazione. Un particolare non trascurabile è il fatto che di fianco alla villa presa di mira, ne sorge un’altra e questa è riconducibile alla famiglia titolare di un’azienda che ha subito un altro attentato appena due settimane fa.
(Nella foto un particolare dei danni causati dall'esplosione in via Svevo)