Sono arrivati da Lecce con l’intenzione di far male e dopo una schermaglia verbale in Corso Italia, giunti in piazza D'Angiò sono passati ai fatti anzi alle bombe carta, alle pietre e ai bastoni.
Protagonisti in negativo un centinaio di tifosi salentini venuti in contatto con una ventina di martinesi in procinto di antrare allo stadio.
A farne le spese un paio di autovetture parcheggiate in zona, che sono state seriamente danneggiate, le famiglie con bimbi piccoli al seguito che hanno repentinamente lasciato la piazza e qualche testa (dalle prime informazioni quattro e tutte di origini leccesi) che sono dovute ricorrere alle cure dei sanitari dell’Ospedale di Martina Franca.
All’origine del “raid punitivo”, probabilmente, il gemellaggio tra i tifosi martinesi (da sempre riconosciuti tra i più corretti) e quelli baresi acerrimi nemici dei salentini.
Chi ha vissuto quei momenti concitati ha lamentato una carenza nel servizio d’ordine, rinforzato durante lo svolgimento della partita e che ben ha controllato il deflusso dei tifosi al fischio finale dell’incontro.