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Allarme/Panna acida

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

6
NOV
2014

 

Grido d'allarme della Confartigianato Imprese Taranto che richiama l'attenzione sui pasticceri abusivi e improvvisati; "non rispettano  le regole e mettono a rischio la vostra salute."

"Sono tutti pazzi per il cake design e le torte d’autore. Ormai è un fiorire di corsi, libri, eventi, concorsi e portali dedicati all’arte di fare e decorare le torte. E la schiera degli appassionati cresce. Di pari passo, purtroppo, con un mercato la cui espansione sembra ormai a tutto vantaggio dei privati che, apprese le tecniche durante i corsi, realizzano i dolci decorati nella cucina della propria abitazione e li vendono grazie al passaparola.

Avevamo lanciato l’allarme già qualche tempo fa ma il fenomeno non accenna a diminuire, anzi, il business dei pasticceri ‘casalinghi’ che propongono torte e dolci attraverso i social network, volantini, bigliettini da visita, passa parola, sembra essere sempre più fiorente. I Pasticceri di Confartigianato Taranto intendono  mettere in guardia i consumatori.

La situazione non è più sostenibile ed i pasticceri associati intendono intervenire per promuovere una campagna di informazione e sensibilizzazione presso i consumatori che, attratti da prezzi apparentemente più convenienti rispetto a quelli praticati da un produttore ‘regolare’, non sono consapevoli dei rischi che corrono.

La situazione è estremamente delicata, perché, nel caso specifico, il privato non solo evade le tasse, ma mette a rischio la salute delle persone: non opera in locali autorizzati, nei quali vige l’obbligo del rispetto di tutte le norme igienico-sanitarie, e non fornisce alcuna informazione sulle materie prime utilizzate, sui tempi di preparazione e lavorazione e sulla scadenza del prodotto. Mentre le pasticcerie, sottoposte a continui controlli da parte delle autorità competenti, sono tenute a dichiarare ingredienti, data di preparazione e scadenza.

I pasticceri regolarmente iscritti come impresa,  così come tutte le imprese del settore alimentare, devono  attenersi a normative molto rigide di tutela dell’igiene nella lavorazione e nella conservazione dei prodotti e sono controllati dalle autorità sanitarie. Così come tutte le imprese artigiane e le piccole imprese,  l’impresa di pasticceria deve ottenere specifiche autorizzazioni per poter operare, dimostrando la propria capacità professionale, paga le tasse e rispetta le normativa sull’Ambiente e la sicurezza, facendo corsi e lavorando in ambienti giudicati idonei dall’autorità sanitaria. Chi fa torte a casa sua e poi le vende pratica quindi una forma di concorrenza sleale e sfugge a ogni tipo di controllo igienico – sanitario su ciò che fa e sulle condizioni del luogo dove opera, oltre a eludere totalmente il fisco.

Per questo stiamo realizzando una locandina molto esplicativa che sarà esposta nelle pasticcerie della nostra zona, oltre a segnalare la situazione e le irregolarità alle autorità competenti affinchè vengano identificati e denunciati gli abusivi.

Non è in discussione, naturalmente, la figura del cake designer. Conosciamo ottimi professionisti, che spesso collaborano con i nostri pasticceri per la realizzazione di torte richieste per occasioni speciali, come i matrimoni o i battesimi. Le loro competenze sono importanti. Ciò che le imprese contestano, è la crescita di un mercato abusivo in questo segmento. Secondo i dati dell’Ismea, il settore della pasticceria e della biscotteria, nonostante il calo dei consumi alimentari registrata seppure piccole  variazioni percentuali positive  per cento a livello nazionale (+2%). C’è quindi spazio per lo sviluppo di un’economia sana, per imprese e lavoratori in regola.

Per questo stiamo realizzando una locandina molto esplicativa che sarà esposta nelle pasticcerie della nostra zona, oltre a segnalare la situazione e le irregolarità alle autorità competenti affinchè vengano identificati e denunciati gli abusivi. Con questa campagna di sensibilizzazione i pasticceri della Confartigianato invitano le persone che acquistano dolci o altro on line o attraverso il passaparola di verificare che si tratti di vere e proprie aziende, autorizzate e controllate, prima di mangiare qualche cosa che potrebbe riservare brutte sorprese, e sono già diversi i casi di intossicazione verificatisi nella provincia di Taranto per essersi rivolti al fai da te abusivo della pasticceria."

 



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